utero in affitto maternita surrogata giorgia meloni matteo salvini

PRIMA GLI ITALIANI, BASTA CHE NON SIANO GAY – LA DESTRA NON HA PERSO TEMPO PER SFRUTTARE LA STORIA DEI DUE CITTADINI ITALIANI BLOCCATI A BUENOS AIRES CON UNA NEONATA FRUTTO DI UNA GESTAZIONE PER ALTRI – LA LEGA: “DUE OMOSESSUALI CHE PAGANO UNA DONNA ALL’ESTERO PER AVERE UN FIGLIO? NIENTE DI PEGGIO” – LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA È ANCORA PIENA DI LACUNE. E IN ARGENTINA NON C’È ANCORA UNA LEGGE CHE REGOLI LA MATERIA. MENTRE IN ITALIA IL GOVERNO MELONI HA APPROVATO IL “REATO UNIVERSALE DI MATERNITÀ SURROGATA”, CHE PERÒ NON È ANCORA IN VIGORE…

Estratto dell’articolo di Simone Alliva per www.editorialedomani.it

 

madre surrogata 4

È una storia ancora da ricostruire. Fatta di leggi che mancano (quelle argentine) e un’altra in attesa di promulgazione (quella italiana). Una storia che parte dall’Argentina di Javier Milei e arriva nell’Italia di Giorgia Meloni, infiamma il governo tricolore che ha da poco approvato (ma non è ancora in vigore) il reato universale di maternità surrogata.

 

A pochi minuti dalla mezzanotte, venerdì scorso sono stati fermati una donna di 28 anni, una neonata di 15 giorni e una coppia di italiani, uniti civilmente. Lui oncologo di 36 anni di Padova, il compagno infermiere di 40. Il volo Air France stava per partire, direzione Parigi, quando è arrivato l'ordine del tribunale. Dai documenti la bambina risulta figlia della donna argentina e dell’oncologo padovano. Per la giustizia il sospetto è quello di un caso di maternità surrogata.

 

[...]  I documenti presentati dagli italiani alle forze dell’ordine argentine riportano che la donna avrebbe portato avanti la gestazione per altri per uno scopo puramente altruistico. Non è convinta la giustizia argentina: la donna non ha un lavoro, non ha finito le scuole e cresce da sola un’altra figlia minore.

 

[...]

 

GLI ATTACCHI DELLA LEGA

madre surrogata 3

Le indagini sono in corso. Intanto in Italia l’estrema destra non ha perso tempo: «Due omosessuali che pagano una donna all’estero per avere un figlio? Questa è la peggiore ipotesi possibile, non mi viene in mente nulla di peggio», ha detto Giuseppe Pan, della Lega Veneto.

 

La donna sarebbe stata contattata tramite una clinica americana. Pagata 6 milioni di pesos, poco più di 5.500 euro, soldi che sarebbero stati consegnati precisamente al bar Rock & Feller's di Rosario, dove una signora avrebbe portato alla giovane una valigia con i soldi. Il governo Meloni monitora tramite la Farnesina la situazione.

 

La bambina è stata affidata alla coppia di italiani che nel frattempo ha affittato un appartamento a Buenos Aires. I due uomini si sono impegnati a non portare la bambina fuori dal Paese, ha detto a La Nacion l'avvocato che li rappresenta nel caso, Arnaldo Germán Pereira Dos Santos.

 

LEGGE NON ANCORA IN VIGORE

vota alla camera sulla maternita surrogata reato universale

Già oggi la maternità surrogata in Italia è vietata e la pena per chi viola la legge prevede la reclusione da 3 mesi a 2 anni e la multa da 600.000 a un milione di euro, ma la legge approvata il 15 ottobre soprannominata “reato universale” prevede che «le pene si applicano anche se il fatto è commesso all'estero».

 

Tuttavia la legge non è ancora entrata in vigore. Manca la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e i 15 giorni di decorso. E in fondo la polizia straniera agisce in forza della propria legge, ignora le leggi del mondo, per cui risponde alla sua normativa.

 

Qui il punto di caduta: l’Argentina non ha una legge. L’ipotesi di estradizione attiva, se fosse in vigore la legge Varchi, non sarebbe stata comunque possibile. Manca la doppia incriminazione. Il fermo in Argentina sarebbe relazionato a un’ipotesi di tratta, o comunque di sfruttamento.

 

IL VUOTO LEGISLATIVO ARGENTINO

il concerto di javier milei a buenos aires 7

L’Argentina può contare soltanto sulle sentenze, molto recenti sul tema, che hanno stabilito che i bambini nati da una surrogata sono figli della donna che ha dato alla luce il neonato e del padre biologico «indipendentemente da chi ha fornito i gameti». In questo caso della donna che ha portato in grembo la bambina e del medico padovano. E proprio così risulta iscritta allo stato civile. Un bambino, ha anche ricordato la Corte Argentina, non può per legge avere più di due genitori. […]

javier milei giorgia meloni g7 borgo egnazia

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