donald trump benjamin netanyahu iran israele stati uniti khamenei fordow

TRUMP E I SUOI SGHERRI ESULTANO PER AVER “DISTRUTTO” GLI IMPIANTI NUCLEARI IRANIANI MA, SE ANCHE FOSSE VERO, CI SONO ALTRE QUESTIONI APERTISSIME: DOV'È NASCOSTA LA MEZZA TONNELLATA DI URANIO ARRICCHITO AL 60%? DI QUANTO È STATO RITARDATO IL PROGRAMMA NUCLEARE? LA REPUBBLICA ISLAMICA HA DELLE CENTRIFUGHE FUNZIONANTI IN ALTRI SITI DIVERSI DA QUELLI, BOMBARDATI, DI FORDOW, NATANZ E ISFAHAN? - IL 12 GIUGNO IL GOVERNO IRANIANO HA COMUNICATO ALL'AIEA DI AVER PREDISPOSTO UN SITO NUOVO, COSTRUITO ANCHE PIÙ IN PROFONDITÀ RISPETTO AGLI 80-90 METRI DI FORDOW: UN IMPIANTO DI ALMENO 10 MILA METRI QUADRATI, CON CENTRIFUGHE E DEPOSITI DI STOCCAGGIO, CHE SI TROVEREBBE IN UNA DELLE MONTAGNE DELLA PROVINCIA DI ISFAHAN - E SE COSI' FOSSE L'IRAN POTREBBE ANCHE...

1 - "L'URANIO È SFUGGITO AI RAID" GLI AYATOLLAH LO NASCONDONO NEI NUOVI LABORATORI SEGRETI

Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per “la Repubblica”

 

IRAN - ATTACCO AL SITO NUCLEARE DI FORDOW

Il dubbio si fa certezza. Il tesoro radioattivo degli ayatollah, quei 408,6 chili di uranio arricchito al 60 per cento così prossimi alla soglia utile per costruire la bomba, sono nascosti in qualche laboratorio segreto della Repubblica islamica. Uno di quelli mai segnalati all'Agenzia atomica dell'Onu (Aiea), o segnalati con omissioni e fuori tempo massimo, parte di una rete coperta di strutture che, dopo la guerra dei 12 giorni, compone un potenziale, e pericoloso, Piano b.

video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 1

 

«La valutazione preliminare dell'intelligence fornita ai governi europei indica che le scorte di uranio in Iran rimangono per la maggior parte intatte», scrive il Financial Times, citando due fonti a conoscenza del dossier, finito, in queste ore, al centro di furiose polemiche tra la Casa Bianca, gli esperti di programmi nucleari, i servizi segreti e la stampa internazionale.

 

Il quotidiano inglese aggiunge che l'uranio non era più nel sito di Fordow […] Anche il fatto che poi non sia stata rilevata alcuna variazione nel livelli di radioattività dell'aria fa ritenere che lo stock sia stato trasferito altrove prima dell'attacco, come ha specificato l'Aise, i nostri servizi segreti esterni, durante l'audizione al Copasir di qualche giorno fa.

 

Marco Rubio donald trump Pete Hegseth - foto lapresse

Si può discutere sul livello di distruzione che gli ordigni ad alta penetrazione hanno causato a Fordow — per Trump il sito è «annichilito», per il Pentagono «severamente danneggiato», per gli iraniani la valutazione va da «intonso» a «danni significativi» — ma il punto, ora, è un altro: dov'è nascosto il tesoro radioattivo di Khamenei? Di quanto è stato ritardato il programma nucleare? E, soprattutto: la Repubblica islamica ha delle centrifughe funzionanti in altri siti diversi da quelli, bombardati, di Fordow, Natanz e Isfahan?

 

video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 2

«La risposta è sì, perché l'Iran ha una rete di strutture sotterranee per il programma nucleare non conosciute e da quel che risulta la capacità di arricchimento non è azzerata, perché ha ancora centrifughe funzionanti e componenti per produrne molte altre», spiega a Repubblica Jeffrey Lewis, professore al Middlebury Institute of International Studies di Monterrey ed esperto di politiche del nucleare.

 

Portare quasi mezza tonnellata di uranio al 60 per cento significa aver fatto gran parte del lavoro, perciò quella scorta è così preziosa. Arricchirlo fino al 90 (livello necessario per la bomba, ndr) è più semplice e rapido, con 250 centrifughe è una questione di 8-10 settimane».

Marco Rubio donald trump Pete Hegseth - foto lapresse

 

Due giorni prima del raid americano, i satelliti hanno visto una fila di 16 camion fuori da una delle vie di ingresso di Fordow, il più protetto laboratorio iraniano per l'arricchimento. Che siano stati usati per spostare l'uranio non è detto. Il direttore dell'Aiea Rafael Grossi aveva ricevuto già il 13 giugno (giorno dell'inizio dell'attacco israeliano) una lettera dal ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi che lo informava dell'adozione di «speciali misure» per proteggere attrezzature e materiali radioattivi. È presumibile che il trasferimento immediato dell'uranio rientrasse tra queste.

danni all centro di arricchimento dell uranio di natanz, in iran , dopo l attacco israeliano

 

Il 12 giugno, inoltre, il governo iraniano ha comunicato all'Aiea di aver predisposto un sito nuovo, costruito anche più in profondità rispetto agli 80-90 metri di Fordow: le informazioni su di esso sono scarne, pare si tratti di un impianto di almeno 10 mila metri quadrati, con centrifughe e depositi di stoccaggio, che si troverebbe in una delle montagne della provincia di Isfahan. […]

 

video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 3

«L'uranio viene spostato in continuazione, non è difficile», dice ancora il professor Jeffrey, «nel procedimento industriale per arricchirlo passa di frequente da una struttura all'altra, da un'azienda all'altra». È stoccato in cilindri di metallo sotto forma di polvere che, per dimensione, stanno dentro il bagagliaio di una macchina. […] Per gli Stati Uniti e Israele, la consegna di quella mezza tonnellata di uranio arricchito è la precondizione per tornare al tavolo del negoziato. E, dunque, la possibile causa di future operazioni militari.

video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 7

 

2 - LO SHOW DEL PENTAGONO DOPO IL DUELLO SUI DOSSIER: «NUCLEARE ANNIENTATO»

Estratto dell’articolo di Matteo Persivale per il “Corriere della Sera”

 

«È stata l’esplosione più luminosa che avessero mai visto. Sembrava la luce del giorno». Il capo di stato maggiore «Razin» Caine poco dopo le prime luci del mattino di ieri ha raccontato in un briefing al Pentagono […] la missione di domenica scorsa contro i siti nucleari iraniani, «frutto di quindici anni di lavoro». La storia degli ingegneri, il racconto dei piloti, le reazioni delle famiglie, tutto. Tutto tranne i dettagli obiettivamente più urgenti, l’effettiva entità dei danni provocati dal bombardamento, e di quanto sia stato spinto in là nel tempo il programma nucleare iraniano.

esplosioni vicino all impianto di arricchimento dell uranio a fordow iran

 

A Caine aveva passato la parola il ministro della Difesa Pete Hegseth che aveva aperto il briefing con un breve, aspro discorso tutto politico di elogi a Trump e di attacchi ai giornalisti. «Decimate, annientate, distrutte. Scegliete voi la parola per quello che abbiamo fatto alle capacità nucleari dell’Iran. Grazie a un’azione militare decisa, il presidente Trump ha creato le condizioni per porre fine alla guerra».

 

Hegseth poteva contare sull’assist del direttore della Central Intelligence Agency John Ratcliffe che aveva garantito che gli attacchi statunitensi in Iran avessero effettivamente causato gravi danni al programma nucleare di Teheran: «Nuove informazioni di intelligence basate su metodi “storicamente affidabili” hanno dimostrato che diversi impianti nucleari iraniani chiave sono stati distrutti e dovranno essere ricostruiti nel corso degli anni».

video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 6

 

E ieri alla radio francese Rafael Grossi, capo dell’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite, la Aiea: le centrifughe dell’impianto di arricchimento dell’uranio di Fordow, in Iran, «non sono più operative» dopo che gli Stati Uniti hanno attaccato l’impianto con bombe anti-bunker, ha dichiarato.

 

[…] sebbene sia difficile valutare i danni causati dagli attacchi utilizzando solo immagini satellitari, la potenza delle bombe sganciate su Fordow e le caratteristiche tecniche dell’impianto indicano che «sappiamo già che queste centrifughe non sono più operative», spiega ancora Grossi. Le centrifughe richiedono un grado di precisione talmente elevato che vibrazioni intense come quelle provocate dalle bombe GBU-57 non possono non averle messe fuori uso.

 

KHAMENEI ACCANTO AL RITRATTO DI KHOMEINI

[…] «“Non si è potuto evitare un danno fisico significativo — ha continuato il capo dell’Aiea —. Possiamo pertanto giungere a una conclusione tecnica abbastanza accurata: i danni sono stati enormi». Ritarderà «decenni», l’atomica iraniana? «Forse decenni, a seconda del tipo di attività o dell’obiettivo. È vero che con queste capacità ridotte sarà molto più difficile per l’Iran continuare allo stesso ritmo di prima». Ma sarebbe «troppo» affermare che il programma nucleare iraniano sia stato «spazzato via».

 

[…] Caine ha potuto prendere la parola, fornendo dettagli inediti nella sua lunga presentazione […] «Negli Stati Uniti — ha spiegato — esiste un’organizzazione chiamata Defense Threat Reduction Agency, Dtra, massima esperta mondiale di obiettivi sotterranei in profondità. Nel 2009, un agente è stato portato in un caveau in una località segreta e informato su qualcosa che stava accadendo in Iran.

LA FOLLA OSANNA KHAMENEI

 

Gli è stato assegnato il compito di studiare questa struttura, e presto è stato raggiunto da un altro membro del team. Per oltre 15 anni, questo agente e il suo compagno hanno vissuto e respirato questo singolo obiettivo, Fordow, un elemento cruciale del programma segreto iraniano di armi nucleari. Ne hanno studiato la geologia. Hanno visto gli iraniani scavare. Hanno scrutato la costruzione, le condizioni meteorologiche, i materiali di scarto, la geologia, i materiali da costruzione, la loro provenienza, il condotto di ventilazione, il condotto di scarico, gli impianti elettrici, i sistemi di controllo ambientale, ogni angolo, ogni cratere, ogni apparecchiatura che entrava e ogni apparecchiatura che usciva».

 

video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 14

[…] «[…] Non si costruisce un complesso di bunker sotterranei a più livelli con centrifughe e altre attrezzature in montagna per scopi pacifici. I membri del team non potevano dire nulla alle loro famiglie, per tutti questi anni. Sapevano che all’inizio non avevamo un’arma in grado di colpire e distruggere adeguatamente questo obiettivo. Così iniziarono un percorso di collaborazione con l’industria per sviluppare la GBU-57. Centinaia di test segreti con un unico scopo: distruggere questo obiettivo […]».

il discorso di ali khamenei dal bunker 2 video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 9video dell attacco americano al sito nucleare di fordow 13immagine satellitare del sito nucleare di fordow dopo l attacco usa foto satellitari del sito nucleare di fordow dopo l attacco usavideo dell attacco americano al sito nucleare di fordow 10

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...