ceccano caligiore anniballi

GROSSI GUAI PER IL MELONISMO IN CIOCIARIA - IL FACCENDIERE STEFANO ANNIBALLI "CHE SI ATTEGGIAVA DA RE” E L’AMICO SINDACO DI FRATELLI D’ITALIA, ROBERTO CALIGIORE: ECCO COME IL SODALIZIO DEL "MALAFFARE" GOVERNAVA L’ENCLAVE DI FDI A CECCANO, NEL FRUSINATE - NELLE CARTE DELLA PROCURA IL PATTO TRA CRIMINALITÀ E POLITICA E UNA TRENTINA DI INDAGATI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE – PER GLI INQUIRENTI IL SINDACO HA HA GESTITO L'ENTE “IN MODO ARBITRARIO E PERSONALISTICO” TRA PRESSIONI SUI FUNZIONARI, FATTURE E TANGENTI PER GLI IMPRENDITORI AMICI E APPALTI ASSEGNATI SENZA BANDO – LA FIGURA DI ANNIBALLI “REGISTA OCCULTO DELL'AMMINISTRAZIONE” CHE GESTIVA “FONDI DEL PNRR DI ECCEZIONALE PORTATA” E QUEL MISTERIOSO INCENDIO...

 

Irene Famà per "la Stampa" - Estratti

 

 In Comune, a Ceccano, il faccendiere Stefano Anniballi si atteggiava da «re».

ceccano 12

(...) E se la segretaria del primo cittadino lo lasciava in attesa? Esigeva che venisse «redarguita».

 

 Insomma, era il vero dominus della macchina istituzionale. Il sindaco?

Complice e succube allo stesso tempo. Nessuna decisione veniva presa senza il consenso di Anniballi che gestiva appalti e «fondi del Pnrr di eccezionale portata».

 

Le carte della maxi inchiesta della Procura europea di Roma raccontano il caso Ceccano, comune di ventiduemila abitanti a una decina di chilometri da Frosinone, dove l'intreccio tra gli interessi della criminalità e quelli della politica diventa indissolubile.

 

Una trentina gli indagati a vario titolo per associazione a delinquere e reati contro la pubblica amministrazione.

 

Figura chiave Anniballi, l'uomo dallo «strapotere», e il suo amico sindaco Roberto Caligiore. Alla guida del Comune dal 2015 all'anno scorso, volto noto di Fratelli d'Italia nel frusinate, per gli inquirenti «ha gestito l'Ente in modo completamente arbitrario e personalistico».

ceccano caligiore anniballi

 

Poco gli importava dei «principi di legalità, buon andamento, imparzialità ed efficienza alla base della pubblica amministrazione». Le indagini raccontano di pressioni sui funzionari che si occupano delle finanze «per avvallare fatture e tangenti per gli imprenditori amici», appalti assegnati senza bando in un garbuglio di favori e alleanze.

 

Le carte dell'inchiesta parlano di «una situazione di malaffare nella gestione della cosa pubblica» con un «comitato d'affari» che voleva mettere le mani su tutto, compresa «la gestione dei servizi di minore rilevanza».

 

Un esempio tra tanti è un appalto del servizio cimiteriale risalente al 14 febbraio 2023. La funzionaria del Comune, che per competenza avrebbe dovuto occuparsene, viene esclusa. Estromessa. Il servizio, sostengono gli inquirenti, viene assegnato a sua insaputa. E lei, architetto scrupoloso, non nasconde l'amarezza: «Avete costruito la cupola di Cosa Nostra. Una cupola mafiosa».

ceccano

 

Gli appalti, alcuni pare gonfiati, finiti sotto la lente degli inquirenti sono numerosi: lavori di manutenzione di una piazza del centro cittadino affidati per 34mila euro, altri incarichi di manutenzione stradale per circa 20mila euro, riqualificazione del centro storico e di alcune scuole e i lavori di restauro di un castello.

 

I nomi degli imprenditori scelti per migliorare la città, nel corso dei due mandati di Caligiore sembrano essere sempre gli stessi. E nell'informativa degli investigatori, dove sono annotate le conversazioni captate dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, sono annotate le presunte tangenti.

 

Che, per i magistrati, gli indagati chiamavano «caffè».

Cinque milioni di euro i finanziamenti europei finiti sotto il faro della Procura, di cui ne sarebbero stati distratti oltre 500mila.

 

Da un lato Anniballi che al comune di Ceccano si presenta quasi ogni giorno e pretende reverenza, dall'altro il sindaco Caligiore. Anniballi, si legge negli atti, «è regista occulto dell'amministrazione di cui ne influenza l'orientamento e l'indirizzo, sia in questioni squisitamente di carattere politico, sia in attività tipicamente di competenza di quegli uffici che amministrano ingenti somme di denaro pubblico».

 

roberto caligiore

E in una delle tante telefonate intercettate dalla polizia e finite nelle carte dice al suo interlocutore: «Controllavo un po' la tua situazione che, fortunatamente, è andata sul verso giusto. Ormai definita...Ti hanno assegnato tutto...Abbiamo fatto assegnare tutto». Caligiore lo segue, assecondando le «influenze nella gestione delle finanze, dei lavori pubblici», le pressioni per far passare questo o quel procedimento.

 

L'inchiesta che porta al caso Ceccano inizia dagli accertamenti su un incendio che nel 2018, a Frosinone, distrusse un impianto di rifiuti legato, pare, a traffici illeciti tra la Ciociaria e la Campania. «Uno degli innumerevoli settori d'interesse» della criminalità, appuntano gli inquirenti. Interessi illegali che non risparmiano nulla e che sperano di trovare nella politica un'alleata.

 

Il caso Ceccano racconta anche di interessi personali.

Stefano Anniballi

 

Secondo gli inquirenti, l'ex sindaco avrebbe favorito la sua amante in svariati concorsi pubblici, ignorando ogni tipo di regola e conflitto d'interesse. Favoritismi non solo per affetto, ma soprattutto per avere nei «posti che contano» una persona fidata, «a beneficio suo e di tutta l'organizzazione».

Non solo. Luogotenente dei carabinieri e pilota di elicotteri all'aeroporto militare di Pratica di Mare, stando a quanto si legge nell'informativa degli investigatori, Caligiore si sarebbe mosso tramite amici imprenditori per agevolare l'ammissione del figlio all'Accademia carabinieri di Modena. Un modo di agire, si legge nelle carte, di certo «incompatibile con l'etica professionale» di chi indossa la divisa.

roberto caligiore 3giorgia meloni - ROBERTO CALIGIORE roberto caligiore 2 roberto caligiore 4ROBERTO CALIGIORE CON GIORGIA MELONI

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