
“ISRAELE PRENDE TEMPO, QUESTE STRAGI NON FARANNO ARRENDERE HAMAS” - GERSHON BASKIN, IL NEGOZIATORE ISRAELIANO CHE RIPORTÒ A CASA IL SOLDATO SHALIT, SPIEGA LA SUPERCAZZOLA DI NETANYAHU PER CONTINUARE LA GUERRA: “HA FATTO IN MODO CHE I COLLOQUI DERAGLIASSERO. HAMAS NON VUOLE NEMMENO ENTRARE NEL PROSSIMO GOVERNO DI GAZA, MA NETANYAHU STA PRENDENDO TEMPO FINO AL 28 LUGLIO, QUANDO IL PARLAMENTO ANDRÀ IN PAUSA PER TRE MESI. A QUEL PUNTO IL GOVERNO NON POTRÀ PIÙ CADERE, E ALLORA FIRMERANNO UN CESSATE IL FUOCO DI 60 GIORNI. TRUMP? NETANYAHU LO HA PERSUASO CHE L'ACCORDO COMPLETO È IMPOSSIBILE, È CADUTO NELLA SUA TRAPPOLA…”
Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”
Un'altra strage di bambini, di affamati e assetati, uccisi dalle forze armate israeliane mentre la loro delegazione tratta il cessate il fuoco a Doha. «Israele prende solo tempo», dice Gershon Baskin, il negoziatore israeliano che riportò a casa il soldato Shalit e che è in contatto con il capo delegazione di Hamas. Per ora la carneficina continuerà, dice, ma il cessate il fuoco arriverà «entro la fine del mese».
L'Idf definisce la strage "errore tecnico". È così, o è strategia?
«Gli israeliani dicono che la strategia e gli ordini non sono di uccidere intenzionalmente i civili, ma ucciderli è esattamente quello che stanno facendo. E quello che stanno cercando di fare è impossibile: cercano di far arrendere Hamas, ma Hamas non si arrenderà.
Questa strategia significa solo che altre persone verranno uccise. Hanno preso la decisione di svuotare il nord di Gaza: Khan Yunis e Beit Lahia. Non vogliono che ci siano palestinesi, lì. E stanno distruggendo tutto, stanno radendo tutto al suolo.
Stanno spianando con i bulldozer, stanno bombardando per far spostare tutti dal nord di Gaza verso sud».
A Doha è più vicina la firma o la rottura?
«Intorno a fine mese credo verrà firmato l'accordo per un cessate il fuoco di 60 giorni, anche se è un cattivo accordo. La maggior parte degli israeliani vuole un accordo completo per porre fine alla guerra e riportare tutti a casa, ma non è ciò che vuole il premier Benjamin Netanyahu».
C'è una strage quotidiana, perché aspettare fine mese?
«Israele ha fatto in modo che i colloqui deragliassero presentando mappe di ridispiegamento dell'Idf che Hamas avrebbe sicuramente rifiutato. Netanyahu sta prendendo tempo fino al 28 luglio, quando la Knesset (il parlamento, ndr) andrà in pausa per tre mesi. A quel punto il governo non potrà più cadere, e allora firmeranno».
donald trump benjamin netanyahu
Uno dei nodi è il controllo del Corridoio Morag: non è decisivo?
«Dire che Hamas non verrà sconfitta se non ne mantengono il controllo è una bugia, la stessa che Netanyahu ha detto sul Filadelfia, Rafah o Khan Yunis […]
Hamas è pronta per un accordo completo sul rilascio di tutti gli ostaggi, e per porre fine alla guerra; e che è pronta per un governo a Gaza che non li includa».
Cosa le ha scritto esattamente?
STRAGE A UN INTERNET CAFFE NELLA STRISCIA DI GAZA
«Che "Israele ha ripetutamente respinto la nostra proposta di rilasciare tutti gli ostaggi israeliani in una sola volta in cambio della fine della guerra. Hanno preferito una soluzione parziale, e ciò indica chiaramente la loro intenzione di continuare la guerra, e che non considerano gli ostaggi la questione principale"».
Davvero sono disposti a restare fuori dal futuro governo di Gaza?
«Il capo delegazione dice che per loro "la questione è totalmente risolta, e abbiamo chiarito la nostra posizione: vogliamo un comitato indipendente e professionale per governare Gaza con piena autorità, e Hamas non ne farà parte"».
Se fosse ancora il capo negoziatore israeliano, lei con queste premesse firmerebbe?
«Spingerei per un accordo completo, per porre fine alla guerra e riportare a casa tutti gli ostaggi. E lo avrei fatto già da più di un anno».
Non pensa che Hamas stia bluffando?
«Hamas firmerebbe. Ma un grande problema è anche Abu Mazen, il presidente palestinese, che nel frattempo non ha creato un governo per Gaza. Se Hamas è pronto a farsi da parte e i palestinesi vogliono che la guerra finisca, devono rispondere alla domanda: chi governerà?».
[…]
Ma Trump vuole che si firmi?
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«Netanyahu lo ha persuaso che l'accordo completo è impossibile, perché se l'Idf si ritira da Gaza Hamas ruberà gli aiuti umanitari e si ricostruirà. […] Trump è caduto nella trappola narrativa di Netanyahu […] ».
La distribuzione degli aiuti è una trappola mortale?
«Gli israeliani hanno detto agli americani che la "Fondazione Umanitaria di Gaza" che li distribuisce funziona con efficienza […] Ma è una bugia. Stanno cercando di convincerli della fattibilità del campo umanitario, che in realtà è un campo di concentramento, sulle rovine di Khan Yunis. […] ».
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Gershon Baskin