pio albergo trivulzio

A COMMISSARIARE LA LOMBARDIA CI PENSERANNO I MAGISTRATI? – L’INCHIESTA SUL TRIVULZIO PROCEDE. ANZI, ACCELERA – SOLO IN PROVINCIA DI MILANO UN MALATO POSITIVO SU SETTE È IN CASA DI RIPOSO. AL PIO ALBERGO IN UN MESE E MEZZO SONO MORTE QUASI 200 PERSONE – LA FOLLE IDEA DI SPOSTARE I MALATI COVID NELLE RSA E LE PRESSIONI AGLI OPERATORI, MINACCIATI PERCHÉ METTEVANO LA MASCHERINA E SPAVENTAVANO I PAZIENTI

 

 

 

Claudia Guasco per “il Messaggero”

 

fontana trivulzio 1

«Appena ci saremo fatti un quadro della situazione, cominciamo con gli interrogatori», spiegavano i magistrati qualche giorno fa. Ora, dopo una doppia spedizione per l'acquisizione di documenti negli uffici della Regione Lombardia e la perquisizione al Pio Albergo Trivulzio, l'inchiesta accelera e cominciano le audizioni in videoconferenza dei dipendenti della Baggina.

 

pio albergo trivulzio

Medici, infermieri e operatori sanitari che hanno denunciato la completa mancanza di dispositivi di protezione a norma e di tamponi, che hanno raccontato di essere stati minacciati perché mettevano la mascherina «spaventando i pazienti» e hanno riferito dell'inadeguatezza della Baggina nella tutela degli anziani ospiti in piena epidemia Covid-19.

 

IL RUOLO DELLE ATS

Dopo la massiccia raccolta di carte i magistrati lavorano alla definizione di ruoli e responsabilità. Una catena che parte della Regione, ha il suo braccio operativo nelle Agenzie di tutela della salute e si chiude con le Rsa, nelle quali secondo un rapporto i contagiati sono 7.252. Solo in provincia di Milano, considerando quindi anche il Trivulzio, gli anziani positivi sono 2.273, significa che un malato su sette è in casa di riposto.

PIO ALBERGO TRIVULZIO

 

Da qui il numero anomalo di decessi, quasi 200 al Pio Albergo in un mese e mezzo. Gli investigatori si muovono su due piani: l'adeguatezza delle direttive della Regione per contenere le infezioni nelle case di riposo e la decisione di spostare qui i malati Covid in uscita dalle terapie intensive e sub intensive; il rispetto delle regole da parte della Baggina. In mezzo c'è il ruolo delle Ats, le Agenzia di tutela della salute: sono otto in tutta la regione, hanno ventisette diramazioni locali e rappresentano la rete territoriale con cui il Pirellone gestisce la sanità. Una rete piena di buchi, hanno accusato i medici degli ospedali in piena emergenza, che si sono ritrovati le terapie intensive al collasso poiché l'infezione non è stata gestita sul territorio.

PIO ALBERGO TRIVULZIO

 

IL RUOLO

GIUSEPPE CALICCHIO

L'Ats ha un ruolo fondamentale nelle indagini per epidemia colposa e omicidio colposo al Trivulzio, con il direttore generale Giuseppe Calicchio destinatario di un avviso di garanzia. Nella delibera dell'8 marzo la Giunta lombarda, aprendo le porte delle Rsa ai Covid «a bassa intensità», incarica le Ats di individuare «strutture autonome dal punto di vista strutturale (padiglione separato dagli altri o struttura fisicamente indipendente) e dal punto di vista organizzativo».

 

tangenti pio ospizio trivulzio arrestato mario chiesaguido bertolaso attilio fontana

Ma secondo le denunce degli operatori sanitari, i pazienti con sintomi sospetti e quelli sani sono tutt'ora negli stessi reparti e un vero e proprio padiglione per ospiti Covid non c'è mai stato. Primo perché il Trivulzio ha sempre sostenuto di non avere accolto pazienti positivi da altri ospedali, e poi per il fatto che i tamponi sui pazienti alla Baggina vengono fatti da pochi giorni. E le referenti delle Rsa per i test sono le Agenzie di tutela della salute. La Regione Lombardia ha annunciato chiarezza su ciò che è avvenuto al Trivulzio, ha creato una commissione di verifica e ha affidato il mandato alla Ats Città metropolitana di Milano, proprio l'ente che avrebbe dovuto verificare i requisiti strutturali della Baggina ed effettuare i tamponi.

Attilio Fontana

 

L'ANGOSCIA DEI FAMILIARI

Adesso i test sono arrivati anche al Pio Albergo, come fa sapere Gianfranco Privitera, la cui mamma è ricoverata alla Baggina. Ha lanciato una petizione che ha già raggiunto le 50 mila firme: «Quello che più conta è che stiamo salvando vite umane: finalmente è stata abbattuta la sciagurata direttiva che non consentiva l'utilizzo dei tamponi nelle Rsa e da qualche giorno vengono eseguiti ( 100 al giorno al Trivulzio, ma devono aumentare)», scrive.

 

Giuseppe Calicchio

Intanto al Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio continuano ad arrivare decine di testimonianze di familiari che hanno perso un loro caro o preoccupati per i loro anziani ricoverati. Il promotore Alessandro Azzoni ieri è riuscito a parlare con la mamma in una videochiamata, l'angoscia attanaglia i familiari dei degenti che non sanno cosa stia succedendo tra i reparti della Baggina. Il personale medico si spende senza risparmiarsi, spiega il Comitato, ma ormai è un problema di sopravvivenza dei tanti nonni ricoverati: su mille pazienti, 280 degenti sono in osservazione, il 40% del personale socio sanitario è in malattia e la gestione dirigenziale preoccupa.

attilio fontanaGUIDO BERTOLASO ATTILIO FONTANA

Ultimi Dagoreport

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)

ignazio la russa giorgia meloin zaia fedriga salvini fontana

DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI – L’APERTURA SUL TERZO MANDATO DEL NASUTO DONZELLI È UN RAMOSCELLO D’ULIVO LANCIATO VERSO IL CARROCCIO (ANCHE PER DESTABILIZZARE IL CAMPO LARGO IN CAMPANIA) - MA ALLA PROPOSTA S’È SUBITO OPPOSTO IL GENERALE VANNACCI – L’EX TRUCE DEL PAPEETE, CHE HA CAPITO DI NON POTER GOVERNARE TUTTO IL NORD CON L'8%, È DISPOSTO A CEDERE IL PIRELLONE A FRATELLI D'ITALIA (SI VOTA TRA TRE ANNI), MA LA SORA GIORGIA RIFLETTE: SOTTO LA MADUNINA COMANDA LA RUSSA, E SAREBBE DIFFICILE SCALZARE LA SUA PERVASIVA RETE DI RELAZIONI – I MALIGNI MORMORANO: VANNACCI AGISCE COME GUASTATORE PER CONTO DI SALVINI, PER SABOTARE IL TERZO MANDATO, O PARLA PER SE'?