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“LA NAVE È ANDATA IN BLACKOUT TOTALE POCO PRIMA DELL'IMPATTO” – L’ASSOCIAZIONE DEI COMANDANTI USA SPIEGA L'INCIDENTE CHE HA FATTO CROLLARE IL PONTE DI BALTIMORA: “IL CARGO HA PERSO LA POTENZA DEL MOTORE E L'ENERGIA ELETTRICA. E IL COMANDANTE NON HA POTUTO FARE NULLA” – L’IMBARCAZIONE, BATTENTE BANDIERA DI SINGAPORE, AVEVA SUPERATO DUE CONTROLLI NEL 2023 – I SEI OPERAI DISPERSI SONO ORMAI DATI PER MORTI – BIDEN PROMETTE CHE…

 

 

1- 'LA NAVE IN BLACKOUT PRIMA DELL'IMPATTO COL PONTE DI BALTIMORA'

ponte francis scott key di baltimora dopo l'urto

(ANSA) - La nave Dali, il gigantesco cargo che si è schiantato sul ponte di Baltimora abbattendolo, è andata in "blackout totale" poco prima dell'impatto. Lo sostiene l'Associazione dei comandanti Usa. Il pilota ha fatto "tutto quello che poteva fare" per rallentare la nave e impedirle di andare alla deriva verso il ponte, ha spiegato Clay Diamond, direttore esecutivo e consigliere generale dell'American Pilots Association.

 

"Pochi minuti prima dello schianto, si è verificato un blackout totale, il che significa che la nave ha perso la potenza del motore e l'energia elettrica", ha spiegato il direttore alla Cnn.

 

2 - BALTIMORA, LA NAVE AVEVA SUPERATO CONTROLLI NEL 2023

crollo del ponte francis scott key di baltimora 3

(ANSA-AFP) - Aveva superato due ispezioni nel 2023 la nave portacontainer che si è schiantata contro il ponte di Baltimora abbattendolo, causando numerosi feriti, mentre sei operai ancora sono dispersi. Ne dà notizia l'autorità portuale di Singapore, sottolineando che le certificazioni che attestano l'integrità strutturale e delle attrezzature della Dali - questo il nome del natante - erano valide al momento dell'incidente.

 

Il cargo batte bandiera di Singapore, è largo 48 metri, lungo 300 ed è stato costruito nel 2015. Era diretto a Colombo e avrebbe dovuto arrivare il 22 aprile a destinazione.

 

crollo del ponte francis scott key di baltimora 1

3 - GUARDIA COSTIERA BALTIMORA, GLI OPERAI PROBABILMENTE MORTI ++

(ANSA) - "Data la temperatura dell'acqua e il tempo trascorso dal crollo del ponte non crediamo che riusicremo a trovare nessuno dei sei dispersi ancora vivo". Lo ha detto il capo della Guardia Costiera di Baltimora l'ammiraglio Shannon Gilreath dopo aver annunciato la sospensione delle ricerche con i sommazzatori.

 

4 - SOSPESE LE RICERCHE CON SOMMOZZATORI A BALTIMORA

crollo del ponte francis scott key di baltimora 5

(ANSA) - WASHINGTON, 26 MAR - La Guardia Costiera americana ha sospeso le ricerche dei sei dispersi dopo il crollo del ponte di Baltimora. "Le acque sono troppo pericolose per i sommozzatori, ma continueremo con delle navi nella notte", ha spiegato il capo della polizia del Maryland Roland Buttler. "Le condizioni del mare rappresentano un rischio per i sommozzatori, ci saranno comunque le navi durante la notte", ha spiegato Butler annunciando che le ricerche subacquee riprenderanno mercoledì alle 6, le 11 in Italia. (ANSA).

 

5 - L’URTO DELLA NAVE, IL CROLLO DEL PONTE LO CHOC DI BALTIMORA: SEI DISPERSI

Estratto dell’articolo di Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

crollo ponte francis scott key di baltimora

[…] Un ponte lungo due chilometri e mezzo che si sfalda in pochi secondi come se fosse fatto di stuzzicadenti: le immagini, riprese nella notte, all’1.30 tra lunedì e ieri, sono scioccanti. E simboliche, anche perché il Francis Scott Key Bridge è intitolato al poeta che scrisse l’inno nazionale americano, lo «Star Spangled Banner» (la bandiera adornata di stelle).

 

È stato «un terribile incidente», ha detto il presidente Joe Biden promettendo che smuoverà «il cielo e la terra» e che il ponte verrà ricostruito interamente con fondi federali. La nave mercantile «Dali», battente bandiera di Singapore — 95 mila tonnellate lorde, lunga 288 metri — stava uscendo dal porto a 8 nodi di velocità quando è andata a schiantarsi contro uno dei due piloni che reggevano l’intera struttura.

 

ponte francis scott key di baltimora crollato

Un esperto ha spiegato alla Cnn che è come se il Chrysler Building in orizzontale si fosse abbattuto contro il ponte. Alla guida c’era un addetto che conosce il porto, ma secondo le prime ricostruzioni un malfunzionamento della propulsione (anche le luci si sono spente due volte prima dell’impatto) ha portato ad una perdita di controllo della nave. Forse sono state messe in acqua le ancore, ma non hanno evitato lo schianto.

 

Le vittime I dispersi noti sono sei. In totale otto persone sarebbero finite nelle acque gelide (8° C) del fiume Patapsco da un’altezza di 56 metri: due sono state ritrovate, una dimessa dall’ospedale, l’altra è in gravi condizioni. Si tratta di lavoratori che stavano facendo piccole riparazioni alle buche nell’asfalto.

 

il pilone del ponte francis scott key di baltimora colpito dalla nave cargo

[…]  L’incidente paralizza uno dei porti più importanti della costa orientale degli Stati Uniti, il principale per auto e altri veicoli leggeri (750 mila nel 2023), con un commercio del valore di 80 miliardi di dollari e che dà lavoro a 15 mila persone. La ricostruzione del ponte richiederà tempo e dovrà essere preceduta dal recupero delle macerie. Un ingegnere suggeriva ieri sulla Cnn che le Forze armate dovrebbero costruire un ponte temporaneo «come in guerra».

 

[…] Cosa è andato storto? In passato la compagnia che gestisce la nave, Synergy Marine, è stata denunciata 4 volte davanti a corti federali per negligenza e questioni legate alla sicurezza dei lavoratori, secondo i media Usa. Ma gli inquirenti per ora non assegnano responsabilità: esamineranno l’operato della nave e eventuali deficienze strutturali del ponte.

 

il crollo del ponte francis scott key di baltimora

Oltre 45 mila ponti negli Stati Uniti sono in cattive condizioni, secondo la American Society of Civil Engineers, ed esiste un problema di infrastrutture che stanno invecchiando. Ma il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg, giunto subito a Baltimora, ha cercato di smorzare le preoccupazioni: «Non so se qualche ponte possa reggere l’impatto diretto di una nave di queste dimensioni. Questo non era un ponte ordinario. È una delle cattedrali delle infrastrutture americane. Era parte del panorama prima che molti di noi nascessero».

 

[…] Di certo è una struttura del 1977, quando non si teneva conto di misure «contro la collisione» con le imbarcazioni, che oggi sono diventate massicce. Il design fa sì che, venuto meno uno dei due piloni, il crollo sia inevitabile. […]

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