vladimir putin e valerij gergiev julija navalnaja

BACCHETTA SPORCA – LA VEDOVA DEL DISSIDENTE RUSSO NAVALNY, JULIJA NAVALNAJA, LANCIA UN APPELLO PER IMPEDIRE CHE IL DIRETTORE D'ORCHESTRA PUTINIANO, VALERY GERGIEV, SI ESIBISCA IL 27 LUGLIO ALLA REGGIA DI CASERTA, IN UN EVENTO FINANZIATO DALLA REGIONE CAMPANIA: “GERGIEV NON È SOLO UN CARO AMICO E UN SOSTENITORE DI PUTIN. MA ANCHE UN PROMOTORE DELLA POLITICA CRIMINALE DI PUTIN, SUO COMPLICE E FIANCHEGGIATORE” – “QUALSIASI TENTATIVO DI CHIUDERE UN OCCHIO SU CHI SIA GERGIEV È IPOCRISIA. ALLORA IL FESTIVAL DOVREBBE CHIAMARSI ‘UN'ESTATE DA IPOCRITI’” – VIDEO

 

Estratto del testo di Julija Navalnaja pubblicato da “la Repubblica”

 

vladimir putin e Valerij Gergiev

Una splendida serata estiva in Italia. La Reggia di Caserta. Un concerto di musica sinfonica. Un modo meraviglioso per fuggire dalle preoccupazioni e dalle ansie quotidiane che affliggono il mondo. E mi sento persino un po' in colpa a turbare questo idillio. Ma sono semplicemente obbligata a dirlo: c'è un grosso problema con il festival "Un'estate da Re" del 2025.

 

Perché alla manifestazione è stato invitato Valerij Gergiev, il famoso direttore d'orchestra russo. E un caro amico di Vladimir Putin. Non solo un amico. E non solo un sostenitore. Ma anche un promotore della politica criminale di Putin, suo complice e fiancheggiatore.

 

Yulia Navalnaya - appello per le elezioni in Russia

Fin dall'inizio dell'invasione su vasta scala in Ucraina la società e il governo in Italia hanno assunto l'unica posizione corretta nei confronti di Putin: condannare e rinnegare il suo regime, i suoi crimini, la sua guerra. Voglio fare appello agli italiani: siate coerenti.

 

[…]  Com'è possibile che nell'estate del 2025, tre anni dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, Valerij Gergiev, complice di Putin e persona inclusa nelle liste delle sanzioni di diversi Paesi, sia stato improvvisamente invitato in Italia per partecipare a un festival?

 

Sì, il maestro Gergiev è un direttore d'orchestra eccellente. Ma, come sappiamo dalla storia, i grandi artisti possono essere nell'elenco dei cattivi e non esitare a coprire con la loro reputazione regimi crudeli e disumani.

 

Valery Gergiev

Gergiev è proprio uno di questi. E voglio cogliere l'opportunità offertami da Repubblica per raccontare al pubblico italiano il Gergiev che non conosce. Non il celebre direttore d'orchestra, ma il lacchè di Putin, il cantore della dittatura di Putin e della guerra scatenata da Putin.

 

Gergiev e Putin sono amici intimi. Per molti anni il maestro ha sostenuto le politiche di Putin con un fervore degno delle più nobili cause. Nel 2012 non solo ha appoggiato pubblicamente il ritorno illegale di Putin alla presidenza per un terzo mandato, ma era anche uno dei suoi uomini di fiducia e si è unito alla sua campagna elettorale.

 

Vladimir putin e Valery Gergiev

In Russia era già iniziata una repressione politica su larga scala, ma Gergiev non ne era affatto turbato. Nel 2014 ha sostenuto pubblicamente e a gran voce l'annessione illegale della Crimea. […]

 

Nel 2016 Gergiev ha tenuto un concerto di propaganda sulle rovine della storica Palmira, in Siria, dove le truppe di Putin avevano contribuito a mantenere al potere il dittatore Bashar al-Assad. Prima dell'esibizione dell'orchestra, nel corso dell'evento, fu persino trasmesso un discorso di Putin.

 

alexei navalny

Credo fermamente che a Caserta non si intenda ripetere questo "atto di grande arte". Durante le cosiddette elezioni presidenziali del 2018 da cui mio marito, il leader dell'opposizione russa e il più famoso nemico di Putin, Aleksej Navalnyj, è stato illegalmente escluso, Gergiev è tornato a essere un consigliere di Putin e lo ha attivamente sostenuto.

 

Ma l'amore di lunga data di Gergiev per Putin non è l'ennesimo esempio di un artista ingenuo e lontano dalla politica che cade inconsapevolmente vittima del fascino del dittatore. Gergiev sa perfettamente che cosa sta facendo, con chi condivide la sua popolarità e reputazione, e fa pagare caro i suoi servizi. È un complice consapevole e attivo del regime di Putin, basato su potere illimitato, corruzione, illegalità e repressione politica.

 

Valery Gergiev

Nel 2022 la Fondazione anticorruzione fondata da mio marito Aleksej Navalnyj ha pubblicato un'inchiesta intitolata "Il direttore d'orchestra della guerra di Putin". In essa abbiamo mostrato nel dettaglio come per diversi anni Gergiev abbia utilizzato per scopi personali gli ingenti fondi provenienti da una fondazione benefica a lui intitolata.

 

[…]

 

Valerij Gergiev non è solo un semplice compagno di strada del regime dittatoriale: ne è diventato parte integrante. Proprio per questo motivo non ha mai condannato Putin per l'invasione dell'Ucraina: questo non è forse sufficiente per non invitarlo mai più ai festival musicali internazionali?

 

Grazie al suo talento e alla sua fama, Gergiev potrebbe facilmente rompere con il regime criminale di Putin. Le migliori orchestre e i migliori teatri del mondo sarebbero lieti di offrirgli i mezzi e le condizioni per una libera creatività. Ma Gergiev non ha bisogno di libertà creativa; l'ha barattata in cambio del sostegno a un sanguinario dittatore.

 

putin gergiev

In qualità di "ambasciatore culturale" di Putin, Gergiev attua la politica russa del soft power. Al momento uno dei suoi obiettivi è normalizzare la guerra e il regime di Putin. Tipo: "Beh, sì, è in corso una guerra in un qualche posto lontano, negli ultimi tre anni e mezzo tutti noi ci siamo abituati, è forse un motivo per rinunciare alla bella musica?", (oltre che al petrolio a basso costo e alle mazzette di denaro contante con cui gli amici di Putin sono pronti a pagare yacht e palazzi).

 

L'obiettivo di questa "politica di normalizzazione" è far uscire il regime di Putin dall'isolamento, liberare Putin e il suo entourage dalla responsabilità dei loro crimini. Per la guerra in Ucraina. Per l'omicidio di mio marito. Per le centinaia di migliaia di prigionieri politici che si trovano nelle carceri russe in questo momento.

 

yulia navalnaya al parlamento europeo 3

Per le vite spezzate di milioni di persone in Russia e Ucraina. E in questo contesto il concerto di Caserta è un primo assaggio, un pallone-sonda. Ma è molto importante: non è un caso che tutti i media di propaganda del Cremlino oggi facciano a gara per elogiare la dirigenza della Regione Campania per aver invitato l'amico di Putin a esibirsi a "Un'estate da Re".

 

Perdonatemi, ma se nel 2025 il Cremlino è contento di voi, allora state sicuramente sbagliando qualcosa. Qualsiasi tentativo di chiudere un occhio su chi sia Valerij Gergiev al di fuori della sua attività di direttore d'orchestra e di fingere che questo sia semplicemente un evento culturale in cui non c'è politica, che lui sia semplicemente un grande artista, è ipocrisia.

 

Putin Gergiev Nikolsky

Allora il festival dovrebbe chiamarsi onestamente "Un'estate da Ipocriti": perché essere timidi? Oppure bisognerebbe indicare direttamente su tutti i manifesti il nome del "Re" per il quale quest'estate i concerti di Gergiev in Italia saranno una piacevole notizia.

yulia navalnaya al parlamento europeo 9

Il suo nome è Vladimir Putin.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”