discoteca in sardegna

NESSUNO FERMI IL BUSINESS - IL DIETROFRONT DELLA REGIONE SARDEGNA, COSTRETTA A DIRE SÌ ALLE SERATE IN DISCOTECA (MA CON NUOVE REGOLE), PER EVITARE LA RIVOLTA DEI GESTORI DEI LOCALI - I RAGAZZI IN VACANZA NON VOGLIONO SENTIR PARLARE DI LIMITI E MISURE DI SICUREZZA: “NON POSSIAMO VIVERE CON QUESTA OSSESSIONE…”

Nicola Pinna per “la Stampa”

 

DISCOTECA IN SARDEGNA

Il deejay ci prova, ma al terzo annuncio persino a lui scappa da ridere: «Ragazzi, divertitevi in sicurezza. Mantenete le distanze». In pista però fanno finta di non sentire: si salta, ci si abbraccia e come tradizione vuole si conoscono persone nuove. I ragazzi che ballano sotto la luna, in queste giornate di stelle cadenti, si divertono senza pensare troppo ai rischi o all'incubo del coronavirus. Tra i divani e il bancone del bar in tanti si corteggiano: i maschi inseguono, le femmine spesso respingono, ma questo con le regole sul distanziamento c'entra poco e niente. E allora dalla consolle rinnovano l'invito: «Facciamo in modo che questa serata non sia rischiosa. Evitate gli assembramenti».

 

DISCOTECA IN SARDEGNA

Ma al buio parlare di distanze, di precauzioni, sembra quasi un paradosso: «Direi che è impossibile - dice Andrea, arrivato da Milano insieme alla famiglia e ai cugini per due settimane in Costa Smeralda - Per me questa è la prima serata in discoteca, ma è anche l'ultima. Io ho paura».

 

Se qualcuno rinuncia, spaventato anche dai contagi che si sono scatenati proprio nei locali notturni, il botteghino all'ingresso non è in crisi. I pr continuano a distribuire inviti e volantini tra spiagge e piazzette e qui le strategie di marketing si differenziano: c'è chi fa gli sconti pur di riempire e chi ha aumentato i prezzi per compensare gli incassi in tempi di clienti ridotti e di distanze necessarie. In Sardegna è il primo giorno della nuova stagione delle discoteche: la decisione regionale che consente la riapertura di tutti i locali arriva quando la serata è già iniziata.

 

DISCOTECA IN SARDEGNA

Ballare, dunque, ora è consentito ma a distanza di due metri l'uno dall'altro. Tutto sulla carta, perché sotto la consolle la realtà è diversa rispetto a quello che recitano le ordinanze. I buttafuori che si sono trasformati in steward un po' meno eleganti ricordano a ogni gruppo in arrivo le regole da rispettare. All'ingresso, come in aereo con la carta d'imbarco, serve la prenotazione: «La mail di conferma o il Qr code. In questo modo sappiamo precisamente chi sono i nostri ospiti, siamo sicuri di rispettare il numero di clienti massimo consentito e di poterli rintracciare in caso di imprevisti».

 

Li chiamano imprevisti perché parole come contagio o virus in una serata così sono quasi vietate. E chi si azzarda a parlare dei soliti argomenti, a citare virologi o a ricordare il bilancio dei positivi del giorno, finisce per passare per il solito portasfiga. «Dai, basta, lo sappiamo tutti che c'è il Covid - dicono Roberto e la fidanzata Vittoria, ventenni lombardi che in Gallura sono arrivati in barca -. Cerchiamo di fare attenzione, di usare sempre le mascherine e di stare a distanza dagli sconosciuti. Comunque non possiamo vivere con questa ossessione. E poi i giovani rischiano meno».

 

DISCOTECA IN SARDEGNA

Gli ultimi tamponi dicono il contrario e il numero di contagi tra i ragazzini è sempre più alto: è successo a Catania, a Vercelli e a Marina di Pietrasanta e anche a Carloforte, sulla costa opposta a quella di Porto Cervo. «Adesso sembra che il nostro divertimento sia il più grande pericolo per l'Italia - si lamentano Gioia e Lucrezia, due diciassettenni romane che passano la serata a Porto Rotondo -. Avete visto le piazze delle città? I pericoli non sono solo in discoteca».

 

Su questo concordano anche molti sindaci, che alla vigilia di Ferragosto stanno firmando ordinanze per vietare, feste sulla battigia e grigliate improvvisate. Spiagge off-limits a Modica e Scicli, sulle coste del Ragusano, mentre ad Otranto saranno vietati anche i pic-nic. Stop ai bivacchi anche ad Agropoli mentre ad Anzio confermato il divieto assoluto di accesso in spiaggia dopo le 21,30. Controlli a tappeto un po' ovunque: da Civitanova Marche a Porto Recanati, da Potenza Picena fino alle località turistiche di Bolzano e dell'Alto Adige.

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…