GIUSTIZIA INDIGESTA - PER LA MORTE DEL 15ENNE LUCA PISCOPO, DECEDUTO A NAPOLI DOPO AVER MANGIATO IN UN RISTORANTE DEL SUSHI CONSERVATO MALE, È STATO CONDANNATO A DUE ANNI E MEZZO IL PROPRIETARIO CINESE DEL LOCALE. L'UOMO È ACCUSATO DI OMICIDIO COLPOSO - ASSOLTO IL MEDICO DI BASE DELL'ADOLESCENTE, ACCUSATO DI OMISSIONE DI SOCCORSO: NEI NOVE GIORNI DI AGONIA DI LUCA PISCOPO, TERMINATI CON LA MORTE DEL 15ENNE, IL DOTTORE NON HA MAI VISITATO IL RAGAZZO A CUI AVEVA PRESCRITTO SOLO FARMACI ANTINFIAMMATORI PER LIMITARE I DISTURBI (E NON ANTIBIOTICI PER COMBATTERE LA SALMONELLA) - LA RABBIA DELLA FAMIGLIA DEL 15ENNE...
Estratto dell'articolo di Dario Sautto per il "Corriere della Sera"
Un pranzo a base di sushi con gli amici si trasformò in tragedia a causa di alcuni alimenti conservati male. Così, dopo nove giorni di sofferenze, il 15enne Luca Piscopo perse la vita. Una lenta agonia, per una salmonellosi e una miocardite fatali.
Nel giorno del quarto anniversario della sua morte, ieri il tribunale di Napoli (giudice monocratico Giuliana Taglialatela) ha condannato a due anni e mezzo di reclusione un ristoratore cinese, titolare di quel locale di cucina giapponese nel quartiere Vomero, che doveva rispondere di omicidio colposo e di reati che riguardano l’igiene e la conservazione degli alimenti, in parte punibili con una sanzione.
È stato assolto, invece, il medico di base della famiglia Piscopo, che la Procura di Napoli (in aula il pm Federica D’Amodio) riteneva responsabile di una triplice omissione colposa, poiché durante quei nove giorni non avrebbe mai visitato il paziente nonostante la febbre fosse arrivata a 41 gradi, non prescrivendo antibiotici per combattere l’infezione, facendo curare il ragazzo solo con farmaci antinfiammatori e per limitare i disturbi della salmonella.
«Non è stata fatta pienamente giustizia, per me questa sentenza è uno choc e rimarrà solo una verità giudiziaria», ha commentato la madre di Luca, Maria Rosaria Borrelli. Che ha aggiunto: «I due imputati meritavano entrambi il massimo della pena perché mio figlio è morto dopo 9 giorni di sofferenza e dopo aver perso 10 chili, mentre il medico avrebbe dovuto consigliarci di chiamare il 118, invece aveva il telefono sempre fuori posto. La mia rabbia è essermi fidata di un medico poco professionale, che non ha avuto etica né coscienza». [...]
Luca morì il 2 dicembre 2021, nove giorni dopo il pranzo al ristorante di cucina giapponese: era il 23 novembre. Già dalla sera stessa il 15enne accusò i primi sintomi tipici di un’intossicazione accompagnati da febbre alta. Così fino alla morte, arrivata quando era ormai senza forze.
Due giorni dopo, durante i controlli dei Carabinieri dei Nas, nel locale furono sequestrati spiedini di pollo che contenevano lo stesso ceppo di salmonella. Il ristorante fu subito chiuso. [...]



