
LA DESTRA APRE UN NUOVO FRONTE DI GUERRA CON LE TOGHE – IL GOVERNO VUOLE STOPPARE IL PROCEDIMENTO CONTRO IL CAPO DI GABINETTO DI NORDIO, GIUSI BARTOLOZZI, INDAGATA PER FALSA TESTIMONIANZA SUL CASO ALMASRI, AVANZANDO IL CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE – COME PRIMA MOSSA, LA GIUNTA DELLE AUTORIZZAZIONI DELLA CAMERA HA APPROVATO LA RICHIESTA DI CHIARIMENTO AL TRIBUNALE DEI MINISTRI E ALLA PROCURA SULLA POSIZIONE DELLA “ZARINA DI VIA ARENULA”: DOVRANNO ESSERE DOMANDATE UFFICIALMENTE INFORMAZIONI SULL'ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI…
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “la Repubblica”
Nel giorno del voto sulla separazione delle carriere, la maggioranza di governo spinge il parlamento verso un altro scontro con la magistratura: il conflitto di attribuzione, davanti alla Corte costituzionale, sul caso di Giusi Bartolozzi.
La capo di gabinetto del ministro della Giustizia è indagata con l'accusa di false comunicazioni ai pm nella vicenda della scarcerazione ed espulsione del torturatore libico Almasri: notificato un avviso di garanzia, il processo probabilmente si bloccherà prima ancora di cominciare.
Ieri infatti la maggioranza di governo ha votato in giunta per le autorizzazioni a procedere per chiedere alla presidenza della Camera un'interlocuzione formale con la procura di Roma (che indaga su Bartolozzi) e il tribunale dei ministri.
carlo nordio e giusi bartolozzi
Dovranno essere domandate ufficialmente informazioni sull'iscrizione nel registro degli indagati, quale reato le viene contestato e quando è stato compiuto. La domanda è pleonastica, visto che la risposta del tribunale c'è già stata.
I magistrati ritengono che il reato di Bartolozzi sia stato commesso durante la sua testimonianza davanti al tribunale dei ministri, con dichiarazioni «da ritenere sotto diversi profili inattendibili e, anzi, mendaci». E che quel reato sia però del tutto slegato dalle condotte dei ministri.
carlo nordio e il caso almasri
Una versione che non convince affatto il governo, come hanno scritto i ministri nella loro memoria difensiva inviata alla giunta. «È evidente — dicono — l'assoluta connessione del reato ipotizzato nei suoi confronti: le dichiarazioni di Bartolozzi hanno riguardato esattamente il segmento della vicenda Almasri di competenza del ministero della Giustizia». Non è, dunque, dicono, un «imputato laico», come sostiene il tribunale [...]
«Il caso Bartolozzi per noi non c'è», ha detto però ieri il presidente della Giunta, il deputato di Avs, Devis Dori. «La richiesta avanzata oggi appare assolutamente ultronea – dice – rispetto all'oggetto della domanda di autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri nonché del sottosegretario» e cioè «estranea all'oggetto del contendere». Tradotto: secondo Dori la giunta non ne avrebbe nemmeno dovuto discutere.
carlo nordio e giusi bartolozzi
E se lo ha fatto, attacca la capogruppo in giunta del Pd (che come il resto delle opposizioni non ha partecipato al voto), Antonella Forattini, è stato soltanto per «un'ostinazione incomprensibile e pericolosa nel voler insabbiare e bloccare tutto, impedendo alla giustizia di fare il proprio corso. Un atteggiamento che non ha altre giustificazioni, se non quello di coprire responsabilità politiche sempre più evidenti».
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L'approfondimento su Bartolozzi, in ogni caso, procederà in parallelo, ma più lentamente rispetto al voto sull'autorizzazione a procedere per i ministri. Il voto finale è previsto per il 30 settembre, con la prossima seduta da fissare tra il 23 e il 24 settembre. L'aula ne discuterà nei primi giorni di ottobre.
EMPORIO ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
«E spero — ha detto Nordio — che nessuno esca con le solite favole vuote che ci si difende dal processo e non nel processo. La Costituzione rende irrinunciabile questa sorta di immunità».
INFORMATIVA DI MATTEO PIANTEDOSI E CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO ALMASRI - FOTO LAPRESSE
GIUSI BARTOLOZZI