anzio

GETTATE IN MARE GUIDE STELLATE E INFORCHETTATE, L’ORGASMO PER IL PALATO  SI CHIAMA “ROMOLO AL PORTO” DOVE SI ATTAVAGLIANO GENTILONI, VESPA, VENDITTI, ETC.  - IL CUOCO-SOMMELIER-PROPRIETARIO, WALTER REGOLANTI, È RIMASTO ATTACCATO AL SUO PORTO DI ANZIO E ALLA SUA TRADIZIONE, BEN CONIUGANDO LOCALISMO E RAFFINATEZZE D’ALTA CUCINA - VIDEO

 

ANZIO, ROMOLO AL PORTO. RISTORANTE DI DESTRA.

Giacomo A. Dente per Il Messaggero

 

ROMOLO AL PORTO ricciola-mela-pistacchioROMOLO AL PORTO ricciola-mela-pistacchio

Scendendo a sud di Roma la cucina beneficia di importanti mercati del pesce, come Anzio, Terracina, Formia che, con la loro materia prima, fanno davvero la differenza. Non è un caso se Anzio funga un poco da Capitale ittica con una serie di ristoranti di altissimo livello, come Romolo al Porto, del vulcanico Walter Regolanti, o Alceste al Buon Gusto, con le sue gioiose ricette vista a mare, senza dimenticare che in città merita una sosta l’Enoteca del Gatto, sfiziosissima anche come Wine bar).

 

Se Anzio si inorgoglisce, non è da meno la “rivale” Nettuno, dove sotto la storica insegna dei Cacciatori, i fratelli Faraone propongono una cucina di scoppiettante divertimento. Davvero, spigolando, non c’è che l’imbarazzo della scelta, dalla pizza e i crudi di Chinappi a Formia al fish bar di Claudio Petrolo a Gaeta, dalla romantica terrazza del Vistamare a Latina alle raffinate elaborazioni di materia prima del territorio del Granchio di Terracina.

 

Venditti attavagliato da Romolo al PortoVenditti attavagliato da Romolo al Porto

Senza contare che, anche spingendosi verso nord, non manca gioia, che si tratti dei piatti della Bomboniera di Civitavecchia, che anticipano i traghetti nel far respirare profumi di Sardegna, o della bellissima spiaggia vista Castello dell’Isola del Pescatore a Santa Severa.

 

 

L’ORGASMO PER IL PALATO  SI CHIAMA  “ROMOLO AL PORTO"”

Camilla Baresani per Il Sole 24 Ore - aprile 2007

 

 “I romantici non mangiano, i realisti mangiano e descrivono con misura e parsimonia, i veristi mangiano cibo rustico e regionale, e soffrono nel procurarlo, nel pagarlo, nel consumarlo, i decadenti mangiano poco e molto raffinato, tè, champagne, ostriche, dolcetti”.

Anzio -640x428Anzio -640x428

 

Lo scrive Maria Grazia Accorsi in Personaggi letterari a tavola e in cucina (Sellerio). Quando qualche storico della letteratura si occuperà della nostra epoca – che magari in futuro si chiamerà Globalismo, data l’importanza assunta da autori di parti del mondo cui prima non si attribuiva dignità letteraria – constaterà che i globalisti mangiano molto, senza sosta, di tutto, e non fanno che parlarne.

gentiloni e walter regolanti - Romolo al Portogentiloni e walter regolanti - Romolo al Porto

 

Il cibo – cattivo, avariato, grasso, raffinatissimo, creativo, estetico, dietetico, tossico – è al centro di infiniti romanzi, film, serial, installazioni, nonché, nel loro piccolo, di questi miei racconti ristorantizi.

 

Poche sere fa, ho cenato da Romolo, un ristorante sul porto di Anzio (Porto Innocenziano, bell’indirizzo carico di storia e di grandiosi progetti pubblici). Era un venerdì sera, la veranda e lo stanzone interno erano affollatissimi. Ragazzini si rincorrevano tra i tavoli, un bebé si sgolava, una coppia di culturisti si ingozzava con un gran guizzar di muscoli tatuati, un tavolo di maschi d’aspetto nordico – biondastri, slavati – gozzovigliava a suon di pesci fritti, birre e risate.

 

MASSIMO E WALTER REGOLANTI - Romolo al PortoMASSIMO E WALTER REGOLANTI - Romolo al Porto

E poi intere famiglie un po’ in carne, fidanzatini che si sbaciucchiavano tra un boccone e l’altro, distinte coppie di anziani visibilmente annoiati dal partner istituzionale e forse anche da sé, gagà alle prese con telefonate e sms.

 

 

 

Vespa attavagliato da Romolo al PortoVespa attavagliato da Romolo al Porto

 

 

 

 

 

 

 

Insomma, il tipico spaccato da solida trattoria italiana. Alcuni amici mi avevano parlato della rivalità tra questo ristorante, prediletto da Fini e perciò etichettato come “di destra”, e il dirimpettaio Lo Sbarco, frequentato dall’editore Caracciolo e perciò “di sinistra”. Il tutto con contorno di diffide al critico Edoardo Raspelli che, da curatore della guida dell’Espresso, aveva osato parlar meglio di Romolo che dello Sbarco.

