giacarta affonda

GIACARTA STA AFFONDANDO – LA CAPITALE DELL’INDONESIA È SPROFONDATA DI DUE METRI E MEZZO IN 10 ANNI – UNA VELOCITÀ DOPPIA RISPETTO ALLE ALTRE CITTÀ COSTIERE – SE SI ROMPESSE LA “GRANDE GARUDA”, LA MURAGLIA CHE SERVE AD ARGINARE LE MAREGGIATE, LA CITTÀ DIVENTEREBBE IL PIÙ GRANDE WC DEL MONDO – VENEZIA E NEW ORLEANS, LE ALTRE CITTÀ A RISCHIO

Carlo Pizzati per “la Stampa”

giacarta sta affondando 9

 

La megalopoli di Giacarta, con 10 milioni di abitanti, ma con più di 30 milioni di persone che vivono nella regione, sta smottando al doppio della velocità media di tutte le metropoli costiere al mondo: Giacarta-Nord è già sprofondata di due metri e mezzo negli ultimi 10 anni, un intero piano, con una media di 25 cm l' anno.

 

«Non è una barzelletta» assicura Heri Andreas, che studia il fenomeno all' Istituto Badung da decenni, «entro trent' anni la parte costiera della città potrebbe trovarsi al 95 per cento sott' acqua».

 

giacarta sta affondando 8

Affacciata a Nord sul Mare di Java, circondata a Sud da foreste dove piove 300 giorni l' anno e da montagne che scaricano a valle acqua piovana incanalata in 13 fiumi, i primi fondatori la chiamarono Jayakarta, «la città vittoriosa». Ma minacciata com' è dal livello dei mari che si alza a causa del surriscaldamento, Giacarta oggi rischia di perdere la battaglia per la sopravvivenza.

 

A pesca in fabbrica

giacarta sta affondando 7

Non è difficile scoprire ragazzini che pescano all' interno di fabbriche semi-sommerse, se e quando si riesce ad emergere dal groviglio di autostrade e grattacieli di una città-mostro dove scovare un parco è più raro che avvistare un rinoceronte giavanese.

 

Nel quartiere di Muara Bari si trovano palazzi abbandonati dove solo la veranda al primo piano è rimasta all' asciutto. E, come i residenti sanno e testimoniano, come conferma anche Ridwan: «Anno dopo anno, il terreno affonda».

giacarta sta affondando 6

 

L' Amsterdam dei Tropici, rifondata dai coloni danesi che costruirono una graticola di canali e strade come nei Paesi Bassi, è ora vessata non solo da alluvioni lampo, ma da un lento e costante sprofondamento della città sotto il livello del mare.

 

Una principale concausa del riscaldamento globale è l' anarchia delle trivellazioni per estrarre acqua dai pozzi. L' ente municipale è in grado di far fronte al fabbisogno idrico di solo il 40 per cento della popolazione. Quindi ha consentito l' estrazione dell' acqua con alle pompe private, anche se, in teoria, non con un volume indiscriminato.

giacarta sta affondando 5

 

Ma il contesto di corruzione e di conflitti tra estremisti islamici e indonesiani laici, tra musulmani e indonesiani di origini cinesi hanno bloccato sia i controlli che il progresso riformista per pulire i fiumi, regolamentare le estrazioni e arginare la cementificazione.

 

giacarta sta affondando 4

Così si continua a scavare per l' acqua, inaridendo caverne profonde, con conseguenti crolli che fanno abbassare il livello della città. Anche la soluzione dei bio pori, scavando pozzetti di 1 m di profondità e 10 cm di diametro per restituire le acque al terreno non ha molto senso, perché gli scarichi non vanno in profondità e anzi annacquano le fondamenta.

giacarta sta affondando 3

 

Migliaia di «kampung», i piccoli quartieri improvvisati, costellano la grande capitale.

