liu xiaobo

LA COSCIENZA CRITICA DI PECHINO - LIU XIAOBO HA SEMPRE SCELTO DI VIVERE IN CINA NONOSTANTE LE MINACCE E LA REPRESSIONE - DISSE NO ALL’OFFERTA DI ESILIO POLITICO DELL’AUSTRALIA - DURANTE I CONFLITTI IN MEDIORIENTE HA SCELTO DI STARE DALLA PARTE DI ISRAELE E HA SOSTENUTO CHE “LE PRINCIPALI GUERRE COMBATTUTE DAGLI STATI UNITI SONO TUTTE ETICAMENTE DIFENDIBILI”

Francesco Radicioni per “la Stampa”

 

liu xia moglie di liu xiaoboliu xia moglie di liu xiaobo

Tutta la vita di Liu Xiaobo è stata quella di un uomo in rivolta. Intellettuale, attivista democratico e premio Nobel per la Pace. Nel dicembre 2008, quando la polizia va ad arrestarlo per l' ultima volta, Liu sta lavorando a Charta '08. Solo due giorni dopo sarebbe stato reso pubblico questo manifesto politico che - fin dal nome - trae ispirazione da Charta '77, il documento dei dissidenti nella Cecoslovacchia sotto l' influenza sovietica. «La Cina deve andare verso un sistema di libertà, di democrazia, di stato di diritto».

 

Centinaia di accademici e attivisti cinesi hanno firmato il documento in cui si chiede a Pechino di garantire quei diritti che nella Repubblica Popolare rimangono tabù: fine del monopolio politico del Partito Comunista, separazione dei poteri, libertà di espressione e una riforma costituzionale in senso federale.

MOGLIE NOBEL LIU XIA XIAOBO MOGLIE NOBEL LIU XIA XIAOBO

 

Per le autorità cinesi è troppo. Il giorno di Natale 2009 - al termine di un processo che dura una manciata di ore - Liu Xiaobo viene condannato a 11 anni di carcere con l' accusa di «incitamento alla sovversione dei poteri dello Stato». Nel 2010 il comitato di Oslo assegna a Liu Xiaobo il premio Nobel per la Pace: un riconoscimento per la «lunga e non-violenta battaglia per i diritti umani fondamentali in Cina». L'ira di Pechino si abbatte sul Nobel. Definisce il premio a Liu Xiaobo «un grave errore» e annuncia ripercussioni nelle relazioni con la Norvegia. A monito per le altre capitali europee, i rapporti con Oslo vengono congelati per alcuni anni.

 

LIU XIAOBO LIU XIAOBO

Nonostante gli appelli internazionali, la Cina non consente a Liu Xiaobo di uscire dal carcere neanche per andare a ritirare il premio: alla cerimonia di consegna l' attivista è rappresentato da una sedia vuota. Intanto, a Pechino, finisce agli arresti domiciliari Liu Xia, sua moglie, sebbene nei suoi confronti non siano mai state mosse delle accuse formali.

 

Le radici dell' attivismo democratico di Liu Xiaobo devono però essere cercate indietro nel tempo. Pechino, metà degli Anni 80. Liu è un giovane docente di letteratura all' Università Normale in un periodo in cui il mondo accademico cinese ribolle di dibattiti e idee. Quel professore è capace d' incantare i ventenni perché parla con audacia e passione di politica, in una Cina da poco uscita dalla Rivoluzione culturale di Mao. È polarizzante.

liu xia e liu xiaoboliu xia e liu xiaobo

Una volta disse che «le principali guerre combattute dagli Stati Uniti sono tutte eticamente difendibili».

 

Nel conflitto in Medioriente sceglie di stare dalla parte di Israele. Nella primavera del 1989 Liu sta facendo ricerca a New York, quando a Pechino gli studenti marciano su piazza Tienanmen per chiedere democrazia. Il professore non perde tempo e fa rientro a Pechino per partecipare alle manifestazioni.

 

Dopo l'imposizione della legge marziale, tenta una mediazione in extremis con l'esercito per consentire agli studenti di lasciare la piazza prima che - nella notte tra il 3 e 4 giugno 1989 - scatti la repressione. «Se non fosse stato per Liu e per pochi altri - ricorda la giornalista Gao Yu - quella notte il bagno di sangue avrebbe avuto dimensioni maggiori».

 

LIU XIABO LIU XIABO

Per il ruolo avuto nella primavera di Pechino, le autorità condannano Liu Xiaobo a quasi due anni di carcere per «propaganda contro-rivoluzionaria». Quando esce di prigione l'Australia gli offre asilo politico. Liu rifiuta di lasciare il Paese, per continuare la sua battaglia per la democrazia in Cina. È nei circoli degli artisti della Pechino degli Anni 80 che, oltre alla politica, Liu Xiaobo incontra la compagna di tutta una vita.

 

la sedia vuota di liu xiaobo al Nobella sedia vuota di liu xiaobo al Nobel

Anche Liu Xia è un' intellettuale: poetessa e con una solida famiglia alle spalle. Nel 1996 vanno a vivere insieme. Pochi mesi dopo per Liu Xiaobo si aprono le porte di un campo di lavoro per alcuni suoi scritti su Taiwan. L'amore tra la poetessa e il «nemico dello Stato» resiste e la coppia si sposa mentre Liu Xiaobo sta scontando questa nuova condanna a tre anni. «Xia è stata provata - fisicamente ed emotivamente - da questi anni trascorsi lontano dal marito e sotto l'invadente presenza della polizia cinese», raccontano gli amici.

LIU XIAOBO  LIU XIAOBO

 

«Questa è però la vita che Liu Xiaobo ha continuato a scegliere, anche quando la paura e la corsa al denaro riduceva al silenzio un'intera generazione di attivisti democratici in Cina». Il 26 giugno era stato scarcerato per permetterne le cure in ospedale. Nei giorni scorsi Usa e Germania aveva fatto un appello per permettergli di essere curato all' estero, ma Pechino non ha ceduto. Lo avevano anche visitato due dottori stranieri.

 

La notizia della sua morte ha infiammato i social network. I leader del movimento di Tiananmen hanno duramente condannato il governo cinese: «Spero che il mondo ricordi per sempre come il partito comunista cinese, questo nuovo gruppo nazista, abbia brutalmente torturato a morte Liu Xiaobo», ha scritto su Facebook, uno dei leader del movimento studentesco del 1989, oggi in esilio negli Usa.

LIU XIAOBO LIU XIAOBO

 

Anche il Comitato per il Nobel ha puntato il dito contro Pechino: «Il governo cinese ha la pesante responsabilità della morte prematura di Liu». Il segretario di Stato Usa Tillerson ha invece chiesto di liberare la vedova Xia «consentendole di lasciare la Cina, un desiderio che ha già espresso».

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ACCIDENTALE: È STATO POSSIBILE SOLO GRAZIE ALL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, MA LA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE MELONI NELLA CHIAMATA CON I "VOLENTEROSI" MACRON, STARMER E MERZ  – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DAI GIORNALI DI DESTRA E DAL “CORRIERE”: ALL’ORIZZONTE NON C’È ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE IN UCRAINA, NÉ LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO PRO-KIEV. È LA MELONI A ESSERSI CHIAMATA FUORI PER EVITARE GUAI CON SALVINI...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…