colombia cliniche clandestine

RI-TOCCO MORTALE – FALSI MEDICI E CENTRI CLANDESTINI: IN COLOMBIA NELLE CLINICHE DEI NARCOS SI MUORE PER UNA LIPOSUZIONE O PER UN INTERVENTO AL SENO: 35 MORTI NEL 2017- LA DENUNCIA DI UNA TESTIMONE: "HO VISTO INIETTARE OLIO DA CUCINA NEI GLUTEI" (E NELLE TETTE CI METTONO SALE E PEPE?)

Filippo Femia per la Stampa

COLOMBIA CLINICHE

 

A 35 anni Gladys Gallego voleva dimagrire. Dopo tante esitazioni aveva deciso di farsi una liposuzione. Ma qualcosa è andato storto. È morta a settembre durante l' operazione a Cali, Sud-Ovest della Colombia. Il suo nome è l' ultimo nella lunga lista di vittime della chirurgia estetica: 35 nel 2017 in tutto il Paese, nove nella sola Cali.

 

La città, capitale colombiana della salsa, è l' Eldorado del «turismo estetico». Da ogni angolo arrivano donne, ma anche uomini, per ritocchi più o meno invasivi che fanno della Colombia il decimo Paese al mondo per interventi estetici, il quinto per plastica al seno e liposuzione. Un totale di 350 mila operazioni all' anno, 958 al giorno, con un incremento del 70% nell' ultimo decennio.

 

«Qui c' è una pressione socio-culturale per aderire agli stereotipi di bellezza proposti da pubblicità e mondo dello spettacolo», spiega il dottor Ernesto Barbosa, segretario della Società colombiana di chirurgia estetica. Per gli esperti pesa anche l' eredità della «narcoestetica». Durante gli anni di Pablo Escobar, le giovani che affollavano i festini dei narcos facevano massiccio uso del bisturi. Ancora oggi molte giovani sono disposte a tutto pur di ottenere quelle curve esagerate e ostentate, diventate modello di bellezza. Niente di più semplice, in un Paese pieno di strutture clandestine. Cliniche-garage, le chiamano.

 

Si celano dietro insegne di centri estetici o parrucchieri.

CLINICHE CLANDESTINE

All' interno chirurghi improvvisati operano senza scrupoli. E a prezzi stracciati. «Un intervento al seno di solito costa 12 milioni di pesos (3400 euro), in questi posti possono bastarne due (570 euro)», spiega il dottor Barbosa.

 

L' operazione più richiesta è l' aumento dei glutei, in cui spesso vengono iniettate sostanze scadenti. «Ho visto usare anche olio da cucina», racconta Pamela, trans di 35 anni che porta sul corpo le cicatrici di una clinica-garage. «È un' autentica "epidemia" - dice Barbosa - Quei materiali possono causare deformazioni, infezioni o alterazioni nervose. E morte per embolia, nei casi più gravi».

 

Il giro d' affari delle cliniche clandestine è alimentato da decine di reclutatrici. Donne dai corpi perfetti che frequentano palestre e spa consigliando (dietro lauta commissione) il bisturi miracoloso di tale dottore. Ma i pericoli arrivano anche dalle cliniche legali, come quella in cui è morta Gladys Gallego.

 

CHIRURGIA ESTETICA 3

«La maggior parte, specie le più lussuose, vengono usate dai narcotrafficanti per riciclare il denaro sporco», spiega un cronista che chiede di restare anonimo. «Molte di queste in Europa non otterrebbero la licenza. Non eseguono esami preventivi e non hanno strumentazioni adeguate per le emergenze, anche una banale trasfusione. In Colombia manca una legislazione adeguata» racconta la giornalista Lorena Beltran. Nell' estate del 2016 è apparsa sulla prima pagina di «El Espectador» in uno scatto choc: mezza nuda con i seni sfregiati da vistose cicatrici. «Il dottore che mi ha operato non aveva le competenze necessarie, nonostante tutti i diplomi sulla parete. Mi ha rovinato il corpo per sempre», racconta.

 

Quello delle lauree express è un altro fenomeno preoccupante della Colombia. Decine di dottori frequentano corsi di pochi giorni all' estero (quasi sempre in Brasile) e si fanno riconoscere il titolo per operare in Colombia.

 

Lorena Beltran, con altre vittime, ha da tempo firmato una proposta di legge per una «chirurgia estetica sicura», che prevede una stretta sui requisiti per le cliniche e un aumento delle pene per i medici fuorilegge. «Ma è ferma in Parlamento a causa delle lobby che la vogliono far naufragare. Finché non avremo una legge seria, ci saranno altre Gladys Gallego», dice amara.

VITTIME CHIRURGIA ESTETICA COLOMBIACHIRURGIA ESTETICA

 

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...

elly schlein giorgia meloni beppe sala ignazio la russa maurizio lupi marcello viola

DAGOREPORT - NESSUNO VUOLE LE DIMISSIONI DI BEPPE SALA: DA SINISTRA A DESTRA, NESSUN PARTITO HA PRONTO UN CANDIDATO E TRA POCHI MESI A MILANO COMINCIANO LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA – MA SALA VUOLE MANIFESTARE ALL'OPINIONE PUBBLICA UNO SCATTO DI DIGNITÀ, UN GRIDO DI ONESTÀ, UNA REAZIONE D'ORGOGLIO CHE NON LO FACCIA SEMBRARE  ''LU CIUCCIO 'MIEZZO A LI SUONI'' - L’UNICO A CHIEDERE IL PASSO INDIETRO DEL SINDACO È IGNAZIO LA RUSSA, CHE INVECE UN CANDIDATO CE L’HA ECCOME: MAURIZIO LUPI. METTENDO SOTTO LA SUA ALA IL PARTITO DI LUPI, "NOI MODERATI", ‘GNAZIO SOGNA IL FILOTTO: CONQUISTARE SUBITO IL COMUNE DI MILANO E NEL 2028 LA REGIONE LOMBARDIA – MOLTO DELL’INCHIESTA SULL’URBANISTICA DIPENDERÀ DALLA DECISIONE DEL GIP, PREVISTA PER MERCOLEDI': SE IL GIUDICE NON ACCOGLIERÀ LE RICHIESTE DEI PM (CARCERE O DOMICILIARI PER GLI INDAGATI), LA BUFERA PERDERÀ FORZA. VICEVERSA…