blitz anti droga della polizia a venezia

UN CANALE STUPEFACENTE - CON LA SCUSA DI TRASPORTARE UNA CASSA DI POMODORI O DI ZUCCHINE, A VENEZIA SI CONSEGNAVANO DUE CHILI DI COCAINA AL MESE - SGOMINATO UN CLAN DI ALBANESI CHE FACEVANO DA INTERMEDIARI FRA PUSHER E CONSUMATORI: IL GRUPPO SMERCIAVA DROGA ANCHE A MESTRE E DINTORNI, ARRIVANDO FINO A TREVISO - GLI SPACCIATORI ERANO DEGLI INSOSPETTABILI, COME IL… VIDEO

COCAINA TRA I CANALI DI VENEZIA

Roberta Brunetti per “Il Gazzettino

 

BLITZ ANTI DROGA A VENEZIA 2

Spacciatori insospettabili, come il trasportatore acqueo. Impegnato, con la sua barca, a rifornire di frutta e verdura i mercati di Venezia. Che in realtà, con la scusa di trasportare una cassa di pomodori o di zucchine, trovava il modo di consegnare anche le confezioni di cocaina.

 

La rotella di un meccanismo ben congegnato, di un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga, con un vertice, un livello intermedio e una serie di pusher-consumatori, che era in grado di piazzare, ogni mese, fino a due chili di polvere bianca ai tanti clienti della città lagunare, ma non solo.

 

BLITZ ANTI DROGA A VENEZIA 1

Il gruppo smerciava coca anche a Mestre e dintorni, arrivando fino a Treviso. Ieri all’alba sono scattati gli arresti: 12 le persone finite in carcere, una agli arresti domiciliari. Tutti albanesi, ma ben radicati in città, residenti per lo più tra Mestre e Marghera. Tre, per il momento, sono sfuggiti alla cattura. Probabilmente sono tornati in Albania.

 

I TRE LIVELLI

Oltre un centinaio gli agenti delle Squadre mobili del Veneto impegnati ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari, Massimo Vicinanza, su richiesta della Procura distrettuale antimafia, con il pm Alessia Tavarnesi e il procuratore capo Bruno Cherchi a coordinare le indagini.

 

BLITZ ANTI DROGA DELLA POLIZIA A VENEZIA

Un’operazione antidroga frutto di un anno di lavoro della Squadra mobile di Venezia, che partendo dalla denuncia di un consumatore è risalita, via, via, ai vari livelli dell’organizzazione criminale. «Una bella operazione, di sostanza» si è complimentato, ieri, alla conferenza stampa, il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto. «Abbiamo raccolto importanti indizi di colpevolezza» ha tenuto a sottolineare il capo della Squadra mobile, Giorgio Di Munno.

 

Il consumatore che ha innescato l’inchiesta - un trentenne successivamente deceduto, figlio di un imprenditore lagunare del vetro - aveva denunciato di essere stato vittima di estorsioni.

 

BLITZ ANTI DROGA A VENEZIA

L’ipotesi era che dietro ai ricatti ci fosse una storia di droga non pagata. Le indagini non avevano chiarito questa vicenda, ma hanno portato i poliziotti a scoprire un mondo di traffici molto ben organizzato.

 

Con una serie di pusher di primo livello, anche italiani, spesso consumatori loro stessi, riforniti da un secondo livello di trafficanti che, a loro volta, facevano da tramite con il terzo livello che gestiva il traffico e stoccava la droga. Tra primo e secondo livello, gli insospettabili, come il trasportatore acqueo o l’operaio edile. Incensurati che si dividevano tra lavoro regolare e non. Ai vertici, invece, facce note agli inquirenti.

 

GLI ARRESTATI

venezia 1

Così ieri è tornato in carcere Kol Bushpepa, 40 anni, residente a Mestre, ritenuto il capo dell’organizzazione. Arrestato anche il suo vice, Erjon Tusha, 33 anni, che teneva i contatti con il resto del gruppo. Ai vertici, anche due suoi cugini: Erald Tusha, 32 anni, e Severijan Tusha, 29, il primo arrestato, il secondo ricercato.

 

venezia 3

Nella loro casa in via Forte Marghera stoccavano la droga. Arrestato anche un altro componente della banda che metteva a disposizione un’altra casa a Marghera, Salih Dauti, 33 anni. Cocaina custodita in terraferma, dunque, per poi essere recapitata per lo più a Venezia. Tra i clienti che spacciavano, al livello più basso, anche dei ristoratori.

 

venezia 2

Ma l’inchiesta si è concentrata più sui partecipanti del secondo e terzo livello, a loro viene contestata l’associazione a delinquere: a 9 su 16, di cui 7 arrestati. Impresa non facile, arrivare a questi vertici, che si proteggevano con un continuo cambio di schede telefoniche. «Le intercettazioni, a un certo punto, non portavano a nulla - ha raccontato Di Munno - così siamo tornati ai vecchi metodi: osservazione in strada e pedinamenti. E i risultati sono arrivati».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?