tribunale

DOPO IL DANNO, PURE LA BEFFA! LE ACCUSE DI PEDOFILIA ERANO FALSE MA NON PUÒ RIVEDERE I SUOI FIGLI. L’INCREDIBILE STORIA DI UN EX POLIZIOTTO DI TORINO ACCUSATO DI AVER ABUSATO DI UNA BAMBINA DI CINQUE ANNI, FIGLIA DELLA SUA EX COMPAGNA. DOPO IL CALVARIO GIUDIZIARIO DURATO 5 ANNI, AL TERMINE DEL QUALE È STATO DICHIARATO INNOCENTE, SI TROVA DI NUOVO A COMBATTERE CONTRO UNA GIUSTIZIA CHE GLI IMPEDISCE DI VEDERE I SUOI BAMBINI – PER GLI ASSISTENTI SOCIALI LA SUA PRESENZA POTREBBE...

Andrea Bucci per "la Stampa"

 

tribunale

Questa è la storia di un uomo che si sente due volte in credito con la Giustizia. Che è stato accusato di uno dei reati più terribili, aver abusato di una bambina di cinque anni, figlia della sua ex compagna. Che ha perso tutto: la divisa da poliziotto, da cui è stato sospeso durante le indagini, i figli che non ha più potuto vedere per quella macchina enorme che gravava su di lui.

 

Un uomo che ha lottato per risalire dal baratro, quasi cinque anni di disperate battaglie legali. E che ora, dopo essere stato dichiarato innocente, si trova nuovamente a combattere contro una Giustizia che gli impedisce di vedere i suoi bambini. Potrebbe, dopo tutto questo tempo, alterare il loro equilibrio: così sostengono gli assistenti sociali che hanno in mano il suo destino. Massimo oggi ha 46 anni.

fascicoli tribunale 1

 

A lungo è stato in servizio alla Questura di Torino. Ora vive in centro Italia, lontano da tutto, soprattutto dai suoi figli, 10 e 9 anni. «Tante volte avrei voluto tornare a Torino anche solo per vederli da lontano, ma ho sempre rispettato i provvedimenti del Tribunale. Sono un servitore dello Stato e ho sempre avuto fiducia nella Giustizia. Ma ora mi sento tradito e defraudato». Quasi cinque anni fa Massimo è stato accusato dalla sua ex compagna.

 

La procura di Ivrea l'ha messo sotto indagine per abusi sessuali nei confronti della figlia, che oggi ha 17 anni, ma all'epoca dei fatti ne aveva poco più di 5. Tre mesi fa la giudice del Tribunale di Ivrea, Marianna Tiseo, lo ha scagionato da ogni accusa. L'indagine ha ricostruito che i presunti abusi, scritti su un foglio di carta e raccontati dalla ragazza a un'amica due anni dopo che Massimo e l'ex compagna si erano lasciati, non c'erano mai stati. Non era vero. «Non sussistono le prove, tenuto conto dell'inattendibilità della ragazza», la conclusione del Tribunale dopo tre anni d'indagine e dopo che la stessa procura aveva chiesto l'archiviazione.

Tribunale

 

«Ho perso troppi anni, vorrei solo riabbracciarli», racconta Massimo con la voce spezzata dalle lacrime. «Non voglio che un giorno possano pensare anche solo per un attimo che io li abbia abbandonati. Che sia sparito lasciandoli a loro destino. Vorrei raccontare loro la verità, ma adesso ho paura: temo che quando me li faranno rivedere sarà passato così tanto tempo che per loro sarò un estraneo, uno che non riconoscono e non ricordano».

 

Dimostrata la sua innocenza, Massimo, assistito dall'avvocata Sara Rore Lazzaro, ha fatto istanza per ottenere la revoca del provvedimento con cui, nel 2017, il Tribunale dei minori - in via cautelativa e in attesa dell'esito delle indagini - l'aveva allontanato dai figli. Finora ha trovato un muro a sbarrargli la strada: gli operatori dell'Asl sostengono che i bambini abbiano ormai raggiunto un equilibrio all'interno del nuovo contesto famigliare, e che vedere il padre provocherebbe disagi importanti. Nella relazione depositata si legge che fino a un anno fa raccontavano ancora del genitore, ma ora pare non abbiano più ricordi «perché è tanto tempo che non lo vedono». E che per loro sarebbe importante non introdurre «elementi di cambiamento».

 

TRIBUNALE

«Ma io non sono un elemento di cambiamento, sono il loro papà», piange Massimo. «E sono innocente, ci ho messo anni per uscirne. Così invece pago due volte: un'accusa che mi ha distrutto la vita e da cui non riesco a liberarmi». Quella Giustizia che ha impiegato oltre quattro anni per scagionarlo ora dice che è trascorso troppo tempo dall'ultima volta che i suoi figli l'hanno visto, e che per il loro bene è meglio così. «Ho trascorso un altro Natale lontano da loro», racconta Massimo, «ma non mi arrendo. Credo nello Stato, non posso fare diversamente».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO