PUTIN CI PENETRA, L’EUROPA CHE FA? – IN BELGIO IERI SERA È SCATTATO UN NUOVO ALLARME DRONI. A CAUSA DI UNA SERIE DI AVVISTAMENTI DI VELIVOLI NON IDENTIFICATI, PER DIVERSE ORE SONO STATI CHIUSI GLI AEROPORTI DI BRUXELLES E DI LIEGI. E IL TRAFFICO AEREO NEL PAESE È STATO BLOCCATO – TENSIONE ALTISSIMA TRA IL PERSONALE DI SICUREZZA NEGLI SCALI AEREI E MILITARI IN ASSETTO DA BATTAGLIA – IL GOVERNO BELGA PUNTA IL DITO CONTRO LA RUSSIA E LANCIA L’ALLARME: “È UN AVVERTIMENTO ALLA UE”…
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”
AEROPORTO DI BRUXELLES - DIVIETO DI DRONI
Nuovo allarme-droni ieri sera a Bruxelles e in tutto il Belgio. Per diverse ore sono stati chiusi gli aeroporti della capitale belga e di Liegi. E anche tutto il traffico aereo è stato bloccato. Con un saliscendi di tensioni e preoccupazioni. Dopo le 21 l’allarme è stato superato e tutto è tornato alla normalità. Ma solo per un’ora, perché poi, dopo un nuovo avvistamento, il traffico è stato nuovamente fermato dopo le 22.
[…] Il primo avvistamento infatti è stato intercettato proprio nello scalo di Zaventem, il principale del Belgio. Intorno alle 18 è scattato il primo campanello d’allarme. Tanto che è stato attivato un servizio di controllo di tutti i passeggeri in arrivo. Lunghe code in uscita e passaggio obbligatorio dei bagagli al metal detector.
VLADIMIR PUTIN E I DRONI RUSSI
Una misura mai adottata in precedenza, simile alla sospensione dell’accordo di Schengen sulla libera circolazione. Tensione altissima tra il personale di sicurezza e militari in assetto da battaglia. Il sospetto che il drone fosse accompagnato da un rischio attentato era piuttosto intenso […]
Poco prima delle 20, allora, l’attività è stata sospesa e i voli sono stati dirottati in un primo momento verso Liegi. «Decisione presa – ha detto un portavoce - per motivi di sicurezza». Poco dopo, tuttavia, altri droni hanno sorvolato anche quest’ultimo scalo. Che è stato a sua volta chiuso. Gli aerei a quel punto sono stati dirottati fuori dal Belgio, a Colonia (Germania) e a Maastricht (Olanda).
Dopo le 21 tutto è sembrato tornare alla normalità. Ma una nuova incursione ha riguardato la base militare Kleine-Brogel, nella regione belga del Limburgo. Che già nei giorni scorsi era stata oggetto dell’attenzione di droni che secondo il governo belga erano di provenienza russa. Un elicottero della polizia ha scortato i droni.
La contemporaneità di quanto è accaduto nei due scali principali del Belgio e nella base militare ha fatto pensare che si trattasse di un’azione coordinata e voluta. E ovviamente la responsabilità viene attribuita a Mosca. Anche perché non viene considerato un caso che adesso sia entrata proprio Bruxelles nel mirino. Per l’esecutivo belga, si tratta di un modo per tenere sotto pressione l’intera Unione europea. […]


