sardegna aeroporto

SE IL TURISMO NON E' MORTO, LO AMMAZZIAMO NOI - UN GRUPPO DI TURISTI AMERICANI ARRIVA IN SARDEGNA CON UN AEREO PRIVATO MA, PER LE REGOLE ANTI COVID, VIENE COSTRETTO A TORNARE A CASA - IL GOVERNATORE SARDO, SOLINAS: “L’INTERPRETAZIONE RESTRITTIVA DELLE NORME DA PARTE DEL GOVERNO HA INFLITTO UN GRAVE DANNO ALLA CREDIBILITÀ TURISTICA DELLA SARDEGNA” - IL DEPUTATO DEIDDA DI FRATELLI D'ITALIA: "SE ARRIVA UN ALGERINO O UN TUNISINO, IN MODO CLANDESTINO, GLI VIENE GARANTINO ANCHE IL TAMPONE..."

TURISTI AMERICANI RESPINTI A CAGLIARI, SOLINAS: "GRAVE DANNO ALLA CREDIBILITÀ TURISTICA DELLA SARDEGNA"

Da https://www.lanuovasardegna.it/

 

christian solinas e flavio briatore

«La Regione Sardegna non ha nessuna responsabilità per quanto accaduto. Da subito, con la collaborazione della società di gestione dell'aeroporto, ci siamo messi al lavoro - avviando pressanti interlocuzioni con il Governo, il Ministero e il Prefetto - per trovare una soluzione che consentisse ai passeggeri americani di rimanere in Sardegna, anche sottoponendosi alla quarantena».

 

Lo afferma il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, commentando la vicenda che ha coinvolto un gruppo di turisti arrivato a Cagliari con un aereo privato proveniente dal Nord America e poi a lungo fermo all'aeroporto con i passeggeri in attesa di sapere se potevano sbarcare per le limitazioni legate alle norme nazionali sul Coronavirus. «La singolare interpretazione restrittiva delle norme da parte del Governo, opposta alla nostra ragionevolezza di garantire anche in questo caso la sicurezza sanitaria, ha initto un grave danno alla credibilità turistica internazionale della nostra Isola - conclude Solinas - e del nostro senso di ospitalità. Ci auguriamo che nelle prossime ore ci sia un ulteriore sforzo per consentire la risoluzione di questa vicenda».

tampone

 

TURISTI USA BLOCCATI A CAGLIARI, SONO RIPARTITI TUTTI

 (ANSA) - Non solo i cinque cittadini degli Usa, ma anche tutti gli amici e le amiche che erano con loro hanno deciso di ripartire per solidarietà. Si è conclusa intorno alle 23,30 di ieri la disavventura ai tempi del coronavirus dei passeggeri del jet privato proveniente dal Colorado e atterrato in mattinata all'aeroporto di Cagliari-Elmas. A bordo c'erano una decina di persone: cinque cittadini Usa, altri avevano passaporto della Nuova Zelanda, altri con documenti inglesi e una ragazza di Oristano.

 

Tutti sono stati fermati ai controlli della Polizia di frontiera. L'Unione europea ha riaperto le frontiere esterne a 15 Paesi terzi, ma ha lasciato fuori appunto gli Stati Uniti. Nessuna possibilità, quindi, per i turisti Usa di trascorrere un periodo di vacanza in una località della Sardegna sud occidentale (pare dovessero rimanere alcuni giorni in un hotel di lusso a Villasimius per poi essere ospitati in una villa).

 

tampone

Per tutta la giornata si è cercata una soluzione al problema, mentre i turisti con bambini al seguito venivano ospitati al terminal dell'Aviazione generale messo a disposizione della Sogaer, la società che gestisce lo scalo. Ma la normativa non ha lasciato margini di manovra: gli statunitensi dovevano ripartire, gli altri potevano rimanere in Sardegna e trascorrere il periodo di quarantena prima di iniziare le vacanze vere e proprie. A quel punto anche tutto il resto della comitiva ha deciso di lasciare l'Italia e intorno alle 23,30 il jet privato si è alzato in volo per dirigersi a Birmingham in Inghilterra.

 

TURISTI USA RESPINTI: DEIDDA(FDI), ORDINANZA SPERANZA DOV'È?

 (ANSA) - "Trovo paradossale che se arriva un algerino o tunisino, in maniera clandestina, gli venga garantito non solo il trasporto gratuito fino al centro di Monastir ma anche il tampone e se negativo lasciato a piede libero, mentre se arriva una comitiva di 10 turisti americani con minori, alcuni di origine sarda, provenienti dal Colorado, su un aereo privato, per passare una vacanza di 14 giorni in Sardegna, vengano bloccati in aeroporto come un 'delinquenti' e rimandati indietro per paura del contagio".

 

COME SI ESEGUE UN TAMPONE 2 DI 2

Lo afferma, in una nota, il deputato di Fratelli d'Italia, Salvatore Deidda. "Presenterò immediatamente un'interrogazione al Governo, perché trovo veramente ingiusta questa disparità di trattamento e pienamente a danneggio del turismo italiano. Inoltre, ci tengo a specificare che l'ordinanza di blocco, annunciata dal Ministro Speranza, che stranamente prevede libero accesso dall'Algeria dove il virus dilaga, non è visibile da nessuna parte - conclude Deidda - quindi ci chiediamo come i turisti americani potessero essere informati di ciò o pretendono che anche loro seguano i canali social?".

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…