“LA DIFESA E’ SEMPRE LEGITTIMA” – GIORGIA MELONI ESULTA DOPO CHE LA PROCURA DI ROVIGO NON HA INDAGATO IL 70ENNE CHE HA SPARATO CONTRO I LADRI FERENDO UNO DEGLI INTRUSI CHE ERANO ENTRATI NELLA SUA VILLETTA E AVEVANO CERCATO DI COLPIRLO CON UN CACCIAVITE (ERA IL SECONDO TENTATIVO DI FURTO) - SALVINI RIVENDICA LE NORME VOLUTE DALLA LEGA SULL'ATTENUAZIONE DELL'ECCESSO DI LEGITTIMA DIFESA: “NORME A TUTELA DEI CITTADINI PER BENE” - ATTENZIONE PERO' PERCHE' IL PENSIONATO "HA SPARATO, MIRANDO A PARTI NON VITALI E FERENDO L'AGGRESSORE CON UN'ARMA REGOLARMENTE DENUNCIATA" E LA "CONDOTTA È STATA TENUTA PER DIFENDERSI". SI PARLA DI UN CASO MOLTO SPECIFICO. E LA LETTURA DATA DAI PM CERTO NON INNEGGIA ALLA GIUSTIZIA FAI DA TE...
Rosario Di Raimondo per “la Repubblica” - Estratti
rovigo - la polizia fuori dalla villa in cui un pensionato ha sparato ai ladri
Secondo la procura di Rovigo ha sparato per legittima difesa. Ha aperto il fuoco contro i ladri che nel tardo pomeriggio di lunedì, quando fuori era già buio, si sono intrufolati nella villetta dove vive con la moglie. Uno di loro — il volto coperto da un passamontagna — avrebbe cercato di colpirlo con un cacciavite.
E l'uomo, un settantenne, ha reagito premendo il grilletto e ferendolo. Ma non è indagato perché nessun «eccesso» gli viene imputato dai pm sulla base di una modifica legislativa voluta e adesso rivendicata dalla destra. Così persino la premier Giorgia Meloni commenta il caso ed esulta per la scelta dei magistrati: «La difesa è sempre legittima».
«Non capite? Ho paura che tornino a vendicarsi», dice l'anziano a chi gli chiede di ricordare quei minuti. Non era la prima volta, riportano i giornali locali, che subiva un'irruzione nella sua villetta di Grignano Polesine, frazione di tremila abitanti di Rovigo. Secondo le ricostruzioni di pm e polizia, lunedì, verso le 18,30, un gruppo forse di tre persone col volto coperto sarebbe entrato dalla finestra dell'abitazione. È scattato l'allarme, il pensionato ha scoperto gli intrusi.
Alla reazione del proprietario, uno dei ladri avrebbe quindi tirato fuori un cacciavite. Così il settantenne ha sparato.
I ladri sono riusciti a scappare e le ricerche per trovarli sono in corso. Uno della banda è rimasto ferito, come dimostrano le tracce di sangue isolate in casa durante il sopralluogo degli agenti. Di cacciavite, inoltre, ne sono stati trovati due. La procura indaga per tentata rapina contro ignoti. E sul registro degli indagati non c'è, appunto, il nome dell'uomo che ha aperto il fuoco. La procuratrice Manuela Fasolato spiega il perché.
rovigo - la polizia fuori dalla villa in cui un pensionato ha sparato ai ladri
Il pensionato «ha sparato, mirando a parti non vitali e ferendo l'aggressore con un'arma regolarmente denunciata». Una «condotta tenuta per difendersi» dallo sconosciuto in passamontagna che «stava cercando di colpirlo con un cacciavite nonostante fosse scattato l'allarme» e il settantenne «avesse già avvisato ad alta voce che era armato».
Tutto ciò «rientra nel perimetro della legittima difesa». In particolare, nel rinnovato articolo 52 del codice penale, per il quale «non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta». Un caso insomma specifico. E una lettura, quella dei pm, che certo non inneggia alla giustizia fai da te.
Ma per la destra è una vittoria.
«La difesa è sempre legittima», approva la presidente del Consiglio, stesso concetto ripetuto dal vicepremier Matteo Salvini, che rivendica le norme volute dalla Lega sull'attenuazione dell'eccesso di legittima difesa: «Norme — secondo il leghista — a tutela dei cittadini per bene». «Chi difende se stesso, la propria casa o la collettività deve sapere che lo Stato è dalla sua parte», aggiunge il senatore della Lega e sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari.
matteo salvini in senato per l'approvazione della legge sulla legittima difesa 5
meloni salvini