 

Va detto che un po’ di tifo ha tenuto alto l’interesse, e il tifo mangereccio lo preferiamo a quello infernale e molesto del calcio. Da parte mia mi unisco al coro dei tifosi di Romolo. Immaginate il divertimento di vedervi servire una serie di squisiti antipasti fatta di merluzzetto fritto con salsa di cipolle e alici; gamberi rossi fritti con salsa di peperoni delicatissima, acciughe fritte (i fritti sono a base di farina e uova, dunque un po’ gonfi, dorati e morbidi);

PAOLO GIACCIO CAMILLA BARESANIPAOLO GIACCIO CAMILLA BARESANI

 

copertina-libro Camilla Baresanicopertina-libro Camilla Baresani

tortino di patate con primo-sale siciliano, ombrine e olio al basilico; polpo con radicchio rosso; sogliolette con puré di pistacchi di Bronte e olio ai capperi; scampi con scorze d’arancia candite; gambero rosso con melone; calamaretti con origano selvatico; involtino di melanzane con ombrine e mandorle di Pantelleria; palamito con cuscus; scampi crudi;

 

anzio mareanzio mare

tracina con mela annurca; merluzzo con spezie e merluzzo crudo con olive; gambero rosso con finocchi; tartare di palamito. Per finire in gloria con brodetto di pesce e spaghetti con scampi, calamaretti e bottarga. Il cuoco-sommelier-proprietario, Walter Regolanti, ha fatto stage con chef arcinoti, ma è rimasto attaccato al suo porto e alla sua tradizione, coniugando con destrezza localismo e raffinatezze d’alta cucina. Con un ottimo Trebbiano biologico Pepe da 25 euro, il conto non supera i 70. Va detto che per saziare un mangione l’antipasto è più che sufficiente.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni times musk sunak edi rama

COME AL SOLITO, I GIORNALISTI ITALIANI SI FERMANO AI TITOLI: L’ARTICOLONE DEL “TIMES” SUI LEADER INTERNAZIONALI “TUTTI PAZZI PER LA MELONI” NON È PROPRIO UNA CAREZZA SUL FACCINO DELLA SORA GIORGIA, COME CI VOGLIONO FAR CREDERE “CORRIERE”, “LIBERO” E GLI ALTRI MEGAFONI DELLA FIAMMA MAGICA. ANZI, È PIENO DI FRECCIATONE ALLA THATCHER DE’ NOANTRI, TIPO “L’UMILTÀ BEN PREPARATA” DI FRONTE AL PREMIER ALBANESE EDI RAMA. O LA CHIOSA SULL’INCONTRO CON JD VANCE: “IL FLIRT DELLA 48ENNE ERA SOLO NATURALMENTE SIMPATICO O SI È RESA CONTO CHE RIDENDO DELLE BATTUTE DEGLI UOMINI DI POTERE OTTERRÀ L'ACCORDO COMMERCIALE CHE DESIDERA?” – RICORDA I “THREESOME” E IL PACCO DI GIAMBRUNO, SMONTA LE ORIGINI PROLETARIE DELLA DUCETTA E CHIUDE CITANDO BERLUSCONI: “È UNA PERSONA CON CUI NON SI PUÒ ANDARE D'ACCORDO”. VI SEMBRANO COMPLIMENTI?

giampaolo rossi giorgia meloni silvia calandrelli felice ventura matteo salvini gianfranco zinzilli giancarlo giorgetti

C'È UN NUOVO CAPITOLO NELL'ETERNO SCAZZO MELONI-SALVINI E RIGUARDA LA RAI - NEL CDA DI DOMANI FELICE VENTURA, DIRETTORE DELLE RISORSE UMANE, SARÀ NOMINATO PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ - SULLA POLTRONA DELLA CASSAFORTE DEL SERVIZIO PUBBLICO SI È CONSUMATO L'ENNESIMO SCAZZO: L'AD, GIAMPAOLO ROSSI, VOLEVA ISSARE SILVIA CALANDRELLI (NONOSTANTE LA VICINANZA AL PD), OSTEGGIATA PERÒ DALLA LEGA CHE VOLEVA GIANFRANCO ZANZILLI - IL MINISTRO GIORGETTI HA CONVOCATO ROSSI AL MEF (AZIONISTA DELLA RAI) PER IMPORRE IL NOME, MA QUELLO, DI FRONTE AL DIKTAT, HA OPPOSTO UN "ME NE FREGO". E ALLA FINE È STATO TIRATO FUORI DAL CILINDRO IL NOME DI VENTURA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - LE MANOVRE DA "DOTTOR STRANAMORE" DI ELLY SCHLEIN: SFANGARLA AI REFERENDUM, VINCERE IN AUTUNNO IN TUTTE E 6 LE REGIONI CHE ANDRANNO AL VOTO, QUINDI ANDARE AL CONGRESSO ANTICIPATO DEL PD A GENNAIO 2026 PER POI FARSI INCORONARE LEADER DEL CENTROSINISTRA ALLE POLITICHE DEL 2027 (CONTE PERMETTENDO) – A FAVORE DI ELLY GIOCA IL FATTO CHE LA MINORANZA DEM E' FRANTUMATA CON BONACCINI E LO RUSSO TRATTATI DA TRADITORI DELLA CAUSA DEI RIFORMISTI E PICIERNO E GORI GIUDICATI TROPPO EX RENZIANI – NEL CENTRODESTRA GIRA GIÀ LA BATTUTA: “LUNGA VITA AD ELLY SCHLEIN”, CHE RESTA PER "LA STATISTA DELLA GARBATELLA" LA SUA MIGLIORE POLIZZA PER FARSI ALTRI 5 ANNI A PALAZZO CHIGI...

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...