“I SOLDATI UCRAINI INIZIANO AD ARRENDERSI” – L’ESERCITO RUSSO SOSTIENE DI ESSERE SUL PUNTO DI CONQUISTARE POKROVSK, IL VILLAGGIO DEL DONBASS ASSEDIATO DA UN ANNO. KIEV SMENTISCE: “PROPAGANDA, CONTINUIAMO A COMBATTERE” – PUTIN HA SCHIERATO 170MILA SOLDATI NELLA REGIONE ORIENTALE DI DONETSK PER CONQUISTARE LA ROCCAFORTE PRIMA DELL’INVERNO – IL PENTAGONO HA DATO L’OK ALLA CONSEGNA DEI MISSILI TOMAHAWK A KIEV, MANCA L’OK DI TRUMP
Battaglia per il controllo della roccaforte di Pokrovsk
Fernando D'Aniello per l’ANSA
Si combatte a Pokrovsk, in Ucraina. Mentre Mosca tenta l'affondo definitivo per il controllo dell'importante roccaforte, le forze speciali del Gur, l'intelligence militare di Kiev, hanno lanciato una controffensiva per rompere l'assedio. E nel frattempo, a Berlino torna l'allarme droni con l'aeroporto della città paralizzato per un paio d'ore e tutti i voli sospesi.
VLADIMIR PUTIN E I DRONI RUSSI
La battaglia intorno alla città dell'Ucraina orientale infuria. I russi hanno comunicato di aver "neutralizzato" il commando delle forze ucraine e di aver sventato ulteriori "sette attacchi nemici intrapresi per sfuggire all'accerchiamento". "La controffensiva è stata sventata, iniziano ad arrendersi", ha assicurato il ministero della Difesa russo, parlando di undici soldati ucraini uccisi, tutti sbarcati da un elicottero a un chilometro da Pokrovsk.
Notizie, queste, subito bollate come "propaganda degli occupanti" da parte delle forze armate ucraine, che ribadiscono come le proprie truppe stiano tuttora operando nella città seppure in una situazione complicata: "I nostri soldati - si spiega - devono contenere la pressione di diverse migliaia di uomini, un gruppo che continua a tentare di infiltrarsi nelle zone residenziali e di interrompere le nostre vie di rifornimento. Ma continuiamo a combattere, nessun accerchiamento".
LA LENTA AVANZATA RUSSA A EST DELL UCRAINA
Intanto Kiev riferisce anche di aver colpito un oleodotto vicino Mosca, un'arteria indispensabile per il rifornimento delle truppe russe al fronte. Mentre l'Aiea si dice preoccupata dalla notizia in base alla quale sarebbe stata ulteriormente danneggiata la linea elettrica di alimentazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia.
L'avvistamento di droni non identificati sull'aeroporto berlinese Willy-Brandt è avvenuto invece venerdì sera, obbligando lo scalo a chiudere per due ore. Nonostante l'impiego dei droni sia vietato in un raggio di 1,5 chilometri dagli aeroporti, un testimone ne avrebbe avvistati alcuni poi notati anche da una pattuglia della polizia, come ha spiegato all'ANSA un portavoce dell'aeroporto.
Si tratta dell'ultimo episodio di una settimana di tensione su tutto il fianco orientale dell'Europa e della Nato con l'aviazione polacca costretta per ben due volte a intercettare aerei russi nello spazio internazionale. Poco meno di un mese fa droni erano stati avvistati per due volte a Monaco di Baviera, causando la chiusura dello scalo, la cancellazione di quasi cinquanta voli e la deviazione di tanti altri.
Si tratta di una lunga catena di eventi che sta mettendo a dura prova i nervi dei cittadini tedeschi: sono ormai decine i casi segnalati che fanno pensare ad una precisa strategia di destabilizzazione. La firma, secondo molti osservatori, sarebbe quella del presidente russo Vladimir Putin. Del resto, appena giovedì il Tribunale di Monaco ha condannato per spionaggio e tentato sabotaggio tre uomini, uno dei quali aveva anche servito per le milizie filorusse nel Donetsk.
soldato ucraino ferito a pokrovsk, regione del donetsk
Il quotidiano berlinese Tagesspiegel ha provato a scherzare sulla vicenda dei droni, ricordando come mesi fa si era sparsa la voce di un leone nelle campagne vicino la capitale, poi rivelatosi un cinghiale. Ma stavolta non c'è stato errore. Ecco perché il bilancio, non ancora definitivo, è comunque serio: un volo è stato cancellato, mentre tra i quindici e i venti sono stati deviati su altri scali. Proprio venerdì l'aeroporto per pura coincidenza festeggiava i cinque anni di apertura: dopo un'interminabile catena di ritardi ed errori, il 31 ottobre 2020 in piena pandemia il Willy-Brandt-Ber veniva inaugurato. Venerdì notte, lo scalo ha prolungato eccezionalmente l'apertura fino alle due di notte, per consentire la partenza e l'arrivo di voli che avevano subito ritardo. Sabato il traffico aereo è ripreso regolarmente.
DONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - CASA BIANCA, 17 OTTOBRE 2025 - FOTO LAPRESSE
TOMAHAWK, OK DEL PENTAGONO «L’ULTIMA PAROLA A TRUMP» A POKROVSK 170 MILA RUSSI
Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
Via libera ai missili Tomahawk dal Pentagono (ma non ancora da Trump) mentre la situazione a Pokrovsk si fa sempre più complessa. La luce verde da Washington per la vendita di missili da crociera BGM-109 Land Attack (Tlam), con una gittata di oltre 2.500 chilometri, a Kiev è confermata dalla Cnn che, citando tre funzionari americani ed europei, spiega come il dipartimento della Guerra sia giunto a questa decisione dopo aver stabilito che non ci sarà un impatto negativo sulle scorte di munizioni statunitensi.
missili a pokrovsk in ucraina 9
La decisione finale spetta ora al presidente statunitense, che potrebbe ricredersi dopo le promesse fatte al suo omologo ucraino più di un mese fa a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dopo il voltafaccia in seguito all’incontro tra i due a metà ottobre alla Casa Bianca.
La notizia emerge mentre la situazione sul fronte diventa sempre più critica per le forze ucraine. La Russia ha schierato circa 170 mila soldati nella regione orientale di Donetsk, con l’obiettivo di prendere la roccaforte di Pokrovsk prima dell’arrivo dell’inverno, dopo un assedio che dura da oltre un anno.
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MISSILE TOMAHAWK
DOVE POSSONO COLPIRE I MISSILI Tomahawk
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missili Tomahawk
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