
UN GIALLO A REGOLA D’ARTE IN CASA AGNELLI – LA PROCURA DI ROMA INDAGA PER ESPORTAZIONE ILLECITA DI OPERE D’ARTE E RICETTAZIONE DOPO LA SPARIZIONE DI TREDICI QUADRI DELL’EREDITÀ DI GIANNI AGNELLI. SI TRATTA DI OPERE DI DE CHIRICO, MONET, PICASSO, BALLA, BACON – INTERROGATI I DIPENDENTI DELLA FAMIGLIA CHE HANNO FREQUENTATO LE VILLE E L’ABITAZIONE ROMANA DELL’AVVOCATO – DI TRE DIPINTI SONO STATE TROVATE SOLO DELLE COPIE, CUSTODITE IN UN CAVEAU AL LINGOTTO DI TORINO – L’INDAGINE FA PARTE DELLA GUERRA LEGALE DI MARGHERITA AGNELLI CONTRO I TRE FIGLI JOHN, LAPO E GINEVRA ELKANN. MARGHERITA HA DENUNCIATO “AMMANCHI DI BENI DI INGENTISSIMO VALORE DI PROPRIETÀ DEL PADRE”. PER I FIGLI I QUADRI SONO STATI DONATI A LORO DALLA NONNA E NON RIENTRAVANO NELL’ASSE EREDITARIO…
Estratto dell’articolo di Alessandro D’Amato e Alba Romano per www.open.online
john elkann margherita agnelli
Tredici quadri in tutto. Opere di De Chirico, Monet, Picasso, Balla, Bacon e molti altri. Sono spariti dalla collezione di Gianni Agnelli. E ora la procura di Roma indaga per esportazione illecita di opere d’arte e ricettazione. L’aggiunto Giovanni Conzo e il pm Stefano Opilio suppongono che gli originali siano stati spostati.
E hanno sentito i dipendenti della famiglia che hanno frequentato le ville e l’abitazione romana dell’Avvocato. Alcuni avrebbero detto che i quadri erano originali e sarebbero stati spostati nel 2018. Ma qui c’è un problema.
mistery and melancholy of a street giorgio de chirico
Di tre quadri, spiega oggi il Messaggero, nella disponibilità degli eredi sono state trovate solo delle copie. Che erano custodite in un caveau al Lingotto di Torino. Si tratta di “La scala degli addii” di Giacomo Balla, “Mistero e melanconia di una strada” di Giorgio De Chirico e “Glacons, effet blanc” di Claude Monet. Nel documento di suddivisione del patrimonio si dice che il quadro di Balla vale 2 milioni, quello di Monet 4 e quello di De Chirico 7. E le opere sarebbero collocate in Italia.
Per questo la procura indaga su un trasferimento all’estero non autorizzato. Poi ci sono le altre opere. Sono “Nudo di profilo” di Balthus, “Study for a Pope III” e “Study for a Pope IV” di Francis Bacon, “The Cardinal Numbers” di Robert Indiana, “A composition on paper” di Georges Mathieu, due opere di Pablo Picasso – “Series of Minitaur 4 engravings signed” e “Torse de femme” – e “A street in Algeris” di John Singer Sargent.
the stairway of farewells giacomo balla
Queste opere sono sparite da Villa Perosa e Villa Frescot a Torino e da Roma. Dopo la morte di Gianni Agnelli le proprietà sono andate alla moglie Marella Caracciolo di Castagneto, madre di Margherita Agnelli. Dopo la morte di Caracciolo Margherita è entrata in possesso dei tre immobili. Che erano in comodato d’uso al figlio John Elkann.
Dopo un’ispezione Margherita ha denunciato che «risultavano ammanchi di beni di ingentissimo valore di proprietà del padre», tra cui le opere d’arte. Secondo i figli invece i quadri sono stati donati a loro dalla nonna e non rientravano nell’asse ereditario.
L’indagine fa parte della guerra di Margherita Agnelli contro i tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann. L’esportazione sarebbe stata effettuata senza l’autorizzazione del ministero. I magistrati stanno cercando di ricostruire il loro percorso. [...]
lapo ginevra e john elkann
study for a pope iii e iv francis bacon
gianni agnelli al matrimoni della figlia margherita con alain elkann
GIANNI AGNELLI
john elkann margherita agnelli
margherita agnelli 100 minuti la7
nudo di profilo balthus
glacons, effet blanc claude monet
MARGHERITA AGNELLI IN TRIBUNALE A GINEVRA
pho xai jean leon gerome