giorgio agamben bare bergamo

DAGONOTA – CONSIGLIAMO AL FILOSOFO AGAMBEN DI SCENDERE DALLE NUVOLE E DI FARSI UN GIRO NEI LABORATORI, SENZA ANDARE TROPPO LONTANO CI SONO QUELLI DELLO SPALLANZANI DOVE SI STUDIA LA PANDEMIA CHE CI AFFLIGGE, E POI DI ANDARE A CODOGNO O DA QUELLE PARTI PER CAPIRE SE CI SONO STATE VERAMENTE DELLE VITTIME DI UN VIRUS  DI NOME COVID 19. MA FORSE HA RAGIONE LUI: QUESTA MALATTIA COME AL TEMPO DEL DUCE E DEL FÜHRER LO ERA LA “RAZZA” È UN’INVENZIONE DI SCIENZIATI E DI POLITICI AMBIZIOSI E PREPOTENTI….

1 - DAGONOTA

Giorgio Agamben

E’ proprio vero, a volte i filosofi hanno la testa fra le nuvole. E a volte scambiano le loro fantasie per realtà. Il filosofo Agamben teme che ai non vaccinati e agli italiani che non si sono muniti  di green pass, il governo Draghi, alla maniera dei fascisti e dei nazisti, stia riservando una sorte terribile. 

 

Teme, in primis, che il governo possa loro imporre di cucire sulla manica della spalla destra una stella gialla. E che poi possa deportarli insieme ai bambini down, agli ebrei,  alle prostitute e ai rom, in una ridente cittadina del Nord- Est, ovvero nell’equivalente moderno della cittadina di Hadamar che si trova in Assia.

 

green pass

Qui i funzionari di Hitler misero in atto l’assassinio di circa 15.000 persone  nell'ambito del programma di eugenetica Aktion T4: piccoli e adulti furono uccisi nelle camere a gas della "clinica". Altre 4.000 vittime vennero fatte fuori per mezzo della privazione di cibo o di un’iniezione letale che infliggeva indicibili sofferenze prima della morte.

 

mussolini leggi razziali

Questi omicidi di massa, che anticiparono i massacri nei lager, venivano eseguiti in base a un principio “scientifico” di “eugenetica” che serviva a migliorare la “razza”, eliminando tutti coloro che potevano  inquinarne la “purezza”.  Si fondavano  però su un ‘osservazione scientifica che tale non era: di “razza” parlavano compiacenti pseudo scienziati che cercavano di conquistarsi le benemerenze e le prebende della politica.

 

massimo cacciari accordi e disaccordi 2

Ma la razza proprio non esisteva. Secondo Agamben, i provvedimenti governativi (non solo italiani ma di mezzo mondo, dal momento che il green pass contestato dal filosofo non riguarda esclusivamente l’Italia), sarebbero orientati nella lotta al Covid da un analogo  pseudo scientismo. 

 

Sarà così? Ma il Covid esiste veramente?   Consigliamo al filosofo Agamben  di scendere dalle nuvole e di farsi un giro nei laboratori, senza andare troppo lontano ci sono quelli dello Spallanzani dove si studia la pandemia che ci affigge, e poi di andare a Codogno o da quelle parti per capire se ci sono state veramente delle vittime di un virus  di nome Covid 19.  Ma forse ha ragione lui: questa malattia come al tempo del Duce e del Führer lo era la “razza” è un’invenzione di scienziati e di politici ambiziosi e prepotenti.

adolf hitler e benito mussolini

 

2 - SCIENZA E POLITICA, ATTENTI A QUELLE DUE

Giorgio Agamben per "La Stampa"

 

Si parla spesso, per giustificare i decreti emessi dal governo sul green pass, ma anche tutto il modo in cui la pandemia è stata politicamente governata, delle ragioni scientifiche su cui questi decreti si fondano.

 

mussolini leggi razziali

E' bene fare qualche riflessione sul nesso fra scienza e politica che in questo modo si viene incautamente a stabilire, senza valutare se le conseguenze che esso implica siano o meno accettabili.

