giornata africa peschiera del garda

“QUESTO È TERRITORIO NOSTRO, L’AFRICA DEVE VENIRE QUI” – I TRENTA SOSPETTATI PER LE MOLESTIE E LE AGGRESSIONI IN TRENO A DIECI RAGAZZE ERANO SULLE RIVE DEL LAGO DI GARDA PER LA “GIORNATA AFRICA”: UN RADUNO DI IMMIGRATI DI SECONDA GENERAZIONE CHE VOLEVANO “SPACCARE” TUTTO, AL GRIDO DI: “PESCHIERA È STATA CONQUISTATA DAGLI AFRICANI” – SI ERANO DATI APPUNTAMENTO SU TIKTOK, DOVE POI HANNO CONDIVISO VIDEO DI RISSE, BALLI, INSULTI ALLE DONNE BIANCHE - VIDEO

 

 

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/jpEaGu9QgvY" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

<iframe width="560" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/EQrhpXCq9N0" title="YouTube video player" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture" allowfullscreen></iframe>

 

1 - I FIGLI DEGLI IMMIGRATI SI RIBELLANO ALLO STATO

Da “Anteprima. La spremuta di giornali di Giorgio dell’Arti”

 

giornata africa a peschiera 2

Giovedì 2 giugno centinaia di ragazzi tra i 12 e i 20 anni, moltissimi nordafricani e immigrati di seconda generazione, provenienti dalle province di Brescia, Bergamo e Milano, dopo un passaparola su Tik Tok, si sono riversati sul lungolago del Garda, tra Peschiera e Castelnuovo. Tutto è iniziato in sordina. All'una c'erano circa 600 partecipanti, che scorrazzavano sul lungolago senza dare troppo fastidio. La situazione è andata fuori controllo all'arrivo del treno da Milano quando una marea umana di almeno 1.500 persone si è riversata sul Garda.

 

giornata africa a peschiera 1

È bastato il furto di una borsa perché scoppiasse la prima rissa a colpi di bastone e coltellate. Quindi la folla ha invaso le stradine del lungolago e la spiaggia. «Hanno distrutto ogni cosa — raccontano gli operatori commerciali hanno spaccato vetrine, preso d'assalto il trenino turistico e bloccato passanti a piedi o in motorino». Il tutto sotto effetto dell'alcol e del martellante sottofondo di musica trap alternata a motivi etnici. A quel punto è dovuta intervenire la polizia in assetto antisommossa. «Siamo venuti a riconquistare Peschiera. Questo è territorio nostro, l'Africa deve venire qui» hanno gridato i ragazzi, prima di scatenare una sassaiola contro i poliziotti [Giuzzi e Sciacca, CdS].

 

«Intorno alle 17 la marea umana si è riversata sui binari della stazione di Peschiera in contemporanea con il rientro delle comitive da Gardaland. Tra queste anche quella delle cinque ragazze che hanno denunciato le molestie. Anche a loro hanno gridato: "Su questo treno non salgono i bianchi". E in effetti  molti hanno preferito restare in stazione».

 

2 - ALLA “GIORNATA AFRICA” È GUERRA AGLI ITALIANI. TRENTA I SOSPETTATI E DIECI LE AGGREDITE

Serenella Bettin per “Libero quotidiano”

 

rave peschiera

La chiamano «Giornata Africa». E la Giornata Africa è quella per cui migliaia di ragazzotti di seconda generazione, come li chiamano adesso, si ritrovano in una qualche località d’Italia e decidono di «spaccare tutto» e «fare casino». Una sorta di raduno a cui non sono ammessi italiani. Non sono ammessi bianchi.

 

Un razzismo al contrario che i talebani del politicamente corretto faticano a riconoscere. L’appuntamento viene dato su TikTok, pericoloso quanto geniale, che sfugge a ogni controllo. E qui il ritrovo era per il 2 giugno scorso a Peschiera del Garda, splendida località balneare in provincia di Verona. Migliaia e migliaia di giovani, prevalentemente nordafricani, si sono ritrovati nella rinomata cittadini e hanno devastato tutto.

 

rave party peschiera

«Devasto», appare nelle scritte che accompagnano i video pubblicati nel social per eccellenza che nel 2021 ha registrato più utenti di Twitter e più visualizzazioni su YouTube negli Stati Uniti. «Spacchiamo tutto», si legge. «Se non sei a Peschiera del Garda giovedì 2 giugno ti perdi tutta l’Africa in un solo posto».

