gabriele marchetti

“LA MIA VITA DISTRUTTA DA UN GIOCO” – IL CALVARIO DI GABRIELE MARCHETTI, 56ENNE RIMASTO TETRAPLEGICO DOPO LA CADUTA ALLA PROVA DEI CILINDRONI DI “CIAO DARWIN”: ERA IL 2019, E DOPO LE OPERAZIONI ALL'UMBERTO I PER EVITARE DI RESTARE INTUBATO E PER SCONGIURARE IL DETERIORAMENTO DEI MUSCOLI, CI HA MESSO UN ANNO PER TORNARE A CASA – MARCHETTI HA SPIEGATO AGLI INQUIRENTI DI AVER SVOLTO LA PROVA SENZA ESSERE STATO ADDESTRATO NÉ AVVISATO DEI RISCHI: E LA PROCURA ORA…

Giulio De Santis per il "Corriere della Sera - Edizione Roma"

 

gabriele marchetti

«La mia vita distrutta da un gioco». È la riflessione amara che Gabriele Marchetti, 56 anni, si lascia scappare a 25 mesi dal giorno in cui, partecipando alla trasmissione di Canale 5 «Ciao Darwin», è scivolato sui rulli durante il gioco «genodrome». Parole che si aggiungono al racconto fornito agli inquirenti nei giorni successivi al drammatico incidente che l' ha reso tetraplegico.

 

In sostanza Marchetti avrebbe spiegato agli inquirenti di aver svolto una prova senza essere stato addestrato né avvisato dei rischi che avrebbe corso.

CIAO DARWIN

In questo intervallo, tra la tragedia e la decisione della Procura di indagare quattro dirigenti, c' è la storia del travaglio di un uomo, di sua moglie Sabrina e di suo figlio Simone che lottano insieme ogni giorno attaccandosi con tutte le forze a una vita che per ognuno non sarà più quella di un tempo. Prima le operazioni all' Umberto I per evitare di restare intubato, poi altri interventi per scongiurare il deterioramento dei muscoli.

 

Oltre un anno Marchetti ha impiegato prima di tornare a casa. Dove, a prendersi cura di lui, ci sono la moglie e il figlio. E un infermiere specializzato che tre, quattro volte a settimana lo visita a domicilio. La vita di Marchetti, prima del maledetto incidente, era stata scandita dai tempi del lavoro in una società ittica. Fatica e sudore. Tanto impegno.

GABRIELE MARCHETTI, IL CONCORRENTE DI CIAO DARWIN CHE RISCHIA LA PARALISI

 

Queste le fondamenta su cui quest' omone ha basato la sua esistenza. Che ora si appoggia alla certezza dell' amore familiare.

Il giorno in cui il dolore ha fatto irruzione con violenza nella vita della famiglia Marchetti è il 17 aprile del 2019, quando Gabriele si reca negli studi della trasmissione «Ciao Darwin» per partecipare al gioco «genodrome». La prova è chiamata dei «cilindroni» e prevede di saltare da un rullo all' altro.

 

Per renderla «difficoltosa» per ciascun concorrente, sottolinea il pm Alessia Miele, nell' imputazione contro quattro dirigenti tv, la struttura viene «resa scivolosa». Marchetti inizia a saltare, ma quasi subito perde l' equilibrio, scivola e l' impatto sul fondo della vasca, rigida e alta un metro e nove centimetri, è tremendo. Gabriele si sveglierà qualche ora dopo, in un mondo che per lui non sarà mai più lo stesso.

 

In questi giorni il pm ha chiuso l' inchiesta nei confronti di Sandro Costa e Massimo Porta, dirigenti al vertice di Reti televisive italiane, società confluita in Mediaset nonché produttrice della trasmissione: il primo è accusato di non aver valutato i rischi che avrebbe potuto correre Marchetti, mentre a Porta è contestato di non aver fornito uno specifico addestramento.

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Indagati anche Massimiliano Martinelli, dirigente della Maxima, società che ha progettato la struttura, e Giuliana Giovannotti, dirigente del gruppo Sdl 2005 che ha selezionato Marchetti.

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