raggi roma pioggia

“IN AMERICA C’E’ IRMA, QUI C’E’ VIRGINIA” – QUARTIERI AL BUIO, TOMBINI OSTRUITI, BUCHE COME PISCINE E TRAFFICO IN TILT (CON VIALE DELLA MOSCHEA E VIA GARIBALDI CHIUSE DA MESI SENZA MOTIVO): SI SCATENA LA RABBIA DEI ROMANI CONTRO LA RAGGI – IL VIDEO DEL CASSONETTO CHE PRENDE IL LARGO DAVANTI AL COLOSSEO METAFORA DELLA CAPITALE ALLA DERIVA…

 

Maria Corbi per “la Stampa”

 

RAGGI OMBRELLORAGGI OMBRELLO

Roma: 100 giorni che non pioveva, 100 millimetri di acqua caduta, 100 interventi dei vigili del fuoco. E anche chi non crede al significato esoterico dei numeri ha dovuto constatare l' apocalisse, la rivelazione, ancora una volta, che a Roma basta un temporale un po' più deciso del solito a bloccare tutto.

 

E «the day after» si contano i danni in una capitale ferita, con quartieri ancora senza elettricità, mezzi pubblici in affanno, buche ormai diventate piscine e crateri che si aprono sull' asfalto provato dalla mancanza di manutenzione. Insomma un disastro sulla pelle dei cittadini che raccontano il loro incubo. Luigi , vive a San Giovanni e solo dopo venti ore ha rivisto la luce. «Nel frattempo ho dovuto buttare tutto il contenuto del freezer».

 

CASSONETTO COLOSSEOCASSONETTO COLOSSEO

Racconta della faticosa rincorsa dei tecnici dell' Acea: «Bisognerebbe chiamare il numero verde, peccato che lo si possa fare solo da un numero fisso e quando va via la corrente la linea telefonica che corre sulla fibra non funziona. Il numero per i cellulari invece non era raggiungibile.

 

E quando sono riuscito a mettermi in contatto con la centrale operativa mi hanno sgridato. L' unica cosa che volevano sapere da me era come avevo avuto quel numero». Ancora più incredibile accorgersi che per risolvere il disagio bastava sbloccare l' interruttore centrale della zona. E sono tante le persone che sono rimaste non solo al buio ma anche isolate causa linea telefonica in fibra. Marisol ha 84 anni ed è ancora scossa: «Mi sono ritrovata a casa senza luce e senza telefono. Ho il telefonino ma non potevo ricaricarlo».

ROMA TEMPORALEROMA TEMPORALE

 

Insomma, nessuna quiete dopo la tempesta. Solo caos. Ieri mattina il piazzale di Cinecittà, senza semafori, era presidiato da 15 pattuglie dei vigili urbani. Sottopassi in diverse zone della città impraticabili e traffico in tilt come sulla Tiburtina, all' altezza di via del Tecnopolo e a lungotevere in Sassia. Chiusa per allagamento via Tor Bella Monaca. Disagi enormi nella zona sud, all' Infernetto, che come al solito si è trasformato in una enorme piscina.

 

Adelaide Lisarelli sottolinea che da due anni «non vengono a pulire le strade». «Da quando se ne è andato Marino». Stessa situazione dall' altra parte della Cristoforo Colombo, a Casal Palocco. Una situazione «da evacuazione» dicono gli abitanti.

CASSONETTO COLOSSEOCASSONETTO COLOSSEO

Gente che cerca disperatamente di svuotare i garage con le pompe. Molte le strade impraticabili, con buche profonde. «Il nostro è un quartiere abbandonato», dice Adelaide. Ma non è la sola a pensarla così. La sindaca Raggi dice che «i nubifragi purtroppo iniziano a essere sempre più frequenti, indice di un cambiamento climatico in atto». Ma molti sono adirati.

 

Dalla parte opposta di Roma, a nord, ai Parioli, c' è chi da mesi vive il disagio delle piogge. «Abito in via Giacinta Pezzana e per tornare a casa devo fare un giro enorme» dice Alessandro. «Da mesi ormai viale della Moschea è chiusa per l' asfalto sconnesso, pieno di buche che la pioggia di domenica ha scavato ancora di più. Ho visto tante persone che cercavano di stasare i tombini che nessuno pulisce. Assurdo. A Miami hanno l' uragano Irma, a Roma abbiamo l' uragano Virginia».