 

Quando Mussolini decise di introdurre le leggi razziali in Italia si preoccupò innanzitutto di dare ad esse una legittimazione e un fondamento scientifico. Per questo, un mese prima della pubblicazione del primo decreto-legge del 5 settembre 1938, apparve sul Giornale d'Italia del 14 luglio una dichiarazione firmata da dieci illustri scienziati, tutti docenti nelle principali università italiane (il cui elenco vorrei che i virologi e i medici che si pronunciano oggi con tanta sicurezza su ciò che la scienza infallibilmente dimostra leggessero) in cui si affermava su basi «puramente biologiche» che le razze esistono e che gli ebrei non appartengono alla «pura razza italiana».

PROTESTE GREEN PASS ROMA

 

Per una mente minimamente attenta e responsabile questo dovrebbe dar luogo a due ordini di considerazioni: la prima è che pretendere di fondare su ragioni scientifiche decisioni che per loro natura implicano conseguenze politiche è estremamente rischioso; la seconda è che competenza scientifica e coscienza etica non vanno necessariamente d'accordo e che anzi, se si ricorda che scienziati all'epoca considerati importanti non hanno esitato a usare i deportati dei lager come cavie umane per i loro esperimenti, sembrano molto spesso divergere.

 

Giorgio Agamben

E non sarà fuori luogo ricordare che la prima volta che uno Stato si assunse programmaticamente la cura della salute dei cittadini è nel luglio 1933, quando Hitler, immediatamente dopo l'ascesa al potere, fece promulgare un decreto per proteggere il popolo tedesco dalle malattie ereditarie, che portò alla creazioni di speciali commissioni mediche che decisero la sterilizzazione di circa 400.000 persone.

 

Meno noto è che, ben prima del nazismo, una politica eugenetica, potentemente finanziata dal Carnegie Institute e dalla Rockefeller Foundation, era stata programmata negli Stati Uniti, in particolare in California, e che Hitler si era esplicitamente richiamato a quel modello.

campo di concentramento

 

Se la salute diventa l'oggetto di una politica statuale trasformata in biopolitica, allora essa cessa di essere qualcosa che riguarda innanzitutto la libera decisione di ciascun individuo e diventa un obbligo da adempiere a qualsiasi prezzo, non importa quanto alto.

 

Non si tratta qui, lo ricordiamo ancora una volta, di equiparare fenomeni storici diversi, ma di far riflettere gli scienziati, che sembrano poco sensibili alla storia delle loro stesse discipline, sulle possibili implicazioni di un nesso acriticamente assunto fra scienza e politica.

 

adolf hitler e benito mussolini 4

Così come il diritto e la vita non devono essere confusi e il legislatore, come la Costituzione ricorda, deve essere particolarmente cauto quando tocca la vita e la dignità della persona, così è bene che anche diritto e medicina non pretendano di coincidere.

 

La medicina ha il compito di curare le malattie secondo i principi che segue da secoli e che il giuramento di Ippocrate -che i medici sembrano oggi ignorare e trasgredire in molti punti essenziali - sancisce irrevocabilmente.

 

manifestazione contro il green pass a milano 4

Se, stringendo un patto necessariamente ambiguo e indeterminato con i governi, si pone invece -implicitamente o esplicitamente- in posizione di legislatore, non soltanto, come si è visto in Italia per la pandemia, ciò non conduce necessariamente a risultati positivi sul piano della salute, ma può condurre a inaccettabili limitazioni delle libertà degli individui, rispetto alle quali le ragioni mediche possono offrire, come dovrebbe oggi essere per tutti evidente, il pretesto ideale per un controllo senza precedenti della vita sociale. -

prigionieri tedeschi davanti alle immagini dei campi di concentramento

meme sul green pass 4

FOTO A COLORI CAMPI DI CONCENTRAMENTO no green pass romaFOTO A COLORI CAMPI DI CONCENTRAMENTO FOTO A COLORI CAMPI DI CONCENTRAMENTO CAMPI DI CONCENTRAMENTOadolf hitler e benito mussolini 6

meme sul green pass 2meme sul green pass 1

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...