covid sicilia

L'ISOLA DEL COVID - IN SICILIA IL VIRUS GALOPPA RISPETTO AL RESTO D'ITALIA: UCCIDE QUATTRO VOLTE IN PIÙ IN CONFRONTO ALLA MEDIA NAZIONALE, TANTO CHE SONO GIÀ SCATTATE MISURE DA ZONA GIALLA - COLPA DEL FLUSSO TURISTICO, MA SOPRATTUTTO DELLA VACCINAZIONE A RILENTO: I NON IMMUNIZZATI SONO IL 36% DELLA POPOLAZIONE E INFATTI SUI 102 RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA IL 24 AGOSTO, 78 NON AVEVANO NEANCHE UNA DOSE...

Diodato Pirone per www.ilmessaggero.it

 

turisti palermo 2

In Italia ci sono almeno tre epidemie: quella dei vaccinati, modesta, quella dei non vaccinati, virulenta, quella della Sicilia, temibile. L'Isola ha meno di 5 milioni di abitanti pari all'8% circa di tutti gli italiani ma ormai da una decina di giorni, ogni giorno, produce una quantità di nuovi contagi che oscilla fra il 18 e il 25% dei dati di tutta la nazione.

 

Il fenomeno ha sicuramente molte cause fra le quali un flusso turistico (per fortuna) rilevante. Ma l'enorme molla che sta spingendo senza sosta il contagio e la dipingerà di giallo probabilmente da lunedì (con alcuni comuni già in arancione) è sotto gli occhi di tutti: l'enorme numero di non vaccinati.

 

Covid sicilia

LA DIFFERENZA

Una cifra spicca su tutte: in Italia a ieri mattina la percentuale di popolazione senza neanche una dose di vaccino era pari al 29,3%, la stessa percentuale in Sicilia era del 36,3%.

 

La differenza del 7% è modesta solo in apparenza perché in realtà vuol dire che i vaccinati siciliani sono il 25% in meno di quelli della media nazionale. Nell'Isola, infatti, sono state somministrate 115 dosi ogni 100 abitanti contro i 128 della media nazionale. E la distanza si fa abissale con Regioni come il Molise, la Lombardia, la Puglia o il Lazio che hanno già somministrato da 135 a 132 dosi ogni 100 residenti.

 

turisti palermo

I risultati di questo ritardo sono gravissimi. Nell'ultima settimana in Sicilia per ogni milione di abitanti sono stati registrati 18 decessi da Covid contro i 4 della media italiana. Ancora: i ricoveri ospedalieri sono stati 25 (sempre per milione di abitanti) contro i 6 registrati in tutt'Italia. Infine gli ingressi in terapia intensiva sono stati 12 contro i 3 registrati a livello nazionale.

 

IL RISULTATO

Questo vuol dire una cosa sola: il Sars CoV-2 nella versione della variante Delta in Sicilia uccide o colpisce gravemente almeno quattro volte di più che in tutt'Italia.

 

Nello Musumeci

Sono numeri che la Regione Sicilia conosce perfettamente e infatti nei giorni scorsi la giunta guidata da Nello Musumeci ha varato con una ordinanza di porre in una sorta di zona gialla de facto circa 500.000 cittadini residenti in 53 comuni e di spedire direttamente in zona arancione (con ristoranti e bar chiusi) i residenti di due grandi comuni come Niscemi e Barrafranca.

 

Nei 53 Comuni indicati dall'ordinanza è ritornato l'obbligo di portare la mascherina all'aperto e nei ristoranti si può mangiare in pochi al tavolo con restrizioni anche per i banchetti.

 

terapie intensive

Fra i Comuni colpiti ci sono città popolose come Gela che conta 71.000 residenti. Ma anche Licata, Porto Empedocle, Capaci, Pantelleria, Augusta, Noto, Piazza Armerina, Castellammare e Pachino. Si tratta dei Comuni siciliani con un livello di vaccinazione ancora più basso di quello medio regionale.

 

Lo stesso Musumeci nei giorni scorsi, dopo aver lanciato l'ennesimo appello ai concittadini a correre agli hub vaccinali, ha sfornato numeri drammatici sugli effetti delle poche vaccinazioni.

 

terapie intensive

LA TENDENZA

Sui 102 ricoverati in terapia intensiva lo scorso 24 agosto ben 78 non erano vaccinati neanche con una dose. E la tendenza non cambia per i degenti che erano quel giorno 729, 552 senza neanche una dose.

 

«Appelli, iniziative speciali, open day, testimonianze di esperti, di chi di Covid è malato o di chi è guarito - ha detto Musumeci rivolgendosi ai siciliani - tutte le strade abbiamo percorso in questi mesi per far sì che i siciliani si vaccinassero. Rinnovo l'appello a tutti i siciliani. Noi continueremo a fare di tutto, ma anche i cittadini facciano la loro parte».

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)