UN ALTRO FLOP PER LA “CAMPAGNA ALBANIA” DELLA MELONI – UNO DEGLI OTTO MIGRANTI CHE VIAGGIAVA SULLA NAVE “LIBRA” DIRETTA AL CPR DI GJADER TORNERÀ IN ITALIA PERCHÉ È STATO DICHIARATO “VULNERABILE” PER IMPORTANTI PROBLEMI DI SALUTE: SARÀ TRASFERITO AL “CARA” DI BRINDISI – AVS: “PER COSÌ POCHE PERSONE LO STATO ITALIANO HA DOVUTO MOBILITARE UN CENTINAIO DI LAVORATORI. È TUTTO COSÌ COSTOSO E PIENO DI INCOGNITE. E BASTA CHE CI SIA UN PROBLEMA PER UNO PERCHÉ SI INCEPPI TUTTO IL MECCANISMO. COSA SUCCEDEREBBE SE FOSSERO TRENTA?”
https://www.repubblica.it/italia/2024/11/09/news/albania_migranti_centri_sentenza-423606821/
Estratto dell’articolo di Davide Carlucci per “la Repubblica”
centro migranti DI GJADER IN ALBANIA
L’ultima disfatta del “modello Albania” è una motovedetta della Guardia di finanza che si allontana alla sera nel buio del mare Adriatico. Va a raggiungere la nave Libra, che aspetta al largo, per riportare in Italia un cittadino egiziano dichiarato “vulnerabile” per importanti problemi di salute.
Sarà trasferito al Cara di Brindisi. Si riduce così a sette il numero dei migranti che in serata raggiungono il centro di trattenimento per richiedenti asilo sulla collina di Gjader.
Rispetto ai già esigui numeri (sedici migranti, poi ridotti a dodici) con cui è partita a ottobre l’operazione è un calo continuo. Tale da far trasecolare Franco Mari, il deputato di Alleanza Verdi Sinistra che ha visitato l’hotspot insieme alla collega del Pd Rachele Scarpa: «Per così poche persone lo Stato italiano ha dovuto mobilitare un centinaio di lavoratori. È tutto così costoso e pieno di incognite. E basta che ci sia un problema per uno perché si inceppi tutto il meccanismo. Cosa succederebbe se fossero trenta?».
migranti in albania - vignetta by vukic
[…] Donatella Tanzariello, avvocata del Consiglio italiano dei rifugiati, ha visitato il centro e sottolinea un dato paradossale: «Come è prassi da un anno, ai nuovi arrivati è stato chiesto anche se volessero pagare la cauzione per evitare di aspettare in stato di detenzione l’esame della domanda di asilo. È pazzesco, dopo i soldi già dati ai loro aguzzini e considerato che in quel caso l’Italia dovrebbe organizzare un altro costoso viaggio di rientro».
Scarpa non teme di usare la parola “deportazione”: «Ci hanno spiegato che i migranti hanno appreso solo in nave di essere diretti in Albania e non in Italia. Avranno almeno diritto alla consapevolezza del loro destino? ». Da ieri è partita la staffetta dell’opposizione, sostenuta dal “Tavolo asilo e immigrazione”: a dare il cambio arriveranno, nei prossimi giorni, Alfonso Colucci, del M5S e l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, del Pd. Denunciano tutti gli aspetti oscuri del nuovo sistema di delocalizzazione dei flussi inventato dall’Italia. […]
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