andrea sempio angela taccia giuseppe

"DOBBIAMO PAGARE QUEI SIGNORI LÌ" - È QUANTO SI SENTE DIRE A GIUSEPPE SEMPIO, PADRE DI ANDREA, IN UNA INTERCETTAZIONE DEL 2017 - A DOMANDA DELLA MOGLIE SU CHI FOSSERO "QUEI SIGNORI", L'UOMO RISPONDE "GLI AVVOCATI", MA SECONDO GLI INQUIRENTI NON È DETTO CHE I SOLDI FOSSERO DESTINATI AI LEGALI - IN CASA SEMPIO SPUNTA UN ALTRO BIGLIETTO, DOPO QUELLO IN CUI C'ERA SCRITTO "VENDITTI-GIP ARCHIVIA X 20-30 EURO": "SE ARCHIVIA 'INDAGINE' NIENTE DNA SU SEMPIO" - L’EX PROCURATORE AGGIUNTO MARIO VENDITTI È INDAGATO PER CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI - LA CONVERSAZIONE TRA ANGELA TACCIA E ANDREA SEMPIO DOPO L'INTERVISTA DELL'INDAGATO A "QUARTO GRADO": "CI HANNO AIUTATO CON UN PAIO DI SERVIZI. DUE O TRE DOMANDE BALORDE TE LE DEVONO FARE..."

GARLASCO,REBUS SULL'INTERCETTAZIONE 'PAGARE QUEI SIGNORI LÌ'

GIUSEPPE SEMPIO DANIELA FERRARI

(ANSA) - Prima viene riportato un passaggio dell'intercettazione ambientale del 9 febbraio 2017 di Giuseppe Sempio, padre di Andrea, che alla domanda della moglie su chi fossero "quei signori lì" da "pagare" rispondeva "portare i soldi all'avvocato".

 

Poi, gli investigatori, però, segnalano, riguardo a quella conversazione e ai riferimenti alla necessità di effettuare pagamenti "non tracciabili", che le "modalità prospettate sembrano più vicine all'ipotesi di dover pagare in maniera occulta persone diverse, indicate come 'quei signori lì', piuttosto che i difensori di fiducia".

 

E' quanto si legge in un'annotazione di fine luglio scorso della Gdf di Brescia depositata nell'indagine che vede al centro l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti, accusato di aver preso soldi per favorire Andrea Sempio con la richiesta di archiviazione del 2017.

 

ANDREA SEMPIO A POMERIGGIO CINQUE

In un altro passaggio dell'annotazione degli investigatori, poi, si legge che dalle "intercettazioni ambientali" emerge un "chiaro riferimento ai presunti pagamenti della famiglia Sempio nei confronti dei legali di fiducia dell'epoca".

 

Da lì la necessità di analisi bancarie anche su di loro. La famiglia Sempio ha sostenuto, anche sui media, che quando si parlava di soldi nelle intercettazioni il riferimento era proprio a pagamenti agli avvocati, non a magistrati.

 

GARLASCO, GDF CHIESE ANALISI SU CONTI EX GIP E GEMELLE CAPPA EMERGE DA ATTI

ANDREA SEMPIO - CHI L HA VISTO

(ANSA) - La Gdf di Brescia, nell'ambito dell'inchiesta con al centro l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti e che si intreccia col caso Garlasco, ha chiesto, con un'annotazione del 30 luglio scorso, ai pm di poter effettuare "mirati accertamenti bancari" anche sui conti del giudice Fabio Lambertucci, colui che da gip archiviò nel 2017 la prima indagine a carico di Andrea Sempio, su richiesta proprio di Venditti.

 

Dalla stessa informativa risulta che la richiesta di analisi bancarie riguardava anche le gemelle Stefania e Paola Cappa e loro familiari. In un'annotazione successiva di settembre, riguardante anche le analisi bancarie poi compiute, i nomi di Lambertucci e della famiglia Cappa non compaiono. Mentre si dà conto, tra le altre cose, che non risultano anomalie sui conti di Venditti.

mario venditti

 

Nell'annotazione del 30 luglio, quando il fascicolo bresciano era ancora a modello 45, ossia senza indagati né ipotesi di reato (ora Venditti è indagato per corruzione in atti giudiziari), la Gdf di Brescia chiedeva ai pm di poter portare avanti analisi bancarie su 18 persone in totale, tra cui appunto l'ex gip Lambertucci e la famiglia Cappa.

 

Nell'ormai noto appunto del padre di Sempio, che ha dato il là all'inchiesta su Venditti, si leggeva: "Venditti gip archivia X 20.30 euro". Da un'altra annotazione della Gdf di Brescia e Pavia e dei carabinieri di Milano del 4 settembre emergono, poi, gli esiti degli accertamenti bancari, disposti dai pm di Brescia il 31 luglio e che hanno riguardato in totale 11 persone.

