google doodle natale

ANCHE GOOGLE SI UNISCE ALLA CROCIATA CONTRO IL NATALE – IL MOTORE DI RICERCA HA PRESENTATO IL NUOVO “DOODLE” ANIMATO CON LA DICITURA “FESTIVITÀ STAGIONALI”, SCATENANDO LE POLEMICHE IN GIRO PER IL WEB – “BIG G” NON HA MAI DEDICATO UN DOODLE AL NATALE, SCEGLIENDO IL PIÙ SEMPLICE “BUONE FESTE”, MA QUESTA NUOVA FORMULA SEMBRA UN’ACROBAZIA PER NON OFFENDERE NESSUNO (E INVECE HA FATTO INCAZZARE TUTTI)

Domenico Ferrara per “il Giornale”

 

GOOGLE DOODLE NATALE

Sapevate che dal 3 dicembre scorso sono iniziate le festività stagionali? Nemmeno noi. Eppure secondo Google sì. E a giudicare dalle palline colorate che animano il Doodle del motore di ricerca dovremmo pure esserne felici. Questa volta l'azienda di Mountain View ha dato il meglio di sé: si potrebbe dire che abbia fatto un upgrade coniando una nuova denominazione per non pronunciare o per non scrivere la pericolosissima parola «Natale». 

 

BABBO NATALE 3

Insomma, ci risiamo: al politicamente corretto non c'è mai fine. Se incontrate qualcuno in questi giorni, augurategli dunque «Buone festività stagionali 2021». Se poi vi prende per scemo o vi chiede spiegazioni ditegli pure che è una questione di inclusività, di rispetto verso le altre religioni e che l'ha detto zio Google. D'altronde, non è la prima volta che il colosso del web intraprende la strada dell'oscuramento della nascita di Cristo. 

REGALI DI NATALE 1

 

Da quando è nata, Google non risulta che abbia mai dedicato un Doodle al Natale (ne ha creati oltre 4mila). O meglio: magari lo ha fatto ma quasi di nascosto senza mai scrivere la parola dannata. Basti pensare, per fare giusto un esempio, che il 25 dicembre 2017 ha scelto il semplice augurio di «Buone Feste». All'epoca eravamo ancora alla formula asettica e non si erano raggiunti i livelli di oggi con una frase che sembra più un geroglifico, una delle peggiori formule burocratiche o un astruso testo di un manuale di istruzioni scritto male. 

 

google 2

D'altronde, si sa, la multinazionale ha sempre messo in pratica un laicismo imperante privilegiando quella che oggi si definisce cancel culture in nome di una parvenza di inclusività e di rispetto ecumenico. Uno specchietto per le allodole che rischia di celare un appiattimento - per non dire altro - di tutte le identità con l'effetto boomerang di escluderle tutte. Ma non sia mai che si turbi qualche non cristiano che naviga in rete. 

Google

 

E quest' anno, con la dicitura «Festività stagionali», Google non dovrebbe correre questo pericolo. Semmai, potrebbe accadere che chi legge questa strana frase pensi che abbiano inserito qualche nuovo numero rosso nel calendario o che venga celebrata la festa dei lavoratori del turismo o dei braccianti agricoli, i cosiddetti stagionali appunto. 

 

Il Doodle arriva a pochi giorni dalla polemica, raccontata in esclusiva dal Giornale, sulle linee guida della Commissione Europea per una «comunicazione inclusiva» da impartire ai suoi membri. Linee guida che prevedevano, tra le altre cose, di non utilizzare la parola «Natale» e i «nomi cristiani di Maria e Giuseppe». Per fortuna, dopo il vespaio sollevatosi, Bruxelles ha fatto retromarcia porgendo le sue scuse. 

abbuffate natalizie

 

Google invece scommettiamo che tirerà dritta per la sua strada. Eppure, il sospetto che il colosso di Mountain View si sia ispirato alla Ue è presente così come potrebbe anche darsi che abbia voluto privilegiare la linea statunitense dove da tempo al posto di Merry Christmas si è fatta largo l'espressione Season's Greetings, che per gli americani significa «Saluti della stagione», una formula neutra che fa accapponare la pelle. Con tanti saluti al Natale. Anzi, scusate, alle «festività stagionali».

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)

orazio schillaci gemmato meloni ministero salute

DAGOREPORT – ALLA SALUTE DI GIORGIA! IL FEDELISSIMO DELLA MELONI, IL SOTTOSEGRETARIO MARCELLO GEMMATO, È DESTINATO A ESSERE PROMOSSO A VICEMINISTRO DELLA SALUTE – MA A FRENARE LA SUA NOMINA È IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI, CHE NUTRE DUBBI SUL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI DEL SOTTOSEGRETARIO, TITOLARE DI UNA FARMACIA IN PUGLIA – BASTA VEDERE IL PROVVEDIMENTO CHE HA FATTO FELICI I FARMACISTI: ORA POSSONO VENDERE CON RICCHI MARGINI DI GUADAGNO UNA SERIE DI FARMACI CHE PRIMA ERANO NELLA CATEGORIA “ASSISTENZA DIRETTA” ED ERANO DISTRIBUITI DAGLI OSPEDALI – LA DUCETTA HA CAPITO CHE ANCHE MATTARELLA POTREBBE STORCERE IL NASO DAVANTI ALLA NOMINA DI GEMMATO, E PER ORA PRENDE TEMPO…

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…