DISPERATO, EROTICO STENT! ECCO UN NUOVO MODO PER CURARE L’IMPOTENZA – IN UNA CLINICA SVIZZERA CENTO VALOROSI VOLONTARI AFFETTI DA DISFUNZIONE ERETTILE, DI ETÀ COMPRESA TRA 50 E 70ANNI, SI SONO FATTI IMPIANTARE NELLE ARTERIE DEL PENE UN MINUSCOLO DISPOSITIVO METALLICO. ECCO COME GLI STENT DOVREBBERO RESTITUIRE LA VIRILE VIRTU’…

Melania Rizzoli per Libero Quotidiano

 

impotenza

Cento uomini affetti da Disfunzione Erettile, di età compresa tra 50 e 70anni, si sono prestati ad una sperimentazione in una clinica Svizzera, facendosi impiantare nelle arterie del pene un minuscolo stent, nel tentativo di risolvere definitivamente il loro deficit sessuale, con il risultato che 86 di questi coraggiosi volontari hanno visto scomparire d’incanto il loro problema di impotenza, con buoni risultati clinici anche al follow-up.

 

La notizia, pubblicata dai ricercatori del Vascular Institute Central Switzerland di Aarau sul Journal of Sexual Medicine, ha fatto in pochi giorni il giro del mondo scientifico, soprattutto per l’alta percentuale di dichiarata efficacia di questo trattamento sperimentale, eseguito in anestesia locale, che pare sia in grado di restituire all’organo genitale maschile la potenza sessuale perduta.

stent impotenza

 

Gli stent sono dei minuscoli dispositivi metallici, a forma di molla spirale o di tubicino, che da molti anni vengono impiantati nei vasi sanguigni che appaiono ristretti per cause patologiche, per allargarli e mantenerli pervi dove ci sono le stretture, e sono la terapia chirurgica di eccellenza per dilatare le arterie coronariche in preda a restringimenti e stenosi, con il risultato che da decenni tale tecnica di “angioplastica coronarica” ha scongiurato milioni di infarti del miocardio, di fatto salvando altrettante vite umane altrimenti destinate all’arresto cardiaco. Ma pochi chirurghi vascolari al mondo fino ad oggi avevano osato impiantare gli stent nelle arterie falliche per salvare la vita sessuale del paziente altrimenti destinato all’ “impotentia coeundi”.

impotenza maschile

 

Lo stent progettato per questa innovativa sperimentazione è in cobalto-cromo e di dimensioni piu ridotte di quello normalmente usato per i vasi coronarici, dato che le arterie peniene sono più piccole e con un lume più stretto rispetto a quelle cardiache, ma il meccanismo terapeutico resta identico, poiché questo minuscolo dispositivo medicato, ovvero che rilascia farmaci nel tempo (vasodilatatori ed anti rigetto) una volta inserito e fissato nel lume vascolare, allarga l’arteria e la tiene dilatata permettendo il normale flusso sanguigno nel punto dove era ristretta a causa dei depositi di grasso che ne limitavano il decorso, accumuli spesso dovuti ad aterosclerosi, la causa più frequente nell’80% dei casi di impotenza.

 

impotenza maschile 3

In situazioni normali i vasi sanguigni dei corpi cavernosi che si trovano nel pene si aprono durante l’eccitazione sessuale, consentendo l’afflusso di sangue che in tal modo viene intrappolato dall’ alta pressione determinando così l’erezione, mentre in caso di ostruzione parziale o totale di arterie del membro maschile, il sangue non raggiunge del tutto le cavità cavernose e l’erezione non riesce a mantenersi o non viene proprio raggiunta.

 

La maggior parte dei pazienti, per contrastare il deficit erettile, oggi ricorre a soluzioni farmacologiche per la disfunzione, il cui principio attivo più noto è il Sildenafil, cioè il Viagra e suoi derivati, che hanno appunto l’effetto di dilatare i vasi sanguigni per mantenere l’erezione, ma non tutti gli uomini riescono ad avere risultati soddisfacenti nonostante la famosa pillola dell’ amore.

 

impotenza maschile 2

L’ “angioplastica peniena percutanea” , ovvero l’inserimento dello stent nelle arteriole del pene, viene eseguita, dopo verifica diagnostica ecografica e con eco-doppler dell’ organo a riposo e dinamico ( con erezione indotta farmacologicamente con Prostaglandine, potenti vasodilatatori locali) , in anestesia locale, e tali dispositivi vengono introdotti con un sottilissimo catetere da un’arteria inguinale più grande, per essere poi guidati fino alla piccola arteria ristretta del pene dove vengono fissati per il loro compito terapeutico, e l’intervento in day-hospital, senza necessità di ricovero, si conclude con due punti di sutura all’altezza dell’inguine.

 

Naturalmente, come gli stent coronarici, gli stent penieni vengono ancorati alla parete vascolare in modo da restare fissi e non essere spostati né dalle contrazioni cardiache né dalle sollecitazioni e variazioni di volume del membro maschile durante l’ eccitamento sessuale; inoltre dopo l’operazione è necessario assumere blandi anticoagulanti ( tipo la cardioaspirina) ogni giorno per evitare la formazione di coaguli, per mantenere sani i vasi sanguigni e per garantire il buon funzionamento erettile.

 

impotenza

La Disfunzione Erettile è una condizione clinica che affligge una grande percentuale di uomini dopo i 50anni, in moltissimi casi ha una origine vascolare (quella neurologica è più difficile da curare), e si verifica con una frequenza tre volte superiore negli uomini affetti da Diabete, Ipertensione, Ipercolesterolemia e Tabagismo, ed è spesso indicatore di arteriopatie sistemiche occulte anche di altri organi vitali.

impotenza problema

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....