oronzo pede uccide il barista per un gratta e vinci a milano

“IL CINESE NON SA COSA LO ASPETTA” – ORONZO PEDE, L’IMPRENDITORE 74ENNE CHE HA UCCISO NEL 2023 UN BARISTA CINESE A MILANO, ERA OSSESSIONATO DALL’IDEA CHE L’UOMO GLI AVESSE FREGATO UN “GRATTA E VINCI” FORTUNATO – PER MESI NON SI È CAPITO IL MOVENTE DELL’OMICIDIO, MA ORA CHE PEDE È MORTO, È STATO TROVATO UN FILE IN CUI RACCONTAVA LA SUA VITA E L’IDEA DI UCCIDERE PER VENDETTA – ALL’INDOMANI DELL’OMICIDIO A COLPI DI PISTOLA, IL 74ENNE SI È SPARATO IN FRONTE, MA È MORTO SUBITO...

 

Estratto dell’articolo di Andrea Siravo per www.repubblica.it

 

oronzo pede

Per anni ha maturato lentamente i suoi propositi di vendetta. Contro il barista che nella sua testa gli aveva impedito di dare una svolta alla sua vita incassando la vincita milionaria del concorso «Turista per sempre».

 

Un astio così profondo per il quale Oronzo Pede, imprenditore edile, è arrivato a uccidere la mattina del 19 dicembre 2022 il titolare del «Bar Milano», Wang Ruiming, conosciuto come “Paolo" nel quartiere popolare del Corvetto.

 

Il presunto autore dell’omicidio è morto a 74 anni nei primi giorni dello scorso novembre per le conseguenze del colpo che si era sparato in testa all’indomani dell’omicidio del barista. Un colpo non letale, forse partito accidentalmente maneggiando l’arma o esploso volontariamente in preda a una crisi di coscienza. Era rimasto comunque gravemente ferito tanto da portare il 10 giugno 2024 la pm di Milano Eugenia Bianca Maria Baj Macario a chiedere di non processare Pede - dopo l’esame di un perito - perché incapace di sostenere un eventuale giudizio.

 

turista per sempre

Anche la misura della custodia cautelare in carcere emessa il 9 marzo 2023 dal gip Luca Milani non era mai stata eseguita per le sue condizioni di salute. Che Pede potesse essere il presunto killer ci si era arrivati per le indagini della sezione Omicidi della Squadra mobile milanese. L’unica tessera che mancava per completare il puzzle dell'omicidio era quella del possibile movente. Inizialmente si era parlato di una questione economica.

 

[…]

A dare una svolta all'unico mistero rimasto poco chiaro era stato il ritrovamento nel computer del settantaquattrenne di alcuni file denominati “Presentazione della vita.doc”. Un lungo memoriale in cui Pede aveva descritto nel corso degli anni la sua infanzia, il trasferimento dal Salento a Milano e la carriera come imprenditore edile.

 

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E anche il casus belli e la preparazione dell’omicidio del barista “Paolo”. «Mi reco in un bar spostato a destra dell’ufficio sul marciapiede opposto prendo un caffè e nel pagare gli chiedo anche un biglietto gratta e vinci, torno in ufficio e dopo varie telefonate non molto belle, gratto questo biglietto visto che si trattava di un “turista per sempre”, escono due turisti, io con la mente tra le nuvole pensando come avrei potuto parare i colpi, cercare una soluzione e non essere a conoscenza di quello che avevo in mano», scrive Pede.

 

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Con il biglietto - annota - era tornato al locale dal quale lo aveva acquistato: «Chiedo al proprietario del bar “ho vinto qualcosa”, lui con un sorriso insignificante mi risponde, “Non bastano due turisti ,ma ce ne vogliono tre”, quel biglietto non so che fine abbia fatto, ne chiedo un altro questa è stata una mia superficialità a non leggere come funzionava il gioco, bastava leggere ma con la testa chissà? dove ero con tutte le problematiche che avevo vi lascio immaginare».

 

Il tempo passa e la vicenda finisce nel dimenticatoio fintanto che - ricorda Pede nel diario - «un giorno tra amici si parla del più e del meno uno degli amici dice che mi basterebbe un turista per sempre e sarei apposto e chiedo per vincere quanti ne devono uscire bastano due! A quel punto comincio a grondare di sudore».

 

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Nei mesi successivi il pensiero di essere stato fregato dal barista diventa martellante e non lo abbandona più. «12 02 2019 - torna a scrivere Pede - mi sono iscritto al poligono di tiro nazionale a Pavia dopo svariate visite mediche, sabato prossimo cominciamo a fare il corso per aver il porto d’ armi, mai più avrei pensato di arrivare a questo ma non posso farla passare liscia a quel pezzo di emme, quindi è solo questione di tempo per farmi giustizia del mal tolto, (mi ha rovinato l'esistenza e non mi do pace fino a quando non si compie l’opera)».

 

[…]

La mattina del 19 dicembre 2022 entra nel bar di via Bessarione. Attende qualche minuto prima di sparare con assoluta freddezza sette volte contro Ruiming, che cerca anche di ripararsi dietro il bancone.[…]

 

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Pede esce e raggiunge la Fiat Punto. Nessuno degli occhi elettronici della zona riprende la targa della Fiat Punto. Da una complessa analisi dei dettagli dell’auto gli investigatori, diretti all’epoca da Marco Calì e dal funzionario Domenico Balsamo, riescono a risalire a Pede […]

Con la calibro 9x21 il giorno successivo all’omicidio il settantaquattrenne si era ferito alla fronte. Per gli inquirenti potrebbe essersi trattato di un tentativo di suicidio, ma non si esclude invece un infortunio con un colpo accidentale

[…] Per la ferita Pede, residente in provincia di Milano, era stato ricoverato all’ospedale Humanitas di Rozzano dove era stato dimesso con venti giorni di prognosi.

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Era poi tornato in provincia di Lecce per la convalescenza a casa dei famigliari. Le sue condizioni si erano poi aggravate ed era seguito un nuovo ricovero. In quei giorni era previsto un nuovo intervento. E proprio in ospedale in Salento gli era stata notificata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Con investigatori, pm e giudice Pede non ha mai avuto un confronto. Dalle verifiche della Squadra mobile con l’agenzia delle dogane e dei monopoli non risulta che al Bar Milano abbia mai venduto un biglietto vincente del concorso «Turista per sempre».

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