Quelli vicine al mare sono vere è proprie cittadelle su palafitte con le acque sottostanti utilizzate come fogne a cielo aperto. Quando i fiumi si gonfiano ristagna tutto con risultati insalubri.

 

Si è parlato di spostare la capitale, ma con poco successo. Si conta molto su il Grande Garuda, soprannome della muraglia costiera costruita negli ultimi anni con la collaborazione degli olandesi che dovrebbe servire ad arginare le mareggiate. Ma, in realtà, esistono dozzine di punti deboli, dove il muro e più sottile o più basso.

giacarta sta affondando 2

 

Se le acque facessero breccia, il Grande Garuda servirebbe solo a trasformare Giacarta nella più grande tazza da wc del mondo. D' altronde non è possibile aspettarsi molto altro da una metropoli dove il 97% del territorio è asfalto e cemento, dove tutti o quasi i campi sono divenuti gettate di cemento, e dove le mangrovie che aiutavano i canali a defluire sono ora palazzi residenziali o baraccopoli.

 

Bisognerebbe ripristinare le mangrovie, restituire parte della città al mare, argomentano le voci più logiche. Ma sono temi impopolari che già sono costati la rielezione dell' ex governatore Ahok, ora in prigione con accuse pretestuose di blasfemia.

giacarta sta affondando 12

 

Le altre città a rischio

Giac arta non è sola. C' è anche la nostra Venezia e la sfortunata New Orleans, in America. Venezia continua ad affondare in modo lento, ma a una velocità maggiore di quanto previsto, e in più si sta inclinando leggermente verso Est.

 

Non c' è solo il livello del mare che si sta innalzando per il riscaldamento globale, ma anche il suolo che s' abbassa, per il fenomeno della subsidenza. A Venezia avviene con un tasso di circa 2 millimetri l' anno.

venezia ristoranti sui canali

 

Gli studiosi legano il fenomeno all' estrazione di acque dalle falde sotterranee, messa in atto dagli anni Venti agli anni Settanta, per raffreddare gli impianti di Porto Marghera. Il pompaggio di conseguenza fu vietato: la subsidenza artificiale si fermò, ma non quella dovuta a cause naturali, come l' inabissarsi dei suoli nelle zone umide.

 

giacarta sta affondando 11

Anche New Orleans deve affrontare una minaccia dal mare e dalla terra. La disastrosa inondazione dell' uragano Katrina ha contribuito a rendere drammatica la situazione: la maggior parte della metropoli nella Louisiana è al di sotto del livello del mare, da 1,5 a 3 metri, e secondo il U.S. Geological Survey il livello del mare sulla città potrebbe innalzarsi da 2,5 a 4 metri.

 

giacarta sta affondando 14

Ma anche l' Asia pullula di popolose città costiere a rischio. Nelle ultime settimane si è parlato di Bangkok, afflitta dai monsoni e di nuovo alluvionata. Se non si interviene, anche lei rischia di finire 5 metri sott' acqua entro 15 anni poiché la capitale tailandese si trova a circa un metro e 60 sotto il livello del mare e sta sprofondando di 2 cm l' anno.

 

giacarta sta affondando 13

Un nuovo studio del governo tailandese sostiene che la capitale, con 14 milioni di abitanti, potrebbe finire sott' acqua per la stessa subsidenza di Giacarta. Il Consiglio della Riforma Nazionale ha avvisato che «soluzione immediate e costose sono indispensabili per evitare la catastrofe innescata da eccessive estrazioni d' acqua dalle falde acquifere, dal peso dello sviluppo edilizio fuori controllo e dai livelli del mare che aumentano»

giacarta sta affondando 10

 

Poi c' è Colombo, nello Sri Lanka, Ho Chi Min City in Vietna m, Mumbai e Chennai, in India, e Dacca, con gran parte del Bangladesh. Qui si prospettano non solo grandi e pericolose alluvioni, ma il vero allagamento di pezzi di città con costi umani al momento incalcolabili.

giacarta sta affondando 1

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?