nicola savino carlo conti

“IL DOPOFESTIVAL LO FARÀ NICOLA SAVINO” – CARLO CONTI SE NE SBATTE DEL FLOP SU RAI2 DI “FREEZE” CONDOTTO DA SAVINO E GLI AFFIDA NON SOLO LA NOTTE SANREMESE, MA ANCHE QUATTRO PUNTATE DI “TALE E QUALE SHOW” A GENNAIO – E SUI CANTANTI ANNUNCIA: “HO 40 CANZONI BUONE, SONO TROPPE. FOSSE PER ME FAREI UN FESTIVAL DI UN MESE E MEZZO. NOVEMBRE È IL MESE PIÙ DIFFICILE, MI SVEGLIO DI NOTTE CON I RITORNELLI IN TESTA. È IL MOMENTO IN CUI INIZI A DIRE ‘QUESTA CANZONE SÌ, QUESTA NO’ E…”

Da www.adnkronos.com

 

nicola savino carlo conti

"Il DopoFestival lo farà Nicola Savino, che presenterà anche le quattro puntate di 'Tale e Quale show' a gennaio". Lo ha annunciato il conduttore e direttore artistico di Sanremo 2026, Carlo Conti dal palco del Festival dello Spettacolo di 'Tv Sorrisi e Canzoni' al Superstudio Più di Milano.

 

Quanti saranno i concorrenti di Sanremo 2026

Saranno davvero 26 i concorrenti a Sanremo 2026? “Un paio di pagine in più su ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ le terrei” ha detto Conti, replicando al direttore, Aldo Vitali, che gli chiedeva se rispetterà il regolamento sui 26 artisti in gara o se deve lasciare libere delle pagine in più sul suo giornale che ogni anno dedica una pagina a ciascun cantante.

 

“Lo schema dell’anno scorso ha funzionato e non vedo perché cambiarlo - ha sottolineato -. Ogni anno è un discorso a sé, non si devono fare confronti con l’anno prima, è una proposta, e l’importante è che funzioni. Poi può capitare di fare un punto in più o in meno di share, dipende da molti fattori”. Conti ha inoltre confermato le date della kermesse, dal 24 al 28 febbraio, “perché prima ci sono le Olimpiadi di Milano Cortina”.

nicola savino carlo conti

 

Carlo Conti: "Per ora 40 canzoni buone, novembre mese più difficile"

“Per ora ho tre gironi, Paradiso, Purgatorio e Inferno: alcune canzoni non possono rientrare tra le scelte per vari motivi - ha detto Carlo Conti -. Ce ne saranno 40 buone di canzoni, sono troppe. Fosse per me farei un Festival di Sanremo che dura un mese e mezzo”. “Nel primo Sanremo avevo messo la regola dei 3 minuti ma nessuno l’ha rispettata” ha poi osservato.

olly vince il festival di sanremo 2025

 

E al direttore di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ che gli chiedeva anticipazioni sui 26 artisti in gara, Conti ha replicato: “Non lo so, questo mese, fino a fine novembre, quando lo comunicherò, è il momento più difficile e importante perché inizi a dire ‘questo sì e questo no’, per completare il bouquet di fiori e capire quali colori e sapori ci stanno. Sento molto questa responsabilità e una volta fatto questo, non dico che il Festival è finito ma quasi”.

 

nicola savino carlo conti

Per quanto riguarda la scelta delle canzoni “io abitualmente ho la fortuna, nonostante abbia superato i 60 anni, di mettere la testa sul cuscino e addormentarmi. Faccio tutta una tirata fino alle 7. Ma in questo mese mi sveglio la notte perché mi viene in mente un ritornello. Sanremo ora è una grande vetrina, dove devi mettere i gioielli migliori, come una gioielleria in Montenapoleone”.

 

Il direttore artistico di Sanremo ha ricordato, poi, come il 2017 fu “uno spartiacque” che rappresentò la vecchia generazione e il nuovo pop con Gabbani che vinse. Ma anche negli anni “Irama, Mahmood e Serena Brancale a Sanremo Giovani. Fu un momento fortunato per la musica”.

 

olly vince sanremo

Quindi ha ammesso di non lasciarsi influenzare dai numeri degli artisti su Spotify o altre piattaforme: “Io vado ancora con l’orecchio radiofonico - conclude -. È lo stesso fiuto che ha avuto anche Amadeus in quanto veniamo fuori entrambi dallo stesso mondo. La Rai ha avuto intuizione ad affidarci la direzione artistica e lo stesso ha fatto quando la diede a suo tempo al più grande di tutti, Pippo Baudo. Ancora oggi facciamo il festival come ce lo ha insegnato lui”.

nicola savino carlo conticarlo conti edoardo bovenicola savinonicola savino carlo conti

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…