incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville

DALL’OHIO ALLA FLORIDA, BRUCIANO LE CHIESE DEGLI AFROAMERICANI - PER LE AUTORITÀ SI TRATTEREBBE DI INCIDENTI MA DOPO LA STRAGE DI CHARLESTON NESSUNO ESCLUDE CHE POSSA ESSERCI LO ZAMPINO DEL KU KLUX KLAN

Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  16incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 16

Bruciano le chiese. Dalla Florida fino in Ohio. Vanno in fiamme per colpa di un fulmine. O perché qualcuno gli ha dato fuoco. Un piromane, magari un razzista. Tutto resta aperto nelle indagini condotte da diverse agenzie.

 

Alcune dei sette templi distrutti da roghi nell’arco di poche settimane erano afro-americani. Un particolare che unito alla strage compiuta a Charleston dal killer xenofobo Dylann Roof ha messo in allarme la comunità nera. Qualcuno teme di essere tornato indietro nel tempo, quando il Ku Klux Klan imperversava con le sue incursioni. Sono atmosfere da «Mississippi Burning», dove ricordi di un passato feroce e nuove tensioni rendono tutto più cupo. Le autorità sono prudenti. Le diverse polizie guardano caso per caso mentre l’Fbi sorveglia da vicino pronta a intervenire nel caso la serie di episodi faccia parte di un’offensiva pianificata o ispirata.

incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  14incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 14

 

L’ultima ridotta in cenere è stata la Mount Zion di Greeleyville, un centinaio di chilometri da Charleston, in South Carolina. L’incendio l’ha divorata, consumata, lasciando in piedi solo le pareti. La comunità di colore si è affidata agli investigatori. Ferita e scossa, anche perché la chiesa era già stata distrutta nel 1995. Allora non c’erano stati dubbi sulle cause. Il sito religioso era stato colpito da un atto doloso, non isolato. Nel periodo di due anni ben 30 le chiese cancellate da mano criminali (e razziste) che avevano agito in numerose parti del sud degli Stati Uniti.

 

incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  13incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 13

Questa volta potrebbero non essere coinvolti gli incappucciati «bianchi». I vigili del fuoco sostengono che la notte dell’incendio c’è stato un temporale forte ed un fulmine potrebbe aver innescato la prima scintilla. Gli esperti della Scientifica sono ancora al lavoro. Per dovere e perché la comunità vuole sapere. Stessa situazione nelle altre località dove si sono verificati episodi analoghi. Su sette casi almeno tre sono stati definiti dolosi, per gli altri non c’è alcuna certezza che si sia trattato di un attentato; per uno la colpa è stata data ad un albero caduto sul tetto. Anche sul movente ipotesi diverse: l’azione di un segregazionista ma anche di vandali.

incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  12incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 12

 

La campagna contro i luoghi di preghiera ha una sua storia. Gli incendiari hanno agito ai tempi della guerra civile, poi negli anni ‘60, quando con la benzina usarono l’esplosivo. Cosa che accade a Birmingham: 4 vittime. E non si sono fermati, tant’è che sotto la presidenza Clinton venne creata un’unità speciale per affrontare la minaccia. Iniziativa accompagnata da leggi più severe.

 

Il «clima» di queste ultime settimane ha aumenta le paure. L’attacco di Charleston, il giovane che sognava di provocare la guerra civile con una strage di fedeli neri, ha scosso il Paese riportando l’attenzione su eventi minori e su una realtà estremista che si è nascosta tra le pieghe di Internet. Sono spuntati i legami dell’omicida con ambienti che continuano nella propaganda razzista. Un lupo solitario ispirato però da un branco che non hai mai smesso la caccia.

incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  11incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 11

 

 

incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  15incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 15incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  1incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 1incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  2incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 2incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  3incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 3incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  4incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 4incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  5incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 5incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  6incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 6incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  7incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 7incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  8incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 8incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  9incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 9incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville  10incendio nella chiesa afroamericana di mt zion di greeleyville 10

 

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)