 

E di Africa ce n’era veramente tanta. «Quello che è successo oggi a Peschiera rimarrà nella storia», scrive qualche immigrato. E poi ancora: «Africa a Peschiera». «Oggi Peschiera è stata conquistata dagli africani». «Peschiera come l’Africa».

 

Ad accompagnare le scritte ci sono immagini eloquenti e imbarazzanti. Ragazzotti di colore che mostrano il sedere, ballano in spiaggia denigrando e prendendo in giro le donne bianche, saltano sopra i tettucci delle automobili, rovesciano tavolini, sputano per terra, e soprattutto se le danno di santa ragione.

rave peschiera

 

Tanto che mercoledì appunto, il giorno del ritrovo, qui è scoppiata una maxi rissa. A far scattare la scintilla un tentativo di furto. Un ragazzo avrebbe provato a rubare un portafoglio e in cambio avrebbe ricevuto una coltellata. Da qui sono partite le botte, le manate, le bottigliate in testa, e l’intervento degli uomini in divisa in tenuta antisommossa. Insomma il delirio.

 

«Erano tutti di seconda generazione», conferma a Libero una fonte investigativa, «si danno appuntamento su TikTok e organizzano queste Giornate Africa». Finora gli identificati, circa una trentina, sono tutti nordafricani che vivono in Italia, un branco pronto a tutto.

 

le ragazze molestate sul treno da gardaland

Una decina, invece, le ragazze molestate, comprese quelle assalite sul treno. Tra i capi d’imputazione ci sono lesioni personali, rissa aggravata, danneggiamento e furto. La questura di Verona ha parlato di «una rissa scoppiata tra alcune bande di giovani». E sempre le nostre fonti ci riferiscono che con tutta probabilità, i molestatori delle ragazzine minorenni, sul treno che da Peschiera del Garda va a Milano, appartengono alla medesima cerchia.

 

Le molestie sono avvenute lo stesso giorno del raduno a danno di sei amiche tra i 16 e i 17 anni che stavano rientrando a casa dopo una giornata passata a Gardaland. «Qui le donne bianche non salgono», si sono sentite dire. Una madre, sull’account Instagram di MilanoBellaDaDio, ha scritto: «Mia figlia di 16 anni oggi si è recata a Gardaland con le sue amiche e salite sul treno per il rientro verso Milano sono state accerchiate, palpeggiate e molestate da alcuni soggetti. Non riuscivano a scendere dal treno perché ammassati».

ressa di ragazzi sul treno per peschiera

 

E infatti hanno riferito le malcapitate: «Eravamo circondate, il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni è avvenuta l’aggressione». Anche qui ovviamente, a distanza di giorni ormai, nessun intervento da parte delle siore femministe che si erano stracciate le vesti per gli Alpini. Quelle di «Non una di meno», almeno fino a ieri, che tanto si erano impegnate ad attaccare le Penne nere, non hanno fatto una storia, un post, un qualcosa che gridi all’indignazione se in un paese popolato da famiglie ti ritrovi invaso da migliaia di nordafricani che vogliono spaccare tutto e fare casino e molestare le bianche.

 

giornata africa a peschiera

«Dove sono le femministe e la sinistra che attaccano gli Alpini?», scrive il deputato di Fratelli d’Italia, Ciro Maschio, «quanto accaduto ha caratteristiche simili ai fatti di Capodanno, animati da una subcultura aggressiva che ha ideologie abbastanza precise. Il modello Lamorgese è fallito. E in Italia è passato il messaggio che tanto si può fare ciò che si vuole». Il che è molto vero.

 

La maggior parte delle volte questi fatti, con tutto lo sforzo che fanno le forze dell’ordine, rimangono impuniti. «Auspico che si applichi anche qui la Legge Mancino», dice Maschio, «se c’è una normativa per razzismo, allora anche qui deve essere fatta valere. È un razzismo al contrario». Già. Noi lo diciamo da mo’, ma le anime belle non ci sentono.

Articoli correlati

A PESCHIERA DEL GARDA UN GRUPPO DI NORDAFRICANI PALPEGGIA E INSULTA SEI RAGAZZE ITALIANE, CHE...

Ultimi Dagoreport

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO