matteo messina denaro andrea bonafede

L’ALTER EGO DI MESSINA DENARO HA INIZIATO A PARLARE – ANDREA BONAFEDE, IL GEOMETRA 59ENNE CHE HA PRESTATO LA SUA IDENTITÀ AL BOSS, HA AMMESSO DI AVER RICEVUTO DALL’EX LATITANTE 15MILA EURO PER L'ACQUISTO DELLA CASA A CAMPOBELLO DI MAZARA – IL CASO DEL MEDICO ALFONSO TUMBARELLO, GIÀ CANDIDATO ALLE REGIONALI CON CUFFARO, CHE FIRMAVA LE RICETTE PER IL BOSS E PER IL PRESTANOME. PER GLI INVESTIGATORI, IL DOTTORE “NON POTEVA NON SAPERE DEL GIOCO SPORCO”

1 – GIÀ PENTITO IL PRESTANOME: «LA CASA DOVE ERA NASCOSTO COMPRATA CON I SUOI SOLDI»

Estratto dell’articolo di Riccardo Lo Verso per “Il Messaggero”

 

LA CARTA DI IDENTITA FALSA DI ANDREA BONAFEDE AKA MATTEO MESSINA DENARO

[…] Andrea Bonafede, l'uomo che al latitante ha prestato la propria identità. Ha fatto delle ammissioni ai magistrati. […]  Hanno vissuto fianco a fianco nelle piccole e grandi faccende quotidiane, nella salute e nella malattia. Significa che c'è molto di più della sola carta d'identità con le sue generalità da geometra con la quale il latitante ha fatto accesso in cliniche e ospedali per curarsi.

 

la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 2

[…] messo alle strette dal procuratore Maurizio de Lucia e dell'aggiunto Paolo Guido della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, ha confessato di conoscere da tempo l'ormai ex latitante.  È vero, ha detto, la casa di vicolo San Vito è a lui intestata (fatto che non poteva negare), ma ha aggiunto una circostanza che complica la sua posizione. I soldi per comprarla glieli ha dati Matteo Messina Denaro. Sono circa 15 mila euro con cui lo scorso maggio, in concomitanza con il secondo intervento chirurgico eseguito alla clinica La Maddalena di Palermo, è stata perfezionata la compravendita. Questo conferma che il latitante ha comunque disponibilità di soldi in contanti.

 

la casa di andrea bonafede, alias matteo messina denaro 3

[…] Basta scorrere i reati che gli vengono contestati per capire che non è stato un semplice uomo di fiducia. Oltre alla procurata inosservanza di pena pluriaggravata (e cioè la pioggia di ergastoli definitivi che macchiano in maniera indelebile la fedina penale di Messina Denaro), al geometra di 59 anni viene contestata l'associazione mafiosa.

 

La sua conoscenza con Messina Denaro risale al periodo della giovinezza, ma è di recente che i loro rapporti si sono rinsaldati per fare uno scatto di qualità. La carta d'identità era valida per altri tre anni con scadenza il 23 ottobre del 2026. […]

 

Nella casa di Campobello di Mazara è stato trovato uno scatolone con una sfilza di referti di esami specialistici e di laboratorio che non riguardano solo le gravi patologie epatiche per cui è stato prima operato e poi sottoposto alla chemioterapia. Ad esempio, ci sono i documenti per i suoi cronici problemi alla vista. Nessun medico si è accorto di nulla? Gli investigatori non ci credono, tanto che sarebbe già stato iscritto nel registro degli indagati un oncologo trapanese. […]

 

 

2 – TUMBARELLO, IL MEDICO-POLITICO FIRMAVA LE RICETTE PER IL BOSS

Estratto da “Il Messaggero”

 

alfonso tumbarello

Due pazienti con lo stesso nome. Strano, ma vero. Uno era Matteo Messina Denaro, l'altro Andrea Bonafede, che al padrino trapanese ha prestato l'identità. Per anni hanno frequentato entrambi lo studio di Alfonso Tumbarello, 70 anni, molto noto a Campobello di Mazara per la sua lunga attività di medico di base e pneumologo, e per l'impegno politico.

 

«Non poteva non sapere del gioco sporco», dicono gli investigatori che ora gli contestano il reato di procurata inosservanza di pena aggravata dal metodo mafioso. La pena sono gli ergastoli a cui finora Messina Denaro era sfuggito.

 

Andrea Bonafede, quello vero, era un assistito del medico.

IDENTIKIT DI MATTEO MESSINA DENARO

Lo è stato per anni. Ad un certo punto gli è subentrato Matteo Messina Denaro. Tumbarello non si è reso conto di avere a che fare con il più ricercato fra i ricercati? Di sicuro, dicono gli investigatori, non si è fatto troppe domande per quei due pazienti uguali e diversi. E così avrebbe ricevuto il padrino corleonese nel suo studio, gli avrebbe suggerito di sottoporsi ad accertamenti e prescritto farmaci. Non una, ma diverse volte. Troppe per ritenere occasionale il loro rapporto.

 

Quando Messina Denaro si è ammalato in maniera più grave gli ha suggerito le mosse necessarie per affrontare il cancro. Nel suo studio di via Giuseppe Garibaldi ieri le serrande erano abbassate. I carabinieri lo hanno perquisito. Stessa cosa davanti alla casa di via Marsala, dove c'era il cognato che ne ha giustificato il comportamento: «Non poteva sapere chi fosse quell'uomo che si spacciava per Andrea Bonafede».

 

arresto matteo messina denaro

[…] Dottore con la passione per la politica. Si era candidato nel 2011 a sindaco di Campobello Di Mazara, appoggiato dal Popolo delle Libertà. Raccolse il 7,55% dei voti, meglio della lista che portava il suo nome, ma lontano da ciò che serviva per l'elezione. Nel 2006 ci aveva provato alle Regionali nella lista collegata a Per la Sicilia Cuffaro Presidente di Totò Cuffaro, attuale commissario regionale della Dc, condannato a 7 anni di carcere (scontati) per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. Andò male anche quella volta. […]

MATTEO MESSINA DENARO DOPO L ARRESTO il covo di matteo messina denaro a campobello di mazara 3il covo di matteo messina denaro a campobello di mazara 2

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...