 

ANDREA SEMPIO

Non compaiono analisi su Lambertucci e sulle gemelle Cappa e i loro genitori. Il filone di indagine bresciano, come si legge nell'informativa, è nato da un'annotazione trasmessa a Brescia dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano lo scorso 16 luglio, nell'ambito dell'inchiesta pavese riaperta a carico di Sempio sul delitto del 2007. Nell'annotazione si parlava proprio di quegli appunti trovati a casa dei genitori di Sempio e che hanno dato il via al filone bresciano.

 

Nell'informativa di luglio la Gdf di Brescia ricorda che l'allora aggiunto di Pavia Mario Venditti e l'allora pm Giulia Pezzino presentarono il 15 marzo richiesta di archiviazione, accolta dal gip Lambertucci il 23 marzo 2017. E riportano stralci delle ormai note intercettazioni ambientali nell'auto dei Sempio, riascoltate e trascritte nella nuova inchiesta pavese, da cui emergerebbe che Andrea Sempio fosse "a conoscenza di alcuni elementi rappresentati nell'esposto presentato dalla madre di Stasi", che aveva dato origine alla prima indagine su di lui di fine 2016.

Angela Taccia - legale di Andrea Sempio - sopralluogo nella villetta del delitto di Garlasco

 

E SU GARLASCO UN NUOVO PIZZINO ACCUSA L'EX CAPO DELLA PROCURA "SE ARCHIVIA NIENTE DNA SU SEMPIO"

Estratto dell’articolo di Massimo Pisa per "la Repubblica"

 

Il primo appunto sul quaderno di casa Sempio — l'ormai celebre frase «Venditti Gip archivia x 20. 30. € euro» — ha innescato la nuova indagine per corruzione a carico dell'ex procuratore aggiunto di Pavia. Ma c'è un secondo foglio che, secondo gli investigatori, spiega al meglio il presunto meccanismo di corruzione dietro all'indagine del 2017 sul delitto di Chiara Poggi.

 

MARIO VENDITTI

C'è una data, evidentemente anticipata di un anno, il 4 febbraio 2016. C'è ancora la commistione tra Venditti, la funzione di gip che non ricopriva e quella di pm. E c'è questo: «Se archivia l'indaggine», (testuale), «dovrebbe mettere il nome del soggetto sulla archiviazione». Cioè quello del figlio. «Così non può essere indagato per lo stesso motivo il D-N-A». Quello, dunque, sarebbe stato l'obiettivo. Un'archiviazione tombale.

 

ANGELA TACCIA CON ANDREA SEMPIO E ALESSANDRO BIASIBETTI

E la data non è casuale. Il giorno prima Venditti e la pm Giulia Pezzino incaricano i carabinieri della sezione di Pg — compresi Silvio Sapone e Giuseppe Spoto, anch'essi perquisiti lo scorso 26 settembre — di installare le cimici targate Esitel, la ditta che si aggiudicava ogni incarico di intercettazione a Pavia. C'è infatti anche un loro tecnico a procedere all'operazione che, però, viene ritardata all'8 febbraio e portata a termine da Spoto e dal maresciallo Antonio Scoppetta: quest'ultimo è ad oggi l'unico condannato nel processo "Clean".

 

La sera del 3 febbraio comincia anche la battaglia mediatica con la prima intervista ad Andrea Sempio, ospite degli studi di Quarto Grado. Il pomeriggio seguente l'indagato, già intercettato, chiama al cellulare l'allora semplice amica Angela Taccia.

 

Oggi è la sua avvocata di fiducia, all'epoca non viene riconosciuta dai carabinieri all'ascolto, e del resto il numero risultava intestato alla madre di Taccia. Come usava all'epoca, gran parte del dialogo non venne trascritto ma dall'audio originale, cui Repubblica ha avuto accesso, traspare un clima rilassato.

MARCO POGGI - ANDREA SEMPIO - ANGELA TACCIA

 

Lo era l'indagato per omicidio sotto i riflettori, lo era l'amica in casa davanti allo tv: «Mia mamma era un po' tesa — dice — perché fa: non capisco perché Lovati lo abbia mandato in pasto a tutti che diranno: vedi lo sguardo, e vedi come parla, vedi qua, vedi là. Ho detto mamma stai tranquilla cioè Lovati sa quello che fa».

 

Difatti tutto fila liscio, o quasi. «Ti ha fatto delle domande di merda, comunque.... eh!», lamenta a un certo punto Taccia. «Consideravi Chiara una bella ragazza...». Andrea Sempio la rassicura: «Loro ci hanno aiutato con un paio di servizi, quindi comunque quando tu sei lì, diciamo, devi anche aiutare loro. Due o tre domande balorde te le devono fare perché comunque non è che la puntata può essere tutto a tuo favore». [...]

 

PIZZINO TROVATO IN CASA DI ANDREA SEMPIO

Il 5 febbraio 2017, dall'apparecchio intestato alla segretaria Sofiya Bulatova, telefona proprio Massimo Lovati. «Volevo augurarti buona domenica e sentirti, se va tutto bene», lo saluta. E insiste: «Tutto bene?». Sempio è di buon umore, la sua risposta è profetica: «Qualcosina si muove». [...]

chiara poggiLA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCOandrea sempio

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