ROMA TEMPORALEROMA TEMPORALE

 

 

2 - IL «VALZER» DEL CASSONETTO ALLA DERIVA NELLA CAPITALE

Massimiliano Parente per “il Giornale”

 

«Scusi, sa a che ora passa il cassonetto?». Insomma, mentre a Miami ci si preoccupa di gestire un uragano che viaggia a trecento chilometri all' ora, nella capitale d' Italia, si sa, bastano due gocce di pioggia ed è subito un disastro di proporzioni inimmaginabili: strade allagate, metropolitane bloccate, appelli a non uscire di casa neppure fosse arrivato Godzilla, e non funziona più niente.

 

Tranne i cassonetti della spazzatura. Infatti, in un video diventato virale, un cassonetto prende il largo da solo e si fa un bel giro intorno al Colosseo, sembra quasi vivo, spinto placidamente dal fiume d' acqua in cui si è trasformata via dei Fori Imperiali. Saranno pure fori imperiali, ma l' acqua li inonda che è una meraviglia, qualche turista penserà che sia il Tevere.

 

In rete gira anche una parodia, con la musica de I pirati dei caraibi, perché ormai i romani sono pronti a ridere di tutto (per non piangere). Insomma, ma che ce frega, ma che ce importa, se l' oste al vino c' ha messo l' acqua.

Ora sull' acqua l' oste ci ha messo i cassonetti.

 

ROMA PIOGGIAROMA PIOGGIA

E pensare che Virginia Raggi twittava, due anni fa: «Domani piove, gonfiate i gommoni!». Spiritosa, oggi che scrivi? Domani piove, prendete i cassonetti? Perché no? Visto come navigano bene, potrebbero diventare un nuovo mezzo di locomozione comunale, perfettamente in linea con la filosofia della «decrescita felice» propugnata dal Movimento Cinque stelle (al cui movimento ha aderito spontaneamente il cassonetto).

 

ROMA PONTE MILVIOROMA PONTE MILVIO

Anche perché muoversi a Roma con la pioggia è più difficile che fendere i ghiacci dell' Antartide con un coltellino svizzero: i taxi non si trovano, in auto scordatevelo perché è pieno di vigili che vi fanno deviare nella direzione opposta rispetto a dove volete andare (ieri, per accompagnare mia figlia a scuola, ci ho messo due ore perché ho preso la macchina, non sapevo ancora del cassonetto), nelle metro ci piove dentro e quindi meglio chiuderle (i buchi sono troppi), e a piedi, per quanto vicini, bisogna stare attenti (le buche sono troppe, sebbene chiuderle sia il facile tormentone di ogni candidato sindaco in campagna elettorale).

 

E dunque, ben venga il cassonetto, sia anzi eretto a simbolo della Capitale, sia sostituito al Milite Ignoto il Cassonetto Ignoto, e Sorrentino giri un seguito de La grande bellezza: La grande monnezza. Io finalmente ho capito perché l' azienda che gestisce i rifiuti a Roma si chiama Ama, perché ti ama a tal punto da sostituirsi ai trasporti, se non sai come andare ti offre un' alternativa.

 

ROMA PONTE MILVIOROMA PONTE MILVIO

Quindi non tutti i mali vengono per nuocere, è la perfetta soluzione per i grillini, spero che Virginia Raggi colga l' occasione: il cassonetto acquatico è ecologico, non produce Co2, non consuma energia, va da solo come neppure i più avanzati progetti di auto guidate dal satellite, e al contrario dei taxi se ne trova sempre uno: basta montarci dentro e partire, poi dove va va (peggio di come non vai con gli altri mezzi non sarà). Stando attenti che non ci sia dentro a frugare uno zingaro (cosa frequente), nel caso bussare e chiedere gentilmente se vi dà uno strappo. Adesso scusate ma devo andare, sta passando il prossimo cassonetto, non vorrei perderlo.

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VIALE DELLA MOSCHEAVIALE DELLA MOSCHEAraggiraggi

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