
"KLAUS DAVI SEI UN RICCHIONE DI MERDA, TI PIACCIONO I CAZZI NEL CULO" - LE MINACCE DELLE 'NDRINE NEI CONFRONTI DEL GIORNALISTA "COLPEVOLE" DI SCRIVERE DEL CLAN BARRECA - DAVI HA RICEVUTO PER TRE ANNI, DAL 2021 AL 2024, I MESSAGGI MINATORI DI PAOLO LABATE, NIPOTE DEL PENTITO DI ‘NDRANGHETA FILIPPO BARRECA: "FATTI I CAZZI TUOI, NON I CAZZI DEGLI ALTRI", “CORNUTO GAY DI MERDA”, “INFAME”, “SCRIVI SOLO CAZZATE" - PAOLO LABATE È STATO ARRESTATO PER IL TENTATO OMICIDIO DI MASSIMILIANO SINISI...
LE MINACCE DI PAOLO LABATE NEI CONFRONTI DI KLAUS DAVI
'NDRANGHETA: TENTATO OMICIDIO A REGGIO CALABRIA, INSULTI E MINACCE DEL CLAN A KLAUS DAVI PER LE SUE INCHIESTE
(Adnkronos) - I suoi articoli dedicati al clan Barreca, tra i più blasonati nella storia della 'Ndrangheta, al giovane boss presunto killer di un 52 enne a Reggio Calabria scampato per miracolo a un'esecuzione mafiosa nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2024, proprio non gli andavano giù. Paolo Labate, arrestato il 10 ottobre 2025 insieme a Filippo Labate e Umberto Rogolino con l'accusa del tentato omicidio di Massimiliano Sinisi, bersagliò per tre anni il giornalista Klaus Davi con vocali e sms offensivi e minacciosi.
Nell'ordinanza del Gip di Reggio Calabria viene esplicitamente sottolineata "l'indole violenta e aggressiva di Labate Paolo, fomentata di continuo dagli amici e dai conoscenti dello stesso, nonché l'orgoglio mostrato dall'indagato per essere riuscito a creare un clima di omertà nel proprio condominio". Per tre anni, dal 22 giugno 2021 al 5 agosto 2024, Klaus Davi fu oggetto delle minacce del rampollo del clan reggino, nipote del pentito di 'Ndrangheta Filippo Barreca. Già a suo tempo il giornalista rese noti alcuni vocali offensivi ricevuti dal giovane Labate.
Agli atti dell'ordinanza ci sono anche altri epiteti molto offensivi nei riguardi del giornalista e della sua attività giornalistica in televisione, in particolare riferimenti alla sua collaborazione con programmi di grande ascolto su Canale 5 come "Pomeriggio Cinque".
"Il Labate iniziò a scrivermi nel giugno 2021 - svela Klaus Davi che ha conservato vocali e chat - avevo scoperto che suo nonno, lo storico boss Filippo Barreca, aveva partecipato a un matrimonio gay a Milano e avevo dedicato molti articoli alla sua famiglia e alle frizioni familiari", spiega il giornalista.
"Sono stato destinatario per anni di numerose minacce tramite messaggi e vocali pesantemente aggressivi e omofobi ma non avrei mai pensato che avrebbe fatto quello che poi hanno svelato le indagini", conclude Davi.
‘NDRANGHETA A REGGIO CALABRIA, GLI INSULTI OMOFOBI DEL CLAN A KLAUS DAVI PER LE SUE INCHIESTE
I suoi articoli dedicati al clan Barreca, tra i più blasonati nella storia della ‘Ndrangheta, al giovane boss presunto killer di un 52enne a Reggio Calabria scampato per miracolo a un’esecuzione mafiosa nella notte tra il 14 e il 15 luglio 2024, proprio non gli andavano giù.
Paolo Labate, arrestato il 10 ottobre 2025 insieme a Filippo Labate e Umberto Rogolino con l’accusa del tentato omicidio di Massimiliano Sinisi, bersagliò per tre anni il giornalista Klaus Davi con vocali e sms offensivi e minacciosi.
Nell’ordinanza del gip di Reggio Calabria viene esplicitamente sottolineata l’indole violenta e aggressiva di Paolo Labate: “Le conversazioni che precedono evidenziano l’indole violenta e aggressiva di Labate Paolo, fomentata di continuo dagli amici e dai conoscenti dello stesso, nonché l’orgoglio mostrato dall’indagato per essere riuscito a creare un clima di omertà nel proprio condominio”.
Per tre anni, dal 22 giugno 2021 al 5 agosto 2024, Klaus Davi fu oggetto delle minacce del rampollo del clan reggino, nipote del pentito di ‘Ndrangheta Filippo Barreca. Già a suo tempo il giornalista rese noti alcuni vocali offensivi ricevuti dal giovane Labate: “Klaus Davi sei un ricchione di merda, ti piacciono i c.. nel c…”, “Shabbat ‘sta minchia pezzo di f…”.
Ma il ragazzo non si limitava agli audio e bersagliò Davi con una serie di messaggi – non contenuti nell’ordinanza ma conservati dal giornalista – più che eloquenti nella chat social: “Fatti i c… tuoi, non i c… degli altri”, in riferimento al nonno Filippo Barreca: “Mio nonno si sta facendo il carcere senza rompere le palle a nessuno… Siete consapevole delle tragedie che fate”, “Vai a fare p… che questo puoi fare come lavoro”, “Cornuto gay di merda”, “Infame”, “Scrivi solo cazzate”, “Cornutazzo”, “Ma quante cazzate scrivi…”.
“Il Labate iniziò a scrivermi nel giugno 2021 – svela Klaus Davi, che ha conservato vocali e chat – avevo scoperto che suo nonno, lo storico boss Filippo Barreca, aveva partecipato a un matrimonio gay a Milano e avevo dedicato molti articoli alla sua famiglia e alle frizioni familiari“, spiega il giornalista. “Sono stato destinatario per anni di numerose minacce tramite messaggi e vocali pesantemente aggressivi e omofobi ma non avrei mai pensato che avrebbe fatto quello che poi hanno svelato le indagini”, conclude Davi.