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“SEMPLIFICARE LA SITUAZIONE A GAZA PER GIUSTIFICARE LA STRAGE DI CIVILI O PER RENDERLA MOTIVO DI UNA LEZIONE DI MORALE È FRANCAMENTE TROPPO” - L'ARCIVESCOVO VINCENZO PAGLIA, PRESIDENTE EMERITO DELLA PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA, ALIMENTA LA FAIDA TRA ISRAELE E LO STATO VATICANO DOPO CHE PAPA LEONE HA AVALLATO OGNI PAROLA DI PIETRO PAROLIN CHE AVEVA PARLATO DI "CARNEFICINA" A GAZA - UN CLIMA ROVENTE PROPRIO MENTRE VIENE ANNUNCIATO IL PRIMO VIAGGIO EPISCOPALE DI PREVOST IN TURCHIA E LIBANO…

1. ISRAELE CONTRO PAROLIN «MINA LA PACE» MA IL PAPA LO DIFENDE «È LA LINEA DEL VATICANO»

Estratto dell’articolo di Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”

 

LEONE XIV ROBERT FRANCIS PREVOST E ACCANTO A LUI IL CARDINALE PIETRO PAROLIN

Quando Leone XIV esce da Villa Barberini per fare ritorno nel pomeriggio a Roma, già immagina cosa gli chiederanno i giornalisti davanti alla residenza di Castel Gandolfo.

 

[…] sono anche passate poche ore da quando l’ambasciata israeliana presso la Santa Sede, ieri mattina, ha diffuso una nota che esordiva così: «La recente intervista al cardinale Parolin, sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo».

bambini a gaza

 

Israele contesta in particolare «l’equivalenza morale» e «l’applicazione del termine “massacro” sia all’attacco genocida di Hamas del 7 ottobre sia al legittimo diritto di Israele all’autodifesa». Papa Prevost ha l’aria serena, la mano sfiora la croce pettorale, però osserva asciutto: «Preferisco non commentare ma il cardinale ha espresso molto bene l’opinione della Santa Sede in questo senso».

BENJAMIN NETANYAHU MEME

 

Il tono dell’ambasciata segnala una nuova tensione tra Israele e il Vaticano, peraltro ricorrente negli ultimi due anni. Già l’anno scorso aveva definito «deplorevole» una frase di Parolin sulla «carneficina» a Gaza, salvo precisare che l’inglese «regrettable» si sarebbe potuto tradurre con «sfortunata».

 

[…] Chiarita la questione Parolin, Leone XIV richiama il 7 ottobre: «Sono stati due anni molto dolorosi. In questo atto terroristico sono morte milleduecento persone. Bisogna pensare a quanto odio c’è nel mondo e cominciare da noi stessi a porci la domanda: perché esiste, cosa possiamo fare?». Poi aggiunge: «In due anni, si parla di 67 mila palestinesi uccisi. È una cosa che fa pensare di quanto male e violenza è capace l’uomo. Bisogna ridurre l’odio, tornare alla capacità di dialogare e cercare soluzioni di pace».

bambini a gaza

 

[…]

 

2. ISRAELE CONTRO IL VATICANO “ MINATI GLI SFORZI DI PACE” IL PAPA: PAROLIN HA RAGIONE

Estratto dell’articolo di Giacomo Galeazzi per “la Stampa”

 

Israele accusa il Segretario di Stato della Santa Sede di «minare gli sforzi di pace e la lotta all'antisemitismo, trascurando il rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi», Leone XIV ribatte che il cardinale Pietro Parolin, nel colloquio di lunedì con i media vaticani, «ha espresso l'opinione della Santa Sede».

PIETRO PAROLIN - ROBERT FRANCIS PREVOST

 

Ad innescare, nel momento più delicato, un'inusuale disputa diplomatica nel pieno della trattativa per Gaza è stata l'ambasciata israeliana presso la Santa Sede. «L'intervista al cardinale Parolin, sebbene sicuramente ben intenzionata, rischia di minare gli sforzi per porre fine alla guerra a Gaza e contrastare il crescente antisemitismo».

 

In particolare «si concentra sulla critica a Israele, trascurando il continuo rifiuto di Hamas di rilasciare gli ostaggi o di porre fine alla violenza». Inoltre, sostiene la rappresentanza Oltretevere dello Stato Ebraico «ciò che più preoccupa è l'uso problematico dell'equivalenza morale laddove non è pertinente».

gaza

Sotto accusa «l'applicazione del termine "massacro" sia all'attacco genocida di Hamas del 7 ottobre sia al legittimo diritto di Israele all'autodifesa».

 

E «non esiste equivalenza morale tra uno Stato democratico che protegge i propri cittadini e un'organizzazione terroristica intenzionata a ucciderli. Ci auguriamo che le dichiarazioni future riflettano questa importante distinzione», conclude. Poche ore dopo, a Castel Gandolfo, il Pontefice ha ricordato l'attacco in Israele di due anni fa e le vittime nella Striscia di Gaza.

 

[…]

Il Pontefice ha condannato sia il terrorismo che i recenti episodi di antisemitismo, ribadendo il messaggio di pace del Vangelo […]

Mentre viene annunciato il suo primo viaggio in una zona geopolitica così sotto tensione (Turchia e Libano a fine novembre), il Papa ha invitato tutti i fedeli a continuare a pregare per la fine di questo sanguinoso conflitto e ha assicurato l'impegno della Chiesa a promuovere dialogo e riconciliazione. […]

altan netanyahu

 

3. COSÌ IL FATTORE RELIGIOSO NEL PIANO TRUMP HA ACCESO LA DISPUTA TRA EBREI E CRISTIANI

Estratto dell’articolo di Giacomo Galeazzi per “la Stampa”

 

[…] L'improvvisa tensione tra Israele e Santa Sede viene analizzata in Curia come il segnale di una partita più ampia sullo scacchiere internazionale. Afferma a La Stampa l'arcivescovo Vincenzo Paglia, infaticabile tessitore del dialogo tra credenti: «A non poter essere equiparate sono piuttosto l'uccisione di donne e bambini innocenti e la lotta al terrorismo.

 

Non si può lasciar correre il fatto che i civili morti sotto le bombe o di fame siano un effetto collaterale. Per la cultura umanistica ogni persona ha una dignità assoluta ed è inaccettabile confondere il piano strettamente di contrasto al terrorismo (che è ovviamente del tutto legittimo) con la strage di innocenti. Leone XIV ha detto più volte un inattaccabile no alle punizioni collettive e alla rimozione forzata di un popolo dalla sua terra. Senza una patria non si è più un popolo».

 

VINCENZO PAGLIA

Prosegue il presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita: «La situazione nella Striscia è complessa ma semplificarla per giustificare la strage di civili o per renderla motivo di una lezione di morale è francamente troppo».

Aggiunge l'arcivescovo: «È fuori discussione il diritto di Israele di combattere il terrorismo ma ciò non giustifica che vengano continuamente uccise persone che non hanno responsabilità alcuna».

 

BENJAMIN NETANYAHU

Lo storico Carlo Felice Casula è il promotore del premio internazionale per la pace e il dialogo (intitolato all'ex ministro degli Esteri vaticano Achille Silvestrini) che è appena stato assegnato a padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia, e alle suore di Gaza. Spiega il professor Casula: «Quanto accaduto nelle ultime ore è il segno del fastidio dello Stato di Israele per il fatto indiscutibile che la Santa Sede guarda al di là degli aspetti politici e delle valutazioni di opportunità, E cioè guarda alla realtà come fanno sul campo il patriarca latino di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, i francescani della Custodia di Terra Santa e lo stesso padre Romanelli.

 

VINCENZO PAGLIA

La realtà richiamata nell'intervista dal cardinale Parolin è sotto gli occhi di tutti e si sostanzia di azioni militari che si succedono senza tregua provocando decine di migliaia di vittime civili». Evidenzia lo storico: «Assistiamo sgomenti e con senso di impotenza al massacro che prosegue anche in questi giorni di negoziati. Il rilancio del dialogo tra le religioni fa parte di quel piano di Donald Trump che è adesso in discussione nei tavoli in cui si decidono il futuro di Gaza e gli equilibri del Medio Oriente.

 

bambini a gaza

La Santa Sede è però attenta alla convivenza tra i credenti delle religioni del Libro». Inoltre, precisa Casula, «si oppone sul terreno diplomatico e culturale all'antisemitismo e, dal Concilio Vaticano II in poi, combatte anche qualsiasi forma di residuo antigiudaismo». E «i morti, per la Santa Sede come per l'intera cristianità, sono tutti uguali. Non esistono vittime di serie A e altre di serie B».

 

[…]

 

gaza

L'influsso dell'inserimento tra i punti del piano Trump del «fattore-religione» fa da sfondo al «tentativo di Israele di negare ai cristiani il ruolo di costruttori di ponti in Terra Santa», dice lo storico.

[…]

la torre mushtaha a gaza 4gaza

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