roberto saviano

“IL CLAN DEI CASALESI NON È INVINCIBILE” – PER LE MINACCE A ROBERTO SAVIANO E A ROSARIA CAPACCHIONE LA PROCURA DI ROMA HA OTTENUTO OGGI DUE CONDANNE A CARICO DEL BOSS FRANCESCO BIDOGNETTI (UN ANNO E SEI MESI), E DEL SUO AVVOCATO MICHELE SANTONASTASO (UN ANNO E DUE MESI) SAVIANO: «15 ANNI DI VITA PERSA MA ARRIVA UN MESSAGGIO FORTE AI CLAN» - VIDEO

 

https://video.corriere.it/cronaca/condannati-boss-le-minacce-saviano-la-sentenza-dimostra-che-clan-casalesi-non-invincibile/3cef91b2-bc9a-11eb-abb7-46b8b952d96c?vclk=video3CHP%7Ccondannati-boss-le-minacce-saviano-la-sentenza-dimostra-che-clan-casalesi-non-invincibile

 

Fulvio Fiano per corriere.it

 

roberto saviano 9

 

Erano vere e credibili le minacce rivolte a Roberto Saviano e Rosaria Capacchione dagli avvocati del clan dei Casalesi, nel corso dell’appello del maxi processo Spartacus, che metteva alla sbarra tutta l’élite criminale della camorra casertana. Per quelle minacce, aggravate dal metodo mafioso, la procura di Roma ha ottenuto oggi due condanne a carico del boss Francesco Bidognetti, un anno e sei mesi, e del suo avvocato Michele Santonastaso, un anno e due mesi. Assolto invece il collega di quest’ultimo, Carmine D’Aniello che difendeva l’altro boss, Antonio Iovine «‘O Ninno».

 

 

rosaria capacchione

«Ci sono voluti tredici anni per concludere questo processo molto delicato, che ha raccontato come un clan ha cercato di intimidire, isolare e fermare il racconto del suo potere. La sentenza mi ridà speranza ma non mi restituisce gli anni sotto scorta. Sono contento anche per Rosaria Capacchione, sono stati anni feroci sotto attacco da tanti. È la dimostrazione che i clan non sono invincibili»: ha commentato Saviano emozionato all’uscita dall’aula e poi in un video pubblicato sul sito del Corriere della Sera. Lo stesso scrittore aveva definito nella sua testimonianza quel proclama: «un atto storico da cui non si torna più indietro ».

 

roberto saviano 14

E come ha ricordato nella sua memoria l’avvocato Antonio Nobile che lo assiste, obbiettivo di quel irrituale documento «erano magistrati, intellettuali e giornalisti, che venivano espressamente individuati quali responsabili della rovina prossima ventura del clan dei Casalesi, coincidente con la conferma in appello delle 5 pesantissime condanne inflitte in primo grado poiché ne mettevano in risalto la dimensione ultraprovinciale, nazionale ed internazionale, circostanza quest’ultima da ritenersi particolarmente invisa ai capi del clan »

 

 

 

rosaria capacchione

Col boss Bidognetti, capo di una delle quattro famiglie nel cartello camorrista, recluso in regime di carcere duro, l’avvocato Santonastaso lesse un documento che sembrò subito diverso nel suo significato rispetto al senso letterale delle parole. Una richiesta di ricusazione della Corte che si sarebbe fatta influenzare dal libro «Gomorra» di Roberto Saviano e dagli articoli della giornalista del «Mattino», Rosaria Capacchione. Che oggi commenta: «Chi ascoltò in aula quelle frasi non ebbe dubbi sul loro significato, conoscendo il linguaggio del clan, il contesto e il clima in cui venivano pronunciate. Se ne accorse subito il pg Galgano che lanciò l’allarme e non ha avuto dubbi la Dda di Napoli che ha condotto le indagini. L’unico punto da capire era solo quello di dimostrare tutto questo in aula e oggi, anche se la sentenza mi lascia quasi indifferente, è stato stabilito un principio. Da 13anni, due mesi e 11 giorni la mia vita è stata invece stravolta, non è più mia. Avevo 48 anni e senza la notorietà avuta da Gomorra io sarei morta. Posso dire che mi ha salvato la vita».

roberto saviano 8

 

 

 

Era il 13 marzo del 2008 e i pm della Dda di Napoli interpretarono quell’intervento come un proclama di minacce indirizzate allo scrittore, alla cronista e ai pm che condussero le indagini, Raffaele Cantone e Federico Cafiero De Raho. Saviano viveva già sotto scorta e nei giorni successivi la protezione fu assegnata anche a Capacchione. Questo processo è una sorta di «riedizione» di quello già tenutosi a Napoli e concluso con un anno di condanna a Santonastaso e l’assoluzione di Bidognetti e e D’Aniello, prima che la corte d’Appello dichiarasse la propria incompetenza territoriale per la presenza dei magistrati Cantone e De Raho, inviando gli atti a Roma: «Non si può pensare che l’avvocato dei camorristi possa prendere un’iniziativa personale senza interloquire con i capi. Se così fosse davvero non abbiamo capito niente della camorra», commentò allora Saviano. Il pm capitolino Alberto Galanti ha riassunto nella sua requisitoria:

FRANCESCO BIDOGNETTI

 

«Rosaria Capacchione è stata una spina nel fianco dei clan dei Casalesi e Roberto Saviano con il suo libro ‘Gomorra’ ha acceso i fari sulla provincia di Caserta: questo per una consorteria mafiosa è un colpo al cuore. Entrambi erano da considerare nemici giurati del clan dei Casalesi». Come parte civile erano presenti la Federazione Nazionale della Stampa, rappresentata dall’avvocato Giulio Vasaturo, e l’Ordine dei giornalisti della Campania.

roberto saviano 3roberto saviano 13roberto saviano 11

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?