ladri di libri bigfoto

LIBRO, TI VOGLIO (E TI RUBO)! – CRESCONO I FURTI NELLE LIBRERIE, I LADRI SONO GIOVANI SQUATTRINATI MA ANCHE DISTINTE PERSONE DI MEZZA ETA’ – TRA I PIU’ DESIDERATI NON I “BEST SELLER”, MA AUTORI COME KEROUAC, FOUCAULT, BUKOWSKI E CALVINO

Simonetta Caminiti per “il Giornale”

ladri di libri 6ladri di libri 6

 

Sembra uno scioglilingua, «ladri di libri», oltre che un concetto surreale e una contraddizione in termini: davvero il furto di libri, pezzi di cultura o d' evasione, parole scritte, in un' epoca nella quale pochissimi leggono, può essere un business? Ahinoi, sì, e lo dicono i numeri. Un libro su cento viene rubato dagli scaffali in cui è in vendita: lo ha dichiarato Riccardo Cattaneo, ex direttore generale delle librerie Mondadori.

 

ladri di libriladri di libri

Ottocento di questi, ogni anno, solo nelle grandi librerie Mondadori (che certo non sono le uniche in Italia), finiscono nello zaino di qualche lettore che preleva, intasca, e non paga. Centinaia di migliaia di libri subiscono la stessa sorte. Il ladro di libri più abile del mondo ha sottratto alle migliori biblioteche d' Inghilterra un valore complessivo, stimato per difetto, di un milione di sterline: 1,2 milioni di euro. Si chiama William Jacques, e non ha certo alle spalle una formazione da Arsenio Lupin: ha imparato ad amare la letteratura a Cambridge, dove ha studiato. Il suo primo furto?

ladri di libri 3ladri di libri 3


L' edizione originale dei Principia Mathematica di Isaac Newton. Ma quali sono i libri più desiderati dai ladri? A differenza di quel che immaginiamo non sono effimeri fenomeni di massa, best-seller che attirano i palati più curiosi, ma, spesso, pietre miliari della narrativa e della filosofia. Stando a una classifica del New York Observer , gli autori più gettonati dai ladri sono Michel Foucault, Paul Auster, Georges Bataille, William S. Burroughs, Charles Bukowski, Raymond Chandler, Michel Foucault, Dashiell Hammett, Jack Kerouac: e non manca il nostro Italo Calvino.

 

ladri di libri 2ladri di libri 2

Il Post deduce da alcune interviste ai librai un identikit molto interessante del ladro di libri. Nei grossi store, a rubare sarebbero perlopiù uomini, e tra loro suddivisi in due tipologie: la prima sono gli studenti, che poi, colti in flagrante, sostengono di aver saccheggiato gli scaffali perché non possono permettersi il costo di un libro. Fin qui nulla di inimmaginabile.
Ma la seconda categoria di quelli che vengono «beccati sul fatto», di frequente, non è fatta di ragazzini dall' aria spiantata e pochi spiccioli in tasca, bensì signori d' età, adulti finiti, benvestiti e di estrazione non bassa.

 

ladri di libri 1ladri di libri 1

Quelli che vogliono libri costosi, ma che non hanno nessuna intenzione di pagarli. Un profilo, pur insospettabile, che ci viene confermato da una commessa di una libreria centrale di Roma: volumi costosi nelle mani di uomini, anche di mezza età. Pare che le donne affondino le mani tra gli scaffali delle librerie più piccole, invece, i cui titolari raccontano che una minoranza delle loro clienti, magari giovani e di splendido aspetto, ingoiano in qualche borsa libri senza passare dalla cassa.

 

ladri di libri 5ladri di libri 5

A noi, un impiegato di un' università statale, a Roma, racconta che «nelle biblioteche dell' università scompaiono dozzine di libri, messi in borsa di soppiatto durante banali consultazioni: un vero peccato perché si tratta di testi rari, edizioni usurate dai polpastrelli e dalle matite di generazioni che non si trovano più in commercio». Viene solo il dubbio che, anziché rivendere a un prezzo altissimo, lo studente non ami collezionare questi gioielli dall' aspetto consunto e una vita infinita.

 

Ma quali sono i Paesi in cui il ladrocinio di libri è più diffuso? In Sudafrica, nel 2013, una importante catena di librerie ha perso 275mila euro a causa di furti. La Bibbia e l' autobiografia di Nelson Mandela i più saccheggiati. Un retaggio culturale, abbozzano gli esperti: come ai tempi dell' apartheid, la popolazione nera considererebbe i libri un privilegio dei colonialisti, e il furto legittimerebbe una corsa a guarire il gap culturale.

ladri di libri 4ladri di libri 4Libreria Mondadori a via del Corso a RomaLibreria Mondadori a via del Corso a Roma

 

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO