emmanuel macron narendra modi

MACRON FA L’INDIANO – ALLA PARATA DEL 14 LUGLIO, A PARIGI, ERA OSPITE D’ONORE NARENDRA MODI: TRE CACCIA E TRUPPE SCELTE DELL’ESERCITO DI NUOVA DELHI HANNO PARTECIPATO ALL’ESIBIZIONE E MACRON SEMBRAVA AL SETTIMO CIELO. COME MAI QUESTA “ENTENTE CORDIALE”? IL TOYBOY DELL’ELISEO PUNTA SU UNA “INTIMITÀ STRATEGICA” CON L’INDIA, PER RIPOSIZIONARSI NEL CONTINENTE ASIATICO (E AVERE GARANZIE DI SICUREZZA NEL PACIFICO) – MA INTANTO, I SUOI CITTADINI LO FISCHIAVANO E LO INVITAVANO A DIMETTERSI - VIDEO

 

 

 

1. MODI ALLA CORTE DI MACRON PER LA PARATA DEL 14 LUGLIO PROVE DI «INTIMITÀ STRATEGICA» PER LA SICUREZZA NEL PACIFICO

Estratto dell’articolo di Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”

 

emmanuel macron parata 14 luglio

Tra i regali che il presidente francese Emmanuel Macron ha offerto al premier indiano Narendra Modi, oltre a un’edizione della Recherche di Proust in inglese (Modi non è francofono), c’è la riproduzione della fotografia «Una parigina offre fiori a un sikh», scattata il 14 luglio 1916, quando le truppe indiane sfilarono sugli Champs Elysées in omaggio all’impegno degli alleati al fianco della Francia nella Prima guerra mondiale.

 

Ieri, 107 anni dopo, i soldati indiani hanno di nuovo marciato nel giorno della festa nazionale, mentre tre dei 36 aerei Rafale (forniti dalla Dassault) dell’aviazione di New Delhi sorvolavano il cielo di Parigi assieme ai colleghi francesi. Altri 26 caccia Rafale verranno probabilmente comprati dall’India per la sua marina militare nelle prossime ore, ma ancora più importante del mercato delle armi è stato il concetto di «intimità strategica» difeso da Macron e Modi, nuovi migliori amici: se la Cina ha mire egemoniche nel Pacifico e tarda a prendere le distanze dalla Russia in Ucraina, l’India è il colosso asiatico su cui puntare.

 

narendra modi con emmanuel e brigitte macron alla parata del 14 luglio

Per questo Macron ha invitato Modi ad assistere alla parata del 14 luglio, davanti a truppe scelte dell’esercito indiano […] È vero che l’India non ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, e svolge un ruolo chiave nel diminuire gli effetti delle sanzioni comprando il petrolio russo per rivenderlo — a prezzo maggiorato — ai Paesi terzi, ma Modi è sempre meglio di Xi Jinping.

 

esercito indiano a parigi per la parata del 14 luglio

[…]  Da quando guida l’India quanto al rispetto dei diritti umani Modi non è granché migliorato, continua a essere un nazionalista indù illiberale che perseguita le minoranze, i giornalisti e gli oppositori, compreso Raul Gandhi privato dei diritti civili. Ma non sono tempi in cui ci si possa permettere di andare tanto per il sottile, negli Stati Uniti e in Francia. Così, «continueremo a rafforzare la storica relazione di fiducia tra i due Paesi» che celebrano quest’anno il 25° anniversario del loro partenariato strategico, ha detto Macron prima della cena al Louvre. Modi, che si è visto attribuire la Gran Croce della Legion d’Onore, ha detto che India e Francia hanno «concepito una road map per i 25 anni a venire».

emmanuel macron fischiato alla parata del 14 luglio

 

«Condividiamo una preoccupazione comune per il rischio di frammentazione della comunità internazionale» alla luce della guerra in Ucraina, ha detto Macron, e «l’India è pronta a contribuire al ripristino di una pace duratura», ha dichiarato Modi, anche se continua a cooperare con la Russia. […]

 

 È stato il 14 luglio dell’India, e anche dei timori per l’ordine pubblico dopo le sommosse di pochi giorni fa seguite all’uccisione del 17enne Nahel Merzouk in un controllo di polizia a Nanterre. Il governo ha mobilitato 45 mila poliziotti e gendarmi, unità d’élite e veicoli blindati da giovedì a sabato sera. Da anni la sera del 14 luglio è teatro di incidenti che finora non facevano quasi più notizia, con auto date alle fiamme e fuochi artificiali usati come mortai contro le forze dell’ordine nei quartieri difficili. La paura è che la rivolta di inizio luglio, ormai rientrata, possa riaccenders i.

emmanuel macron narendra modi

 

2. IL 14 LUGLIO DI MACRON: ZERO FESTE, TANTI FISCHI

Estratto dell’articolo di Matteo Ghisalberti per “La Verità”

 

Le fiamme hanno consumato delle auto anche nella notte della vigilia del 14 luglio. È in questo modo che i soliti teppisti dei quartieri caldi francesi hanno «celebrato» la vigilia della presa della Bastiglia. Secondo i dati ufficiali del ministero dell’Interno, resi noti ieri mattina dal suo titolare Gérald Darmanin, nella notte tra giovedì e venerdì, in tutta la Francia, sono andati in fumo 218 veicoli. Inoltre sono stati registrati almeno 2.313 «spari» con i mortai da fuochi d’artificio. In tutto il Paese sono state arrestate 97 persone, 19 delle quali sono sospettate di aver sparato fuochi d’artificio nonostante il divieto disposto il 9 luglio scorso con un decreto governativo.

 

[…] In un Paese normale, se un ministro dell’Interno annunciasse queste cifre nelle prime ore della giornata di festa nazionale, forse sarebbe invitato a fare le valigie.

Gerald Darmanin

In Francia invece, i politici hanno talmente paura delle reazioni delle popolazioni che vivono nelle «no man’s land» governate da islamisti e signori della droga, che preferiscono tenere un profilo basso.

 

Anzi, in certi anni, i titolari del viminale francese evitano persino di fornire i dati sulle auto incendiate. Una sottomissione che mira a mantenere il quieto vivere o il pas de vagues, come si dice in francese. Ma si tratta solo di un’illusione visto che, comunque, quando si tratta di fare pressione sulle istituzioni, i padroni delle banlieue, scateano i loro scagnozzi e spaccano tutto.

 

proteste a parigi dopo il via libera della corte costituzionale alla riforma delle pensioni

Ieri, l’informativa sul numero di veicoli bruciati dai vandali aveva qualcosa di surreale. Darmanin è riuscito addirittura a (auto)complimentarsi per il miglioramento registrato tra la vigilia del 14 luglio 2022 e quella del 2023. Come se ci fosse davvero un motivo di fierezza, il ministro dell’interno francese ha gongolato perché il numero di veicoli incendiati è sceso del 33% rispetto ad un anno fa, quando le auto date alle fiamme erano state 326. Poi il ministro si è inorgoglito per il «miglioramento» della situazione nella città Parigi, dove la prefettura ha arrestato «solo» 65 persone e registrato appena 83 incendi.

 

[…]  Va anche detto che per garantire la sicurezza dei francesi, nelle sole due notti del 13 e del 14 luglio, il governo d’Oltralpe ha mobilitato ben 130.000 agenti delle forze dell’ordine e 40.000 vigili del fuoco, sottraendoli ad altre funzioni. Sarà forse per il sentimento di insicurezza se, ieri durante la parata militare sugli Champs-Elysées, Macron è stato fischiato da alcuni spettatori. Il capo dello Stato francese era a fianco del premier indiano, Narenda Modi (l’India era l’ospite d’onore della parata 2023, ndr) quando dalla folla si sono alzate grida«Macron dimettiti !»

 

narendra modi emmanuel macron 14 luglio

narendra modi emmanuel macron parata del 14 luglio a parigi

Ma se le autorità nazionali sembrano assicurare, almeno a parole, dure reazioni alle sommosse delle banlieue, a livello locale certi sindaci reagiscono con i fatti. Ieri si è appreso che a Le Blanc-Mesnil, cittadina a nord est di Parigi, il comune ha deciso di cancellare varie attività estive per finanziare la ricostruzione dopo la guerriglia urbana. Secondo le stime del municipio, i danni ammontano a circa 800.000 euro. Oltre alla cancellazione degli eventi estivi, le famiglie dei giovani delinquenti che hanno devastato la cittadina saranno anche escluse da «tutte le attività organizzate per i giovani durante le vacanze estive», come ha confermato il senatore Thierry Meignen, del partito di destra Les Républicains.

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