emanuela orlandi vatican girl

“EMANUELA ORLANDI RICEVETTE ATTENZIONI SESSUALI DA UN ALTISSIMO PRELATO” – LA RIVELAZIONE DI UN'AMICA DELLA RAGAZZA, SPARITA NEL NULLA NEL 1983, IN UNA DOCU-SERIE SU NETFLIX: "ERA SCONVOLTA ALLA VIGILIA DELLA SCOMPARSA". È QUESTA LA SPIEGAZIONE DEL MISTERO? UNA SPORCA STORIA DI PEDOFILIA? E COME MAI NON HA DETTO NIENTE IN 39 ANNI? - LA SPARIZIONE DELLA ORLANDI FU USATA COME STRUMENTO DI RICATTO DA CHI (UN'ORGANIZZAZIONE MAFIOSA?) PRETENDEVA DALLO IOR LA RESTITUZIONE DI UNA... - VIDEO

Andrea Purgatori per il “Corriere della Sera”

 

 

Trentanove anni dopo, il mistero che avvolge la fine di Emanuela Orlandi inquieta e stordisce come fosse trascorso un giorno.

emanuela orlandi vatican girl

Stordisce una famiglia e inquieta per i possibili risvolti finanziari, criminali, sessuali che la attraversano. Perché questa non è solo la storia drammatica della scomparsa di una ragazza di quindici anni, ma molto di più. E per come si cerchi di scomporlo e ricostruirlo, il mistero che la contiene conduce sempre nello stesso luogo, impenetrabile. Il Vaticano.

 

Con una costante, che da qualsiasi punto di vista la si voglia affrontare e raccontare è ormai evidente che per arrivare in fondo (possibilmente a ritrovarla, viva o morta come dice con ostinazione e amore suo fratello Pietro Orlandi), è necessario mettere nel conto che questo tempo trascorso nasconde una doppia verità. La prima riguarda il suo destino. La seconda il ricatto imbastito su di lei, viva o morta appunto, per estorcere al Vaticano del denaro. Una montagna di denaro.

 

emanuela orlandi vatican girl

Trovare il filo che congiunge queste due verità sta diventando sempre più difficile. Dal pomeriggio del 22 giugno 1983, quando Emanuela uscì dalla scuola di musica dietro Piazza Navona e svanì nel nulla, gran parte delle persone direttamente o indirettamente coinvolte in questa storia sono morte: preti, monsignori, cardinali, criminali, finanzieri.

Anche un Papa: Giovanni Paolo II, poi diventato santo. Ma il tempo in qualche caso aiuta.

 

Perché un'amica di Emanuela ha deciso per la prima volta di rivelare un segreto di cui lei la mise al corrente e lo ha fatto in Vatican girl, minuziosa docuserie scritta e diretta da Mark Lewis (prodotta da Chiara Messineo con Tom Barry e Dimitri Doganis per Raw) in esclusiva su Netflix dal 20 ottobre. Ebbene, quel segreto ruota intorno all'interesse sessuale di un altissimo prelato, che si manifestò con un approccio all'interno delle Mura vaticane e turbò moltissimo Emanuela proprio alla vigilia della sua scomparsa. È davvero questa la spiegazione del mistero? Una sporca storia di pedofilia?

emanuela orlandi

 

La docuserie racconta i due tempi in questo giallo. Il primo, che ha a che fare con ciò che accadde il giorno in cui Emanuela non rientrò a casa.

 

Si fece convincere a salire in macchina da qualcuno che le aveva promesso un lavoro, come sostengono alcuni testimoni? E il secondo tempo. Che coinvolge il Vaticano, il Papa che si appellò dalla finestra del suo appartamento a «coloro i quali» erano responsabili della sua scomparsa (cosa sapeva, cosa gli avevano detto?) e la Terra Sommersa.

 

la famiglia orlandi con papa wojtyla

Non quella di mezzo di mafia Capitale ma molto più profonda e violenta, in cui la legge era dettata dalla criminalità organizzata, da quella Banda della Magliana che Enrico «Renatino» De Pedis aveva in parte trasformato in una sorta di service a disposizione dei poteri occulti, in grado di ricattare, uccidere e sequestrare. Ed è certamente questa - il legame tra la Terra Sommersa e i traffici dello Ior, la banca del Vaticano allora guidata dallo spregiudicato monsignor Paul Marcinkus - una delle piste principali che si intrecciano con questa storia senza fine.

 

MARCINKUS

Perché se quello di Emanuela non fu un rapimento su commissione di un potente pedofilo annidato all'interno del Vaticano, di sicuro la sua scomparsa fu usata come strumento di ricatto da chi (un'organizzazione mafiosa?) pretendeva dallo Ior la restituzione di una montagna di denaro che invece di essere riciclato era sparito nel crac da 1.200 miliardi di lire del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi (poi «suicidato» a Londra sotto il Ponte dei Frati Neri), di cui monsignor Marcinkus era corresponsabile. Un ricatto senza mai fornire la prova in vita di Emanuela, ma talmente inconfessabile da costringere il Vaticano a trattare. E così fu.

 

renatino de pedis orlandi

Con una coda di altri ricatti incrociati, documenti falsificati, intrecci internazionali (il killer mancato del papa Ali Agca, la Polonia di Solidarnosc cara a Giovanni Paolo II), e un silenzio lungo quasi quarant' anni e tre pontificati che ha devastato una famiglia che da lì dove tutto è cominciato attende ancora risposte.

pietro orlandi IL DOSSIER DEL VATICANO SU EMANUELA ORLANDIVATICAN GIRLVATICAN GIRL 2PAUL MARCINKUSEMANUELA ORLANDI

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