piero amara

MA VOI CE LI VEDETE BERLUSCONI, IL CARDINALE PAROLIN, L’EX MASSONE GIANCARLO ELIA VALORI, MAGISTRATI, FINANZIERI E FACCENDIERI, TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE NELLA FAMIGERATA “LOGGIA UNGHERIA”? ECCO, QUESTO FANTA-SCENARIO ERA LA “RIVELAZIONE” OFFERTA AI PM DALL’EX AVVOCATO ESTERNO DELL’ENI PIERO AMARA - UNA PATACCA CLAMOROSA CHE ORA GLI COSTA L’ACCUSA DI CALUNNIA VERSO 66 PERSONE…

Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

piero amara 7

L’ex avvocato esterno Eni Piero Amara ha commesso calunnia, nei 5 interrogatori segreti resi ai pm di Milano dal 6 dicembre 2019 all’11 gennaio 2020, già solo con l’indicare falsamente 66 persone quali «soggetti disponibili a dare un contributo alla realizzazione dello scopo dell’associazione segreta denominata Ungheria», anche se poi a quelle persone in molti casi non aggiunse e non attribuì specifiche condotte illecite: la scelta processuale della Procura di Milano è infatti di ritenere che già così li abbia tacciati del reato previsto dalla legge Anselmi 17/1982, prospettando la loro (falsa) adesione a un gruppo che a suo dire «condivideva gli ideali dello Stato liberale garantista contro uno Stato giustizialista» ma «si proponeva quale continuazione della sciolta P2» e infine «si risolveva in un sostanziale scambio di favori» per «collocare persone di fiducia in posti-chiave decisi in luoghi diversi da quelli istituzionali».

 

il videomessaggio di silvio berlusconi per la chiusura della campagna elettorale 4

[…] i pm […] contestano ad Amara la calunnia di 66 persone: nomi per la prima volta desecretati totalmente dai pm nei verbali di Amara, che il pm Paolo Storari consegnò nell’aprile 2020 al consigliere Csm Piercamillo Davigo per smuovere l’asserita stasi dei suoi capi nel discernere tra eventuali verità e possibili falsità. Tutti questi 66 saranno «parti offese» della calunnia imputata ad Amara.

pietro parolin

 

Alla loggia Ungheria, che Amara «indicava promossa dal deceduto procuratore di Caltanissetta Gianni Tinebra, dall’ex vicepresidente del Csm Michele Vietti, dall’avvocato messinese Enrico Caratozzolo e dall’imprenditore Giancarlo Elia Valori», per i pm sono stati altrettanto calunniosamente da lui additati come partecipi ad esempio un presidente del Consiglio (Silvio Berlusconi); un segretario di Stato del Vaticano, sorta di primo ministro del Papa (il cardinale Piero Parolin); due giudici costituzionali (l’ex presidente della Consulta Annibale Marini e l’ex presidente del Consiglio di Stato e attuale giudice costituzionale Filippo Patroni Griffi);

 

giancarlo elia valori foto di bacco (9)

in Cassazione tre presidenti della Corte (Gianni Canzio, e gli scomparsi Giorgio Santacroce e Vincenzo Carbone) e un procuratore generale (Pasquale Ciccolo); due già ministri della Giustizia (il magistrato e poi politico Nitto Palma e l’avvocato Paola Severino); due comandanti generali dei carabinieri (Tullio Del Sette e Emanuele Saltalamacchia);

GIOVANNI TINEBRA 2

 

due comandanti generali della Guardia di Finanza (Giorgio Toschi e Giuseppe Zafarana neopresidente di Eni); due presidenti del Csm (Vietti e Giovanni Legnini) con altri nove ex consiglieri (Ardita, Balducci, Ferri, Leone, Mancinetti, Pontecorvo, Racanelli, Virga, più Galoppi che essendo intanto tornato di ruolo a Milano è stato stralciato a Brescia); due ex presidenti di Tribunali (Livia Pomodoro a Milano e Vincenzo Cardaci a Catania); due procuratori generali (Francesco Saluzzo a Torino e Franco Cassata a Messina);

 

giuseppe zafarana foto di bacco

sette procuratori della Repubblica (Luigi De Ficchy a Perugia, Giuseppe Amato a Bologna, Francesco Paolo Giordano e Dolcino Favi a Siracusa, Vincenzo D’Agata a Catania, Lucia Lotti a Gela, più Tinebra); il mediatore Luigi Bisignani; un ex parlamentare (Denis Verdini); un ex presidente di Confindustria Sicilia (Antonello Montante).

 

Per i pm, inoltre, Vietti è calunniato anche perché Amara gli ha attribuito abuso d’ufficio e corruzione adombrando una sua richiesta di una somma di denaro «in favore dell’avvocato Alberto Goffi e di altri avvocati a lui vicini quali Giuseppe Conte (ex presidente del Consiglio) e Guido Alpa» in relazione a un procedimento disciplinare al Csm; e una sua richiesta all’imprenditore Fabrizio Centofanti di far «nominare Conte-Alpa-Caratozzolo avvocati della società Acqua Marcia come condizione per ottenere l’omologa del concordato».

fabrizio centofanti

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…