allarme siccita - fiume po

SIAMO CON L’ACQUA ALLA GOLA – IL PO ORMAI È RIDOTTO A UN RIGAGNOLO E IN PIANURA PADANA È ALLARME ROSSO PER LA SICCITÀ – LE REGIONI PROVANO A MUOVERSI PER REAGIRE: INTANTO CHIEDERANNO LO STATO DI EMERGENZA, MA SONO GIÀ PRONTE AL RAZIONAMENTO DELL’ACQUA E AL DIVIETO DI RIEMPIMENTO DELLE PISCINE. ANCHE PERCHÉ IL METEO PER LE PROSSIME SETTIMANE È TUTT’ALTRO CHE INCORAGGIANTE…

Riccardo Bruno per il “Corriere della Sera”

ALLARME SICCITA - FIUME PO

 

Non c'è scampo per chi vuole sfuggire al caldo. Sabato scorso, alle due del pomeriggio, sul Col Major, poco sotto la vetta del Monte Bianco, la colonnina è salita a 10,4 gradi.

Considerando che eravamo a quota 4.750 metri, è facile capire la portata dell'ondata bollente che sta investendo tutta l'Italia e non solo.

 

Il dato più allarmante è che ormai da diverse settimane le temperature rimangono sopra la media e in più arrivano dopo un inverno mite e poco piovoso, soprattutto al Nord. Il risultato è una condizione di siccità che si trascina da mesi e fa temere il peggio.

 

siccita tevere

Razionamenti

Per questo le Regioni hanno rotto gli indugi e si stanno muovendo rapidamente, intanto per chiedere lo stato di emergenza (il Lazio ha annunciato che domani decreterà quello di calamità), ma anche per uniformare le decisioni su tutto il proprio territorio.

 

Le ipotesi a cui si sta lavorando riguardano nell'immediato la riduzione dello spreco, con il razionamento fino allo stop dell'erogazione durante la notte, dando priorità all'uso per fabbisogni primari (ad esempio vietando di riempire le piscine).

 

fiume po secco 9

Sono provvedimenti che già in molti Comuni sono stati presi. Almeno in una decina in Piemonte, dove da giorni si ricorre alle autobotti e alle chiusure notturne della distribuzione. E ancora nelle province di Savona e di Imperia, o a Tesimo, in Alto Adige, dove il sindaco ha disposto che l'acqua si possa «usare per bere e fare la doccia» ma non per innaffiare i giardini.

 

Laghi e il Po

fiume po secco 7

La situazione è particolarmente difficile in circa 145 centri del Novarese e dell'Ossolano, ma anche in provincia di Bergamo e nell'Appennino Parmense. E lungo tutta la Pianura Padana. «Il Po è un rigagnolo, quelli che venivano chiamati fiumi ora li chiamo torrenti» è l'amara considerazione di Alessandro Folli, presidente lombardo dell'Anbi (l'Associazione nazionale bonifiche irrigazioni e miglioramenti fondiari). Sul Delta, il cuneo salino (l'acqua del mare che risale lungo il fiume) è arrivato a raggiungere i 21 chilometri.

 

A Pontelagoscuro, nel Ferrarese, la portata è scesa a 180 metri cubi al secondo, cifra più consona a un piccolo corso d'acqua che non al Grande fiume. I laghi del Nord Italia non stanno meglio: quello Maggiore ha un riempimento al 20%, quello di Como al 18% con un livello di meno 9 centimetri rispetto allo zero idrometrico.

 

siccita a venezia

Non è ancora in emergenza il lago di Garda, con un riempimento al 60%, mentre il lago di Bracciano, nel Lazio, è a meno 25 centimetri rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Desertificazione L'ultimo bollettino dell'Osservatorio siccità del Cnr, pubblicato il 10 giugno, mostra gli effetti soprattutto sul settore agricolo, con oltre il 40% dei terreni irrigui interessato da siccità severa o estrema nel medio e lungo periodo (ultimi sei mesi/un anno). Con una fascia di popolazione esposta a queste condizioni limite che è raddoppiata passando dal 14 al 30%.

 

Proprio sabato scorso, Copernicus, il servizio dell'Unione europea che effettua il monitoraggio del territorio, ha rilevato in Sardegna il record della temperatura del suolo con ben 51 gradi.

 

Mentre l'Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) avverte su un altro rischio, quello della desertificazione. «Interessa già un quarto del suolo italiano, ma la situazione può peggiorare a causa della siccità, soprattutto se persiste» ha spiegato Francesca Assennato, coordinatrice dell'Area monitoraggio integrato suolo e territorio dell'istituto.

siccita 9

 

Altra conseguenza non trascurabile sono gli incendi, triplicati dall'inizio dell'anno rispetto alla media storica secondo uno studio della Coldiretti.

 

La guerra dell'acqua

L'acqua è poca, e chi ne ha un po' di più se la tiene stretta. Appena è stata ventilata l'ipotesi di aiutare il Po ricorrendo al Garda, la Comunità del lago, presieduta dalla ministra Mariastella Gelmini, ha subito protestato. Netto rifiuto anche del presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavévaz, alla richiesta del collega piemontese Alberto Cirio ha risposto che «anche noi abbiamo gravi criticità».

siccita lago di bracciano 8

 

Le previsioni

Il meteo delle prossime settimane non incoraggia. Isolati temporali, anche a partire da oggi, soprattutto sull'arco alpino, non cambieranno il quadro generale. «Al momento, per i prossimi 10-15 giorni, non sono previste variazioni significative - spiega Mattia Gussoni, meteorologo del sito iLMeteo.it -. Perdurerà la presenza dell'anticiclone africano che staziona di fatto da inizio maggio, con temperature fino a 6/7 gradi oltre le medie climatiche di riferimento; questo si tradurrà verosimilmente in nuove ondate di caldo con punte massime verso i 38-40 gradi sulle pianure del Nord, nelle zone interne della Puglia e delle due isole maggiori».

 

siccita'fiume po secco 8

Non si può ancora prevedere con certezza cosa accadrà dopo, ma meglio non contare troppo sul clima. Aggiunge il meteorologo: «La tendenza a livello europeo è che la situazione rimanga immutata, anche a luglio e agosto con valori sopra la media del periodo».

siccita 1siccita 2siccita 4

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…