ilaria boemi

LA RAGAZZA DI 16 ANNI CHE ERA CON ILARIA BOEMI LA NOTTE DELLA SUA MORTE RACCONTA ALLA POLIZIA CHE È SUCCESSO: "ILARIA HA SCIOLTO I CRISTALLINI, HA BEVUTO, È CROLLATA” – NEI GUAI CI FINISCE GIADA, 18 ANNI CHE AVREBBE PASSATO LA DROGA A ILARIA...

Felice Cavalaro per "Corriere della Sera"

 

È alta, bionda e bella la ragazza che ha passato i «cristallini» a Ilaria, la vittima di questa «droga cattiva», pronta domenica notte a scioglierli nell' alcol senza sapere di uccidersi a 17 anni, in riva al mare di Messina.

ILARIA SEDICENNE MORTA IN SPIAGGIAILARIA SEDICENNE MORTA IN SPIAGGIA

 

E rischia grosso Giada, 18 anni appena compiuti, il padre nel corridoio della Mobile dove la interrogano, anche se si difende dicendo di avere fatto «solo un favore», di avere ricevuto «quei cosi, quei "cristallini"», le loro pasticche, una sorta di ecstasy, la porcheria ingurgitata da Ilaria, da un' altra giovane dark indicata come la spacciatrice, ancora senza nome.

 

Conferma che, anche fuori dalle discoteche, lo strazio di Messina s' è consumato fra le pieghe di una movida degli eccessi segnata dal dilagare di alcol e droghe forse malamente tagliate, appunto «cattive».

 

ilaria boemiilaria boemi

Una buona ragione perché, in attesa dei risultati dell' autopsia eseguita ieri, il procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita pensi già all' ipotesi di accertamenti estesi ad altre regioni. Sfilano in questura e parlano, parlano e accusano, i ragazzi del cerchio disastrato all' interno del quale si muoveva Ilaria.

 

Ma per arrivare a questa prima svolta sono dovuti ricomparire sulla scena i due ragazzi eclissatisi per due giorni, un maggiorenne e una sedicenne che ha subito vuotato il sacco, portata in questura, mano nella mano, dalla madre e da un avvocato.

 

Per due giorni erano rimasti entrambi a casa celando la verità ai genitori, ma quando la polizia li ha individuati sono corsi alla Squadra mobile per raccontare l' ultima passeggiata dai ritrovi del Duomo dove avevano preso la «roba» alla spiaggia del Ringo, sosta finale.

 

ilaria boemi 5ilaria boemi 5

È la sedicenne a confessare tutto davanti al capo della Mobile Giuseppe Anzalone, agli altri funzionari, al sostituto procuratore della Repubblica Stefania La Rosa e al procuratore dei minorenni Andrea Pagano: «Ilaria ha sciolto i cristallini, ha bevuto, è crollata...

 

» Tutti impegnati a convocare a ruota due, quattro, dieci ragazzi, quasi tutti invitati con cortesi chiamate al telefono. Non per Giada che alle cinque della sera si ritrova quattro agenti sotto casa, la madre terrorizzata, il padre avvertito mentre nei panni di muratore passava il ducotone a casa del nonno, anche lui per ore e ore nel cortile della questura.

 

E il cortile si trasforma in un luogo attraversato da ragazzine insaccate in tute nere strette da cinte borchiate, pelle bianchissima da stagione invernale, capelli arrotolati o rasati, unghie scure come il trucco pesante.

 

ilaria boemi 4ilaria boemi 4

Si incrociano e si sfiorano genitori trafelati, spaventati. Come lo stesso papà di Giada, infuriato: «Ecco l' effetto degli amici sbagliati. Mia figlia? Generosa, a modo suo. Dice di avere fatto un piacere, passando qualche cosaccia da una all' altra. E questo può essere accaduto. Ma in questo caso lei sa chi le ha dato 'sta roba. Ed è chiaro che la polizia glielo chieda. Ma se così è, deve dirlo chi gliel' ha data».

 

E viene fuori l' identikit della presunta spacciatrice, «capelli a ricci viola, denunciata in passato dai suoi stessi genitori per uso di droghe, buttata fuori casa...».

 

Arriva una madre con il compagno e prova a chiamare il marito per avvertire che la figlia è nei guai. Non si sentono da tempo. Un ispettore di polizia compone il numero: «Buonasera, la sua ex moglie la cerca perché vostra figlia ha bisogno di un avvocato».

ilaria boemi ilaria boemi

 

Genitori in apprensione da una parte e genitori in lacrime all' obitorio dove per il funerale di stamane papà e mamma si riprendono il corpo senza vita di Ilaria, negando incomprensioni o incomunicabilità familiari.

 

Come s' affretta a fare uno dei tre fratelli nati da precedenti convivenze del padre mostrando il motorino appena regalato alla ragazza. E lo scooter viene indicato come «prova» del clima disteso nella casa di Catarrati, il quartiere in cima a una delle fenditure aride che in inverno diventano fiumi in piena. Uno degli inferni di Messina da dove Ilaria voleva fuggire. Scegliendo la via peggiore.

 

ilaria boemi  ilaria boemi

Non c' entra invece la droga nella morte di uno studente universitario di 27 anni nella discoteca «Il Ciclope» di Marina di Camerota: lunedì notte Crescenzo Della Ragione è stato colpito alla testa da un masso, caduto durante un nubifragio da una parete di roccia a strapiombo sulla pista. Il locale ora è sotto sequestro.

 

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…