guido crosetto giorgetti

“AL MOMENTO NON ABBIAMO NÉ RISORSE NÉ SCORTE NÉ INVESTIMENTI PER GARANTIRE LA DIFESA DELL'ITALIA” – GUIDO CROSETTO SPEDISCE UN ALTRO CHIARO MESSAGGIO A GIORGETTI CHE FRENA SUGLI INVESTIMENTI NELLA DIFESA (“NON FACCIO ALTRO DEBITO”): “SERVE UN'ACCELERAZIONE. NON LO DICO IO, LO DICONO LE FORZE ARMATE, I TECNICI CUI ABBIAMO DELEGATO LA DIFESA DEL NOSTRO PAESE. IL 2% DEL PIL NON È PIÙ UN PUNTO DI ARRIVO, MA SOLO DI PARTENZA” – SULL’INCONTRO TRA TRUMP E MELONI: “IL GAS AMERICANO CI SERVE PER GARANTIRE SOVRANITÀ ENERGETICA. E SULLA PARTE MILITARE ABBIAMO UN RAPPORTO PRIVILEGIATO…”

Estratto dell’articolo di Alessandro De Angelis per “la Stampa”

 

giancarlo giorgetti guido crosetto

Guido Crosetto, Giorgia Meloni si presenterà da Trump con postura europea o asseconderà la logica one to one?

«Tariffe, Ucraina, Medio Oriente, cooperazione… Direi che si confronterà a 360 gradi, secondo una logica sia multilaterale sia bilaterale, dato che noi siamo una nazione sovrana».

 

Bisogna vedere quanto la logica bilaterale rompe lo schema europeo. Se Trump dice: compra più gas e armi americane, e io non ti metto i dazi, la premier cosa risponde?

«Non credo si arrivi a questo livello di dettaglio. E comunque il gas ci serve per garantire sovranità energetica. E sulla parte militare abbiamo un rapporto privilegiato. Noi siamo il primo Paese al mondo in grado di produrre F35, oltre gli Stati Uniti, e l'unico nel quale verranno formati piloti perché gli Usa non ce la fanno da soli. Quel programma è la dimostrazione che puoi comprare da loro ma hai ritorni economici e industriali superiori a quello che hai speso».

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI MEME

Mi dia un giudizio politico sul trumpismo.

«È presto. Per ora si può dire che non è il trumpismo di dieci anni fa. Quello attuale, come dice il Vangelo, lo potremo giudicare dai frutti».

 

Primi frutti sull'Ucraina: Trump aveva promesso la pace con la bacchetta magica, invece piovono bombe.

«La Russia continua a colpire con intensità, vive in un'economia di guerra e va avanti con una programmazione modello Urss sul riarmo, che indica una postura aggressiva di lungo periodo. Si fa finta di niente, ma forse adesso qualcuno se ne è accorto perché lo schifoso attacco a Sumy è avvenuto il giorno della Domenica delle Palme: colpevoli solo di essere ucraini come i bambini uccisi al parco giochi. E di non essersi piegati a Putin».

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti guido crosetto

L'assuefazione è l'effetto di una propaganda di cui fa parte l'enfasi su Trump "uomo di pace", pur non avendo concluso nulla?

«C'è un elemento di rimozione. Ciò che ci infastidisce lo allontaniamo. E c'è anche un elemento di influenza sulle opinioni pubbliche: l'idea che bastasse un rapporto personale per poter ragionare con Putin. Per quanto quel rapporto ci sia, è evidente che Putin va avanti col suo disegno».

 

Mi dia un giudizio sulla "soluzione Berlino" proposta da Keith Kellogg e su quella esposta dal mediatore Steven Witkoff dopo l'incontro con Putin: consegnare a Mosca le quattro regioni orientali invase.

«Penso che chi debba dare il giudizio sulle soluzioni per l'Ucraina sia innanzi tutto l'Ucraina, cioè la nazione invasa ed attaccata».

 

giorgia meloni con guido crosetto nella camionetta dell esercito 5

Che deve fare l'Europa per non farsi tagliare fuori dal negoziato?

«Sarebbe giusto che sedesse al tavolo, visto che si parlerà di scelte che incideranno anche sul suo futuro. Ma per farlo occorre l'aiuto americano».

 

[…]

 

Lei, da prima di Trump, batte sul tasto del famoso due per cento sulle spese militari. Ora Trump chiede agli europei il cinque per cento. Impensabile?

«Lo fa alla Trump: siccome non investite da 20 anni, per raggiungere il livello adeguato investite al cinque per cento. Razionalmente non fa una piega, ma per il bilancio delle nostre nazioni è impensabile. I Paesi europei non possono toccare welfare e conquiste sociali. Ciò detto, in questo contesto, il due per cento non è più un punto di arrivo da tempo, ma solo di partenza. Ma questo è solo un target economico. Il mio impegno irrinunciabile è garantire la difesa di questo Paese, indipendentemente da quel che accade».

 

Quale è il livello di operatività dell'esercito italiano come dotazioni d'arma, personale, tecnologie?

GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE

«La verità è che al momento non abbiamo né risorse né scorte né investimenti per garantire la difesa dell'Italia nei prossimi anni come dovremmo. E quindi serve un'accelerazione. Non lo dico io, ministro pro tempore alla Difesa.

Lo dicono le forze armate, i tecnici cui abbiamo delegato la difesa del nostro Paese. Lo direbbero anche a un ministro dei Cinque stelle».

 

Sta chiedendo più risorse al suo collega Giorgetti in vista della manovra?

«Servirebbe un investimento molto superiore a quello che facciamo, ma occorre anche un intervento di tipo normativo. Per fare un esempio, forze armate efficienti devono avere un trattamento giuridico diverso rispetto al pubblico impiego: non mando uno a combattere fino a 65 anni. Basta guardare come fanno gli altri Paesi».

 

[...]

 

guido crosetto giorgia meloni foto lapresse

Ottenuta la deroga che volevate sul patto di stabilità per le spese militari, avete criticato Ursula. Perché?

«Intanto un problema del piano Ursula è che si basa su quattro anni e non puoi pensare in questi termini temporali. L'altro è sul debito nazionale: se fossimo egoisti, diremmo "facciamo debito e lo scarichiamo su quelli dopo", come Conte sul superbonus. La deroga serve a spalmarlo per 20 anni. Ma al contempo serve un ombrello europeo sul debito, modello Covid, che non lo faccia gravare sui bilanci nazionali».

 

L'Europa non ha un bilancio comune. Cosa può fare di diverso dai prestiti e dalle deroghe al patto di stabilità?

«Servirebbero garanzie comuni su debiti nazionali esclusi da qualunque incidenza su debito e deficit, ma non tocca a me decidere gli strumenti».

 

guido crosetto giorgia meloni - armamenti

Non ho capito se siete d'accordo sugli Eurobond. Mi pare di no.

«Non è che non siamo d'accordo. Vorremmo una soluzione ampia e condivisa, che non lascia la palla alle singole nazioni. L'Europa non è solo la Francia la Germania. È l'Europa. Vedo nazioni che si muovono in mondo egoistico, anche se non vengono considerate nazionaliste. La Germania, che non ha problemi di debito, pare poco interessata ai problemi degli altri Paesi».

 

In Europa si è cominciato a parlare di un Mes per la Difesa. Di che si tratta e quale è la posizione italiana?

«Il Mes ha risorse non usate. Che potrebbero essere usate per altre finalità. Ma andrebbe costruito un meccanismo nuovo». [...]

GUIDO CROSETTO VISITA I MILITARI ITALIANI A HERAT, IN AFGHANISTAN - SETTEMBRE 2010

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...