migranti sicilia

IL G7 E’ FINITO? E RICOMINCIANO GLI SBARCHI! - DUEMILA MIGRANTI ARRIVANO IN SICILIA IN POCHE ORE - UN GRUPPO DI 26 UOMINI, 9 DONNE E 10 MINORENNI, TUTTI IRACHENI E IRANIANI DI ETNIA TURCA, HANNO VIAGGIATO SU UNA BARCA A VELA PER SEI GIORNI GUIDATA DA TRE UCRAINI 

Valentina Raffa per “il Giornale”

 

migranti canale di siciliamigranti canale di sicilia

Dai sette grandi ai 2mila immigrati in poche ore. Il G7 è appena finito ed ecco riprendere a staffetta gli sbarchi negli scali siciliani che per sette giorni sono stati off limits agli approdi proprio per consentire un vertice sereno. Già domenica, mentre si registrava il maxi sbarco di 1499 immigrati al molo Carmine del porto di Napoli a bordo della Vos Prudence di Medici senza frontiere, che seguiva di soli due giorni lo sbarco di 1004 persone a Salerno a bordo della motonave Aquarius di Sos Mediterranée in partnership con Medici senza frontiere, 1042 immigrati sono arrivati nel porto di Palermo.

 

Hanno viaggiato sul rimorchiatore Vos Thalassa che ha preso a bordo anche sette salme (cinque donne e due giovani). Gli immigrati provengono prevalentemente dall' area subsahariana e dal Maghreb.

migranti canale di sicilia 4migranti canale di sicilia 4

 

Ieri arrivi anche al porto di Catania. Qui è approdata la nave San Giusto della Marina militare italiana con 929 immigrati raccolti in mare in diverse operazioni. A bordo anche 10 cadaveri. Nel Siracusano, invece, si registrano due sbarchi vecchia maniera. Due imbarcazioni sono riuscite, infatti, a superare i controlli e hanno lasciato i migranti su due spiagge. Si tratta di imbarcazioni non fatiscenti come quelle che partono dalle coste libiche e dove vengono stipati gli immigrati di gran lunga superando la capienza massima dei natanti.

 

migranti canale di sicilia 5migranti canale di sicilia 5

Sono, invece, barche più sicure, con pochi passeggeri a bordo a cui viene richiesto un ticket ingente. E la partenza avviene dalla Turchia, seguendo una rotta diversa da quelle battute generalmente dagli scafisti assoldati dalle organizzazioni libiche. Gli 86 immigrati hanno sborsato circa 6mila euro a testa.

 

In 41 sono stati lasciati sull' isolotto di Capo Passero, altri 45 ad Avola. I primi, 19 uomini, 15 donne e 7 minori, sono siriani, afghani e iracheni. Secondo quanto ricostruito dal Gruppo interforze di contrasto all' immigrazione clandestina della procura di Siracusa sarebbero stati lasciati alle 22,30 della sera prima da una barca a motore di circa 10 metri partita dal porto turco di Izmir.

migranti canale di sicilia 2migranti canale di sicilia 2

 

I migranti sono stati recuperati da una motovedetta della Guardia costiera che li ha trasferiti nella tendopoli del porto commerciale di Augusta. Il secondo sbarco è avvenuto alcune ore più tardi su una spiaggia vicino Avola. Gli stranieri, 26 uomini, 9 donne e 10 minorenni, tutti iracheni e iraniani di etnia turca, hanno viaggiato su una barca a vela guidata da tre ucraini. Il viaggio è durato sei giorni.

 

Gli sbarchi continuano anche nelle altre regioni. Domenica una nave mercantile battente bandiera turca, la Kaptan Hilmi III, con a bordo 256 migranti, è approdata nel porto di Corigliano Calabro. Gli stranieri saranno trasferiti nei diversi centri di accoglienza sparsi per l'Italia nelle varie regioni, secondo il piano di riparto predisposto dal ministero dell' Interno.

migranti nel canale di sicilia  5migranti nel canale di sicilia 5

E si registra la prima volta di Olbia all' accoglienza di richiedenti asilo. La città ospita una quarantina di migranti, quasi tutti provenienti dall' Eritrea. Il gruppo, che è arrivato in città sabato sera da Cagliari, è stato sistemato nei locali dell' ex Hotel Savoia, alle spalle dell' aeroporto Costa Smeralda. È stata la prefettura di Sassari a disporre, attraverso il commissariato di Olbia, la sistemazione dei 40 immigrati nell' ex hotel, una struttura oggetto di una procedura fallimentare che ormai viene utilizzata per scopi di utilità sociale.

 

 

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?