scuole coronavirus scuola

COME SI FA CON LA MATURITÀ? – CON I DIECI GIORNI DI STOP SI È COMPROMESSO TUTTO L’ANNO SCOLASTICO, E SI PENSA A UN PIANO PER L’ESAME DI STATO DI GIUGNO – PROBABILMENTE SI FARANNO SOLO LE PROVE ORALI, COME È ACCADUTO ALLE SCUOLE DELLE AREE TERREMOTATE. POI C’È IL DISCORSO DELLE UNIVERSITÀ. CHI DEVE DISCUTERE LA TESI LO FARÀ VIA SKYPE?

 

 

Lorena Loiacono per “il Messaggero”

 

lucia azzolina 1

L'allerta coronavirus svuota le aule, ma la didattica così è a rischio: mancano i giorni di lezione e a giugno ci sono gli esami di maturità. Il ministero dell'istruzione sta pensando a un piano straordinario: per ora sembra difficile riuscire a prolungare l'anno scolastico nel periodo estivo, nel tentativo di recuperare i giorni persi. Mentre per gli esami di maturità si sta cercando una nuova strada, qualora l'emergenza dovesse andare avanti. Dieci giorni di stop rappresentano infatti un rischio per il mezzo milione di ragazzi che a giugno avrà gli esami di maturità.

 

coronavirus 8

Ma, di fronte all'emergenza, non resta che rimboccarsi le maniche. Proprio come accadde per le scuole delle aree terremotate che, a giugno, videro i loro studenti sostenere esami di Stato con solo prove orali. Anche in questo caso potrebbe essere adottata una misura simile o comunque straordinaria. Il problema è che, qualora l'allerta dovesse andare avanti con ulteriori giorni di chiusura delle lezioni, l'anno scolastico sarebbe compromesso sotto l'aspetto della preparazione degli studenti. Si cerca di limitare i disagi per gli studenti.

maturita'

 

Le scuole, che fuori dalla zona rossa resteranno aperte ma senza lezioni in classe, innanzitutto proveranno a lanciarsi nella didattica a distanza. Si tratta però di una prassi poco nota nelle classi italiane adottata per lo più nelle scuole in ospedale: pochi casi ma ben collaudati. Si parte quindi da lì, dalle buone pratiche già sperimentate, per mettere in piedi una rete diffusa: «Mi impegno ha assicurato al ministra all'istruzione Lucia Azzolina - a far sì che il servizio pubblico essenziale, seppur a distanza, venga fornito a tutti i nostri studenti». Sul sito del Miur sono disponibili webinar di formazione per la didattica a distanza, realizzati in collaborazione con l'Indire.

 

quarantena nelle scuole in cina

Ma tra le buone pratiche di cui tener conto ci sono, appunto, quelle in collaborazione con gli ospedali: «Utilizziamo Skype racconta Barbara Riccardi, docente di una scuola romana in collaborazione con il reparto di oncologia dell'Ifo ma possiamo sfruttare anche la app Zoom, con un costo di 14 euro possiamo connettere fino a 100 ragazzi contemporaneamente».

 

CACCIA ALLE APP

ragazzi cinesi scuola a distanza

E' caccia alla app più conveniente, quindi, che possa comunque garantire un numero elevati di partecipanti. Con le conoscenze dei docenti, le lezioni si potranno svolgere ma non sarà semplice: «Ora è più che mai necessario spiega il presidente dell'Associazione nazionale dei presidi, Antonello Giannelli - che il ministero dell'istruzione sostenga il lavoro delle scuole per potenziare al massimo le iniziative di didattica a distanza, al fine di contenere il disagio prodotto dalla perdita delle lezioni, tenendo conto anche delle possibili difficoltà di accesso a tali metodologie da parte di alunni residenti in aree a bassa connettività, che non dispongano di tecnologia o con difficoltà di altro genere».

 

panico coronavirus a fiumicino

I disagi inevitabilmente ci saranno: innanzitutto sarà necessario trovare nuove date per i test Invalsi. L'Istituto di valutazione si è già reso disponibile a collaborare con le scuole chiuse per mettere a disposizione nuove date per i test previsti per marzo: si tratta delle prove per i ragazzi dell'ultimo anno delle superiori che dovranno sostenere la maturità a giugno.

 

E il test quest'anno è requisito per l'ammissione alla maturità quindi va rigorosamente svolto. Potrebbero arrivare quindi nuove date disponibili, dalla fine di marzo in poi, in accordo con le scuole che non hanno potuto svolgere i test come avevano programmato. Sul fronte università prosegue invece il percorso della didattica a distanza già avviato: da lunedì scorso infatti gli atenei del Nord chiusi comunicano online con i loro studenti, anche per le discussioni delle tesi di laurea.

Gaetano Manfredi rettore Napoli

 

maturita' 8

Fuori dalle zone rosse, invece, le università resteranno aperte: senza lezioni frontali ma con la ricerca che andrà avanti così come gli esami. «Le università ha assicurato il ministro dell'università e della ricerca, Gaetano Manfredi - potranno garantire la formazione con modalità a distanza. Gli Atenei continuano a sviluppare tutte le attività di ricerca». Se per le lezioni non dovrebbero esserci grandi impedimenti, come si andrà avanti con gli esami? L'idea è quella di provvedere con collegamenti online o, dove possibile, di convocare i ragazzi in sede, sfruttando la possibilità di usare strutture comunque aperte, uno per volta o quasi. L'obiettivo è di portare avanti le attività accademiche rispettando le indicazioni del ministero della salute: pochi studenti per volta, quindi, con sessioni d'esame che inevitabilmente si allungheranno.

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....