marco eletti

IL LOCKDOWN GENERA MOSTRI - DOPO BENNO E IL CASO DI AVELLINO, ALTRO DELITTO HORROR IN FAMIGLIA: IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA UN 33ENNE HA UCCISO IL PADRE A MARTELLATE E POI HA TAGLIATO I POLSI DELLA MADRE, CERCANDO DI FARE SEMBRARE L’AGGRESSIONE COME UN OMICIDIO-SUICIDIO – LUI SI CHIAMA MARCO ELETTI, È UNO SCRITTORE DI THRILLER E NEL 2019 AVEVA PARTECIPATO A "L'EREDITÀ". DOPO LA TRASMISSIONE DISSE: "PURTROPPO LA MIA USCITA CONTINUA A INTRSTIRMI ANCORA OGGI. SONO SEVERO CON ME STESSO E..."

1 - L'EREDITÀ, "PADRE UCCISO A MARTELLATE E MADRE COI POLSI TAGLIATI": ARRESTATO. PAZZESCO: QUANDO DA FLAVIO INSINNA DICEVA QUESTE PAROLE

Da www.liberoquotidiano.it

 

marco eletti all eredita

Si chiama Marco Eletti il principale sospettato della morte di Paolo, il padre 58enne trovato priva di vita nella sua casa a San Martino in Rio, Reggio Emilia. L'uomo è stato rinvenuto con il cranio fracassato a martellate. Poco lontano, su un divano, la moglie Sabrina. La donna invece aveva i polsi tagliati, incosciente, ma era ancora viva quando sono arrivati i soccorsi.

 

Fermato il figlio della coppia 33enne noto a tutti per essere uno scrittore di thriller, nonché un ex concorrente de L’Eredità, programma di Rai 1 oggi condotto da Flavio Insinna. È stato proprio lui a rinvenire i corpi nella serata di sabato 24 aprile e lanciare l'allarme.

Marco Eletti Sabrina Guidetti E Paolo Eletti

 

Marco lavora in un’azienda di Rubiera, ma vive a Reggio Emilia con la compagna, che nel tardo pomeriggio ha chiamato i soccorsi, anche per un principio d’incendio che si stava sviluppando nel garage. Quando i carabinieri, coordinati dalla pm Piera Giannusa, sono arrivati sul posto, lo hanno trovato in stato di choc, ma i sospetti si sono concentrati subito su di lui. Per gli investigatori è poco probabile l’ipotesi di un omicidio seguito a un tentato suicidio.

 

SCENA DEL DELITTO SAN MARTINO IN RIO

Il giovane, con alle spalle ben quattro libri pubblicato, è stato interrogato per tutta la notte. Troppe le versioni contraddittorie che ha fornito agli investigatori impegnati a ricostruire gli spostamenti del ragazzo e il drammatico accaduto. Secondo i carabinieri e la pm il movente sarebbe di questioni patrimoniali, relative a una porzione della casa, dai quali sarebbero poi scaturiti parecchi litigi. La madre di Marco, Sabrina, è ancora in gravissime condizioni, ricoverata in coma farmacologico indotto. Mentre Marco continua a negare, le indagini sperano in una svolta dopo l'autopsia sul corpo del padre.

MARCO ELETTI ALLA SCENA DEL DELITTO

 

Marco aveva partecipato nel 2019 al programma della Rai: "Rivedermi in televisione mi ha fatto un certo effetto - erano le sue parole sul suo blog - e purtroppo la mia uscita continua a intristirmi ancora oggi. Sono sempre abbastanza severo con me stesso, e questo episodio non fa eccezione. Era più che un gioco, era una sfida bellissima che però avrebbe appagato per intero solo arrivando in finale".

 

2 - IL DELITTO DI REGGIO EMILIA

Franco Giubilei per "la Stampa"

 

Poteva sembrare un omicidio-suicidio, ma ben presto lo scenario si è rivelato un altro, anche se altrettanto classico, nella dinamica del delitto familiare in cui un figlio uccide entrambi i genitori per soldi. A scatenare la furia di Marco Eletti, 33 anni, sarebbero non meglio precisati motivi economici ma il giovane, interrogato tutta la notte dai carabinieri, ha tenuto duro sulla propria estraneità al delitto, pur contraddicendosi rispetto alle risultanze delle prime indagini.

 

IL MARTELLO USATO PER UCCIDERE IL PADRE

Incongruenze che hanno convinto gli inquirenti a disporre il fermo di quello che, apparentemente, è un tranquillo impiegato tecnico di un'azienda ceramica del Reggiano, con una ragazza con cui convive a Reggio Emilia.

 

L'omicidio del padre, Paolo Eletti, 58 anni, e il tentato omicidio della madre, Sabrina Guidetti, per le cause che li hanno determinati, in un primo tempo davano l'impressione di essere legati fra loro, anche se qualcosa non tornava: l'uomo infatti è stato ammazzato a martellate sul cranio - il martello era di fianco al cadavere -, mentre la donna, trovata su un divano in stato di semi-incoscienza, è stata ricoverata in gravi condizioni per dei tagli ai polsi ed è tuttora in coma farmacologico.

 

Come se la moglie avesse ucciso il marito per poi suicidarsi, ricostruzione che non ha retto davanti ai riscontri portati dai carabinieri, che si sono avvalsi della Sezione rilievi del nucleo investigativo di Reggio Emilia nell'esame della scena del crimine.

SCENA DEL DELITTO SAN MARTINO IN RIO 2

 

Il teatro di un delitto familiare che, da quanto è stato fatto capire dagli investigatori, sarebbe stato scatenato da questioni di soldi, all'origine di liti frequenti fra figlio e genitori, è un piccolo paese della Bassa reggiana, San Martino in Rio, coi suoi ottomila abitanti che si conoscono tutti e un'atmosfera tranquilla che davvero mal si accorda con la cruda brutalità di questo crimine.

 

MARCO ELETTI SABRINA GUIDETTI

Qui i carabinieri della stazione locale conoscono davvero tutti e ovviamente conoscevano pure la coppia aggredita, e l'ultima cosa che si aspettavano era un'esplosione di violenza di questa portata, per cui non si erano mai manifestati segni premonitori. I vicini sono concordi nel giudizio: una famiglia normale in tutto e per tutto, senza tensioni di alcun genere se non quelle ordinarie di ogni consesso familiare.

 

Invece la quiete di San Martino in Rio è andata in frantumi davanti a quella che gli inquirenti hanno inquadrato come la volontà omicida di un figlio deciso a eliminare i propri genitori. Era stato proprio lui a dare l'allarme, intorno alle cinque di sabato pomeriggio.

 

SCENA DEL DELITTO SAN MARTINO IN RIO 3

Insieme alle forze dell'ordine erano intervenuti i vigili del fuoco, chiamati per spegnere un principio d'incendio divampato nel garage dell'abitazione in via Magnanini, nella zona artigianale del paese. Il giovane aveva la testa fra le mani ed era in stato di choc, i carabinieri lo hanno accompagnato al comando e interrogato lungamente alla presenza del suo legale, finché non è scattato il fermo in ragione delle incongruenze del suo racconto con gli indizi raccolti.

MARCO ELETTI E PAOLO ELETTI

 

La cautela fra gli investigatori tuttavia resta perché, pur cadendo in contraddizione durante l'interrogatorio, il figlio non ha ammesso alcun ruolo nell'azione delittuosa e dunque, pur avendo raccolto materiale probatorio tale da giustificare una misura cautelare a suo carico, i carabinieri devono tenere in considerazione anche altre ipotesi, anche se su un piano puramente teorico.

 

La casa di San Martino intanto è stata messa sotto sequestro per ulteriori accertamenti tesi su quello che ha l'aria di essere un duplice delitto dal movente di natura patrimoniale. Niente di vitale, visto che il figlio lavorava e aveva una propria vita autonoma, ma sufficiente, nell'ipotesi degli inquirenti, ad armare la mano di qualcuno contro i propri genitori.

marco eletti

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)