lombardia ospedali

LOMBARDIA IN TILT: OSPEDALI VICINI AL COLLASSO - PER L'EMERGENZA CORONAVIRUS, NELLA REGIONE SCARSEGGIANO POSTI SOPRATTUTTO IN TERAPIA INTENSIVA MENTRE SI CERCA PERSONALE DA SUBITO DISPONIBILE. A MILANO SARA' UTILIZZATO UN EX OSPEDALE MILITARE PER OSPITARE LE PERSONE IN QUARANTENA - IL LAZIO HA GIA' ORDINATO A TUTTI GLI OSPEDALI DI INDIVIDUARE NUOVE ALI DOVE POTER RICAVARE POSTI DI TERAPIA INTENSIVA IN ISOLAMENTO...

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

lombardia ospedali

Il piano: aumentare, soprattutto in Lombardia, i posti di terapia intensiva almeno del 50 per cento. Favorire la collaborazione tra le regioni confinanti nelle aree maggiormente colpite dal contagio. E bisogna preparare anche le altre regioni italiane, come il Lazio che ha già ordinato a tutti gli ospedali, con particolare attenzione a Gemelli, San Camillo e Umberto I, di individuare nuove ali dove ricavare posti di terapia intensiva in isolamento. In Lombardia sono state bloccate tutte le attività di elezione, come gli interventi chirurgici che possono essere posticipati.

 

Su scala nazionale il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, non esclude la riapertura di strutture ospedaliere che erano state soppresse: «L'Italia ha tanti ospedali che hanno piani chiusi, per via di accorpamenti fatti con il ridimensionamento sanitario. Guardiamo prima alle strutture esistenti, sono le cose più semplici da mettere in campo». Esiste però anche uno scenario considerato extrema ratio: la Protezione civile può allestire ospedali provvisori, quelli che tecnicamente si chiamano shelter, unità mobili con apparecchiature elettroniche e medicali.

milano non si ferma lo spot di sala sul coronavirus 1

 

MILANO

In queste ore la Regione Lombardia ha stanziato «40 milioni di euro per le aziende sanitarie per l'acquisto di materiale e per approntare i posti letto delle malattie infettive e che prevede i primi 10 milioni per l'assunzione del personale». Si attingerà dai medici andati in pensione, ma anche dai giovani. E ci sarà la collaborazione con le strutture private che metteranno a disposizione posti aggiuntivi di terapia intensiva. Ma si farà in tempo a organizzarsi per sopportare l'incremento così rapido dei pazienti?

 

lombardia ospedali

Il contatore corre e preoccupa: rispetto a sabato, limitandosi solo a quel 5 per cento dei più gravi, ieri il numero dei contagiati dal coronavirus e ricoverati in terapia intensiva è aumentato dal 40 per cento, un incremento costante che rappresenta il vero buco nero del contrasto al Covid-19. Mettiamo in fila i numeri per capire: venerdì eravamo a quota 64, sabato a 105, ieri a 140. In due giorni, i pazienti gravi sono raddoppiati.

 

milano non si ferma lo spot di sala sul coronavirus 5

Di questo passo il sistema va in tilt, anche perché, ha spiegato il viceministro della Salute, Pier Paolo Sileri, «i posti negli ospedali destinati alla terapia intensiva sono al 90% oggi già occupati». Purtroppo le emergenze esistevano anche prima del coronavirus. C'è un altro problema: ospedali come quelli di Cremona e Lodi sono sotto assedio per quanto riguarda la rianimazione. Il governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha offerto aiuto alla Lombardia: il problema è che il contagio ora si sta allargando a macchia d'olio anche nelle province emiliane più a nord, per cui il supporto a Lodi e Cremona può riguardare solo pazienti non gravi, non quelli che necessitano di terapia intensiva.

 

turiste con la mascherina a milano

Altro guaio, i pazienti più gravi sono concentrati in Lombardia (106 su 140): serve a poco che sistema paese abbia a disposizione oltre 5.000 posti, perché un malato grave difficilmente potrà essere trasferito in Abruzzo o in Toscana. Racconta il viceministro Sileri: «L'obiettivo è aumentare del 50 per cento i posti di terapia intensiva e sub intensiva, si possono ricavare nelle strutture ospedaliere esistenti». A Milano sarà utilizzato un ex ospedale militare per ospitare le persone in quarantena.

 

Ieri, durante la conferenza stampa, il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che è anche commissario per l'emergenza coronavirus, ha spiegato che tutti gli scenari vengono presi in considerazione, anche quello della realizzazione di nuovi ospedali nelle strutture mobili, come si fa nelle zone terremotate. Però ha anche precisato con fermezza: non sarà necessario, ma in protezione civile bisogna avere pronti sempre tutti gli scenari. «Un dato importante è relativo alle strutture di pre-triage, fuori dagli ospedali, che sono 283» ha aggiunto Borrelli.

 

lombardia ospedali

ROMA

A Roma e nel Lazio, ad esempio, in 31 ospedali c'è ormai una presenza visibile dell'emergenza coronavirus: sono le tende allestite davanti ai grandi ospedali perché ci sia un percorso di triage separato per i sospetti casi di Covid-19. Il precedente dell'ospedale di Codogno, dove si è alimentato il contagio a causa della presenza del paziente 1, è un monito molto presente in tutte le strutture sanitarie, tanto che ai medici la Regione Lazio ha ordinato di svolgere tutti i colloqui con i pazienti mantenendo sempre un metro di distanza.

 

2 - NELLE TERAPIE INTENSIVE SERVONO PIÙ POSTI IN LOMBARDIA 

Sara Bettoni per il “Corriere della Sera”

milano bloccata emergenza coronavirus 5

 

Ospedali pubblici e privati collaborano per affrontare l' emergenza coronavirus in Lombardia. Servono spazi per curare i malati, soprattutto quelli gravi, e le terapie intensive delle strutture pubbliche sono sotto stress. Oggi su 900 letti disponibili, circa 120 sono dedicati ai contagiati. Ma il numero di casi cresce e di pari passo la necessità di reparti adeguatamente attrezzati.

 

Per questo la Regione coinvolge i privati «in maniera strutturale». Di ieri l' incontro tra i vertici del Pirellone e i responsabili dei poli che sono dotati di Dea (dipartimento d' emergenza e accettazione) o di Pronto soccorso. Spiega l' assessore lombardo alla Sanità Giulio Gallera: «Abbiamo chiesto e raccolto completa disponibilità sia per i posti letto in terapia intensiva sia per la gestione dell' emergenza. Abbiamo sempre detto che la sanità lombarda si basa su due gambe, il pubblico e il privato accreditato».

 

lombardia ospedali

Già nella scorsa settimana alcune strutture hanno iniziato a collaborare. «Da adesso tutte entrano in un percorso - continua l' assessore -. A oggi i posti letto ci sono, ma vanno ampliati», anche perché nel frattempo gli ospedali devono continuare a gestire le situazioni ordinarie. I gruppi privati lombardi hanno un «tesoretto» di 380 letti in rianimazione: di concerto con la Regione si studierà quanti e quali usare per i malati di coronavirus. I reparti dedicati infatti devono poter essere separati dagli altri spazi.

 

I dettagli verranno discussi oggi, in una riunione operativa con i direttori sanitari dei presidi. Per fare spazio ai contagiati il Pirellone ha chiesto ai gruppi di «ridurre del 70% l' attività d' elezione», ovvero i ricoveri programmati. Dario Beretta, alla guida della sezione lombarda dell' Associazione italiana ospedalità privata (Aiop), sottolinea: «Da sabato scorso stiamo seguendo le indicazioni della Regione. Ora siamo pronti a combattere.

Capiremo dove è possibile "contingentare" i posti».

 

milano bloccata emergenza coronavirus 7

Non è l' unica strada che il Pirellone sta percorrendo per trovare altri spazi. Oltre alle terapie intensive, le persone vengono ricoverate nelle sub-intensive e nei reparti di malattie infettive. Si starebbe pensando all' uso delle pneumologie, se adeguatamente attrezzate. Sabato inoltre Gallera ha parlato della possibilità di creare «ospedali dedicati» all' emergenza, totalmente o in gran parte. Si stanno valutando le strutture nella «zona rossa» e il Sacco di Milano, specializzato nelle malattie infettive. Qui ieri sono stati in visita i referenti dell' Organizzazione mondiale della sanità, «dando giudizi positivi per il modello messo in campo da Regione Lombardia - dice Gallera - e ci hanno detto che intendono prenderlo come esempio per altri Paesi».

CONFERENZA STAMPA REGIONE LOMBARDIA

 

Da domani, poi, i pazienti in buone condizioni ma ancora positivi ai test potranno essere trasferiti all' ospedale militare di Baggio. Servono rinforzi anche per il personale sanitario. I privati faranno la loro parte. «Già da domani (oggi, ndr ) alcuni medici entreranno direttamente nel nostro sistema per collaborare» dice il governatore Attilio Fontana. Si tratta in particolare di 15 specialisti del Gruppo San Donato che andranno a Crema, Cremona e Lodi (in questi ultimi rimangono chiusi i Pronto soccorso), mentre altri cinque sono a disposizione per la «zona rossa». La Regione è poi pronta ad assumere medici in pensione o specializzandi. Per quanto riguarda gli infermieri, si stanno scorrendo le graduatorie e verranno anticipate a marzo le lauree di aprile.

milano bloccata emergenza coronavirus 6

 

Ultimi Dagoreport

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO