centro commerciale maximo a roma

È UN FILM POLIZIESCO O ROMA SUD? - TRE RAPINATORI VENERDÌ SCORSO, NEL PARCHEGGIO DEL CENTRO COMMERCIALE MAXIMO, HANNO DERUBATO, RAPINATO DELL'AUTO E POI SEQUESTRATO PER UN’ORA DUE RAGAZZI DI 20 E 22 ANNI CHE ERANO RIMASTI SEDUTI SUI SEDILI POSTERIORI - IL GIORNO DOPO LA POLIZIA HA ARRESTATO GLI AGGRESSORI CON UN RAID TALMENTE CLAMOROSO CHE QUALCUNO HA POSTATO I VIDEO SUI SOCIAL PENSANDO SI TRATTASSE DI…

Marco De Risi e Alessia Marani per “Il Messaggero – Cronaca di Roma

 

polizia

Il video, in poche ore, ha fatto il giro del web e la scena, nella realtà, ha destato decisamente stupore. C'era chi era convinto di essersi trovato di fronte all'arresto del secolo, magari di un pericoloso latitante in cima alla lista dei maggiori ricercati in Italia.

 

Una decina le volanti, con l'ausilio dei motociclisti, che hanno bloccato la strada per fermare una banda di tre rapinatori che, il giorno prima, venerdì, avevano derubato, rapinato dell'auto e poi sequestrato due ragazzi di 20 e 22 anni che erano rimasti seduti sui sedili posteriori: il fattaccio era accaduto nel piazzale del parcheggio esterno del centro commerciale Maximo sulla Laurentina intorno all'una della notte.

 

centro commerciale maximo a roma

In tre avevano teso l'agguato a una comitiva di quattro ragazzi, coetanei, costringendoli, a mani nude, e sotto la minaccia di percosse, a prelevare 150 euro da un bancomat, per poi fuggire con la loro Renault Clio e due di loro.

 

Un sequestro-lampo finito decisamente lontano, in via Molfetta, al Quarticciolo. Per fortuna senza conseguenze fisiche per i due ragazzi. «Siamo rimasti in ostaggio per circa un'ora», hanno poi raccontato.

 

LA DIRETTA

Ebbene ieri la gang è stata arrestata al termine di un inseguimento da brivido sulle strade tra l'Appio e l'Appia Antica. Non erano latitanti super-ricercati ma di sicuro persone pericolose e spregiudicate, come hanno dimostrato nelle loro incursioni.

 

polizia 3

Sono stati raggiunti e fermati tra gli sguardi sbalorditi degli altri automobilisti, uno dei quali ha ripreso con il telefonino la scena in diretta postandola sui social: «Ragazzi, hanno fermato un latitante, proprio davanti a me... diecimila macchine della polizia - dice la voce concitata rendendo la telecronaca da via di Fioranello -

 

Hanno fermato uno, non potete capi' che sta a succede'.... la macchina nera stava davanti a me, la polizia gli ha tagliato la strada, quello è sceso lo hanno messo subito faccia a terra.. pistole puntate... Eccolo qua.. deve esse' uno importante, guarda che roba». Insomma, un film.

 

polizia 2

I FRAME

Ma come è arrivata la polizia dopo poche ore ai tre rapinatori, tutti ventenni residenti nella periferia Est della Capitale? Una volta raccolta la denuncia delle quattro vittime, tutte residenti al Laurentino, gli agenti del commissariato Esposizione hanno verificato che anche giovedì era stata messa a segno una simile rapina (senza sequestro) sempre al centro commerciale.

 

Hanno quindi confrontato le immagini rilevate in quel momento dalle telecamere di videosorveglianza, confrontandole con la sequenza del raid di venerdì notte.

 

IL RICONOSCIMENTO

polizia 1

Dalla comparazione sono emerse più nitide le fattezze del volto di uno dei tre sospettati. Il frame che inquadrava il suo volto è stato poi passato al sistema Sari di riconoscimento facciale automatico che ha individuato le generalità di un ventenne soggetto all'obbligo di firma presso una stazione dei carabinieri in zona Sud.

 

A quel punto agli investigatori non è rimasto altro che appostarsi ieri pomeriggio nei pressi della caserma e quando il ragazzo è andato a firmare ecco che è scattata la trappola. Fra l'altro ad accompagnarlo sull'auto rubata c'erano i due complici che hanno tentato la fuga.

 

Ne è nato un inseguimento partito da via Ardeatina: i tre sono stati raggiunti in via di Fioranello e sottoposti a fermo di polizia giudiziaria nell'immediato per rapina, resistenza e lesioni, al vaglio del pm il sequestro di persona.

Ultimi Dagoreport

osnato fazzolari savona banco bpm

FLASH! – NONOSTANTE SIA FINITO NEL MIRINO DI FAZZOLARI (TRAMITE IL BRACCIO ARMATO, MARCO OSNATO), IL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, NON È UN TIPINO FACILE DA “PIEGARE”, VISTA ANCHE LA SUA “SARDITUDINE”: SA CHE SE DOVESSE PARTIRE DA PALAZZO CHIGI L’ORDINE DI RASSEGNARE LE SUE DIMISSIONI, SI REGISTREREBBE UN PESANTISSIMO CONTRACCOLPO SULLA BORSA DI MILANO – COSE MAI VISTE NELLA GUERRA IN CORSO TRA LA FINANZA MILANESE E IL GOVERNO DI ROMA: IERI E' APPARSA UNA PAGINA DI PUBBLICITÀ SUL “GIORNALE” DI ANGELUCCI, CON CUI BANCO BPM, CARO ALLA LEGA DEL MINISTRO GIORGETTI, SPARA UN GIGANTESCO "NO" ALL’OPS DI UNICREDIT...

simone inzaghi arabia saudita massimiliano allegri antonio conte vincenzo italiano

DAGOREPORT - QUEL DEMONE DI SIMONE INZAGHI, ALLA VIGILIA DELLE DUE PARTITE PIÙ IMPORTANTI DELLA STAGIONE CON IL COMO IN CAMPIONATO E CON IL PSG IN CHAMPIONS, SAREBBE FORTEMENTE TENTATO DALL’OFFERTA DA 20 MILIONI DI PETRO-DOLLARI ANNUI DELL’AL HILAL - L'INTER, CON LA REGIA DI MAROTTA, STAREBBE GIÀ CERCANDO DI BLOCCARE IL CONTE MAX ALLEGRI, CHE AVREBBE RICEVUTO UN’OFFERTA DA 6 MILIONI DI EURO DAL NAPOLI DI AURELIONE DE LAURENTIIS CHE SI STA CAUTELANDO DAL PROBABILE ADDIO DI ANTONIO CONTE, CORTEGGIATO DALLA JUVENTUS – E IL MILAN, SFUMATO VINCENZO ITALIANO, CHE RESTA A BOLOGNA, STAREBBE VIRANDO SU…

rai giampaolo rossi giancarlo giorgetti silvia calandrelli antonio marano felice ventura

DAGOREPORT – COME MAI LA LEGA HA DATO L’OK A FELICE VENTURA, IN QUOTA FDI, E GIA' CAPO DEL PERSONALE RAI, AL DOPPIO INCARICO CON LA PRESIDENZA DI RAI PUBBLICITÀ? - DOPO LO SHAMPOO DI GIORGETTI ALL'AD ROSSI CHE VOLEVA LA DEM CALANDRELLI (IL MEF E' L'AZIONISTA AL 99,56% DELLA RAI), È ANDATA IN SCENA LA PIÙ CLASSICA DELLE SPARTIZIONI DI POTERE, SOTTO L'ABILE REGIA DI MARANO, PRESIDENTE PRO-TEMPORE DI VIALE MAZZINI, IN QUOTA LEGA: IL CARROCCIO, IN CAMBIO DELL’OK A VENTURA, OTTIENE DUE VICEDIREZIONI A RAISPORT (CON BULBARELLI E DE LUCA) - UN COLPO IMPORTANTE PER LA LEGA IN VISTA DELLE "SUE" OLIMPIADI INVERNALI MILANO-CORTINA (RAISPORT HA UNA SEDE A MILANO)...

il patriarca kirill con vladimir putin alla veglia pasquale

FLASH – QUANDO IL MINISTRO DEGLI ESTERI RUSSO, SERGEI LAVROV, CHIUDE LA PORTA ALNEGOZIATO IN VATICANO SOSTENENDO CHE NON SIA “ELEGANTE CHE PAESI ORTODOSSI (RUSSIA E UCRAINA) DISCUTANO IN UNA SEDE CATTOLICA” DELLA PACE, UTILIZZA UN ARGOMENTO PRETESTUOSO. INNANZITUTTO PERCHÉ L’UNITÀ ORTODOSSA SI È ROTTA CON L’INVASIONE DELL’UCRAINA DEL 2022 (LA CHIESA DI KIEV HA PRESO LE DISTANZE DA QUELLA DI MOSCA). E POI PERCHÉ RIVOLGERSI AL PAPA FAREBBE OMBRA AL PATRIARCA DI MOSCA, KIRILL, CHE HA BENEDETTO PUTIN E LA SUA “OPERAZIONE SPECIALE” PARLANDO DI “GUERRA SANTA…”