I MAL-DESTRI FRANCESI HANNO LA CODA DI PAGLIA – MACRON LANCIA LA PROPOSTA DI UN “BOLLINO DI QUALITÀ” PER I MEDIA PIÙ AFFIDABILI, IN MODO DA DISTINGUERLI DA SITI E INFLUENCER VARI CHE DIFFONDONO FAKE NEWS – IL PRESIDENTE FRANCESE HA CHIARITO CHE IL “BOLLINO” NON SARÀ CONCESSO DALLO STATO (“ALTRIMENTI CI TROVEREMMO IN UNA DITTATURA”) MA DAI GIORNALISTI, MA I POLITICI E I QUOTIDIANI DI DESTRA DENUNCIANO LA “DERIVA PREOCCUPANTE” DEL GOVERNO ED EVOCANO LA “PRAVDA” E IL “MINISTRO DELLA VERITÀ” DEL ROMANZO “1984” DI ORWELL – LA RISPOSTA DELL’ELISEO: “QUANDO PARLARE DI LOTTA ALLA DISINFORMAZIONE PROVOCA DISINFORMAZIONE…” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
Scontro aperto tra l’Eliseo e i media del gruppo Bolloré. Una settimana fa il presidente Emmanuel Macron ha lanciato la proposta di un bollino di qualità da attribuire ai media più affidabili, in modo da poterli distinguere da siti e influencer vari che indulgono nelle fake news. Ma chi dovrebbe essere chiamato ad attribuire questo bollino?
[…] «Di sicuro non lo Stato o il potere politico — aveva subito chiarito lo stesso Macron —, altrimenti ci troveremmo in una dittatura». Nella visione del presidente francese, il «bollino di qualità» dovrebbe essere concesso dagli stessi giornalisti, in modo da «incitare i giovani a rivolgersi a media composti da professionisti». […]
La proposta di Macron si prestava certo a osservazioni e critiche, ma le enormi proteste che sono seguite si sono concentrate in particolare proprio su quello che Macron aveva esplicitamente escluso, e cioè che fosse il governo a mettere sotto controllo l’informazione.
Il leader dei Repubblicani ed ex ministro dell’Interno Bruno Retailleau ha denunciato «una deriva preoccupante»: «Nessun governo ha il diritto di selezionare i media né di dettare la verità». Il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, ha evocato il ministero della Verità del romanzo 1984 di George Orwell, e sono state molto dure in particolare le reazioni dei media del gruppo Bolloré, sempre più schierato a favore dell’estrema destra.
L’animatore Pascal Praud è diventato negli ultimi mesi la star della televisione francese grazie alle sue prese di posizione conservatrici sulla rete CNews , e ai continui inviti agli esponenti e agli opinionisti dell’estrema destra. Praud ha denunciato una nostalgia governativa verso un modello Pravda , in riferimento al giornale ufficiale del Partito comunista nell’Unione Sovietica.
«Pravda? Ministero della verità? Quando parlare di lotta alla disinformazione provoca disinformazione», ha contro-risposto l’Eliseo in un nuovo video, nel quale un collage delle dichiarazioni scandalizzate su CNews porta in sovraimpressione la scritta «Attenzione fake news».
Ma ormai la valanga è inarrestabile, Marine Le Pen denuncia ancora la volontà di «dominare l’informazione» e il presidente dei sindaci di Francia, il gollista emergente David Lisnard, parla di «una deriva liberticida